Dopo quasi trent’anni Virtua Fighter torna su PC con la sua ultimissima versione. Che poi è anche vecchissima. Paradossi a parte, vediamo cosa è successo in Virtua Fighter 5 R.E.V.O.
Sviluppatore / Publisher: Ryu ga Gotoku Studio / SEGA Prezzo: € 19,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Competitivo online/offline PEGI: 12 Disponibile su: Steam
Ridendo e scherzando la mia prima recensione di Virtua Fighter 5 Final Showdown (revisione di VF5 R, a sua volta debuttato in sala giochi nel 2008) risale all’estate del 2012 in occasione del suo arrivo sugli store digitali di Xbox 360 e PlayStation 3. Da allora il mondo ha fronteggiato guerre e pandemie, tuttavia il nostro Virtua Fighter 5 non ha compiuto particolari passi in avanti. Certo, nel 2021 ha ricevuto un lifting non da poco grazie al Dragon Engine per presentarsi nuovamente all’appello con l’edizione Ultimate Showdown, ma sotto la sfavillante veste grafica il succo è rimasto immutato, lo stesso che ci è stato riproposto in questi giorni con l’incarnazione R.E.V.O.
C’è chiaramente un problema di base nella gestione di una serie tanto illustre da parte di SEGA, ma ci arriviamo dopo: secondo chi scrive queste righe, Virtua Fighter 5 R rimane uno dei giochi di combattimento competitivi più belli di sempre, un capolavoro ancora oggi attualissimo che meriterebbe di ritagliarsi il meritato prestigio nel mondo degli eSport con la solennità di un sovrano che torna a reclamare il suo legittimo trono. Non ci sono raggi laser, superpoteri, spade, magie e personaggi crossover platealmente fuori posto, al netto del fatto che Pai e Akira non hanno disdegnato apparizioni altrove, dalla strategia a turni di Project X Zone alle risse bidimensionali di Dengeki Bunko: Fighting Climax; Virtua Fighter negli anni ha conservato quello spirito primordiale, focalizzato sulla riproduzione delle arti marziali nella loro essenziale ferocia.
La tanto pubblicizzata implementazione del netcode Rollback si è rivelata un’inaspettata quanto cocente delusione
IO PERÒ QUESTO VIRTUA FIGHTER 5 R.E.V.O. L’HO GIÀ VISTO
Tante lodi finora, eppure inizialmente accennavamo a un problema: quello della sacra nonché prevedibile moltiplicazione dell’originale VF5 R, che pare farsi vivo a ogni nuova generazione sempre più bello da vedere, tuttavia costantemente avaro di contenuti. La sua presenza su PC ha lo scopo di rinvigorire la fama della serie in vista di un capitolo inedito annunciato con un generico “New Virtua Fighter Project”, ma arrivare sul mercato in queste condizioni non mi pare un buon biglietto da visita, specie se il roster – comunque diversificato e privo di doppioni – annovera gli stessi diciannove volti (il cyborg Dural si limita ad apparire come boss finale) che oramai i fan conoscono a menadito dal lontano 2008.
La grafica in 4K a 60fps è molto bella anche grazie al lavoro di restauro a opera del Ryu ga Gotoku Studio, ma la tanto pubblicizzata implementazione del netcode Rollback si è rivelata un’inaspettata quanto cocente delusione, con cali di fluidità spesso tragici anche contro avversari annunciati da un indicatore di connessione verde.
Per i giocatori solitari lo scenario è addirittura più scoraggiante, con la sola prospettiva di affrontare una manciata di scontri contro la CPU
MA DAVVERO NON C’ERA MODO DI FARE ALTRO?
Per i giocatori solitari lo scenario è addirittura più desolante, con la sola prospettiva di affrontare una manciata di scontri contro la CPU in una modalità arcade particolarmente spartana. Non manca fortunatamente la possibilità di affrontare amici in carne e ossa (e qui, fortunatamente, non c’è traccia di lag!) in locale, cionondimeno il ricordo del bellissimo Quest Mode presente nel vecchio Virtua Fighter 4 Evolution su PlayStation 2 appare come un miraggio mai come ora distante.
Giocando online le opzioni sono praticamente le medesime viste un paio di anni fa su PS4, con la scelta tra gli incontri classificati (il rank differisce a seconda del personaggio usato) e la possibilità di creare stanze che supportano fino a sedici giocatori con tanto di spettatori, assieme a tornei pianificati su cui non possiamo al momento esprimerci. Purtroppo con lo stato penoso in cui versa il gioco in rete non credo vi divertirete particolarmente, né penso che qualcuno avrà voglia di comprare costumi vari su Steam davanti a uno scenario tanto povero e deludente.
Purtroppo con lo stato penoso in cui versa il gioco in rete non credo vi divertirete particolarmente
In Breve: Assegnare un pessimo voto a Virtua Fighter 5 R.E.V.O. è uno sporco lavoro, ma qualcuno doveva farlo. Contenuti ridotti all’osso e uno dei più acerbi Rollback che abbia mai visto condannano all’insufficienza un gioco straordinario ma oramai attempato, incapace allo stato attuale di offrire un’infrastruttura online tale da garantire lo sviluppo di una sana community. Ci auguriamo che il nuovo capitolo di una serie tanto prestigiosa non soffra di una simile negligenza.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di prova: Ryzen 7 5800X, RTX 4070 12Gb, RAM 32Gb 3600Mhz, SSD
Com’è, Come Gira: Dragon Engine o no, è la versione PC di un gioco uscito quattro anni fa su PS4. Nessun problema dunque a goderlo in 4k con i dettagli al massimo, mantenendo una fluidità assolutamente perfetta. I problemi sono ben altri.