Approfittando di quello che sembra un ottimo periodo per i picchiaduro, SEGA ha deciso di ricordare a tutti che in passato anche lei sapeva dire la sua: ecco dunque Virtua Fighter 5 Ultimate Showdown, remake del titolo del 2007.
Sviluppatore / Publisher: AM2, Ryu Ga Gotoku / SEGA Prezzo: 29,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Online PEGI: 16 Disponibile Su: PS4
In origine fu il poligono. Limpido, cristallino, bellissimo. E il poligono poteva tutto. La sua lucente spigolosità si piegava alla bisogna, arrotondandosi per farsi pneumatico o piegandosi per farsi pugno. Supportato dal suffisso Virtua, non c’era limite a ciò che il poligono poteva essere. Così, nella sua vastità di opzioni, il poligono decise di farsi picchiaduro, e il picchiaduro non fu più lo stesso. Poi vennero le texture, l’alta definizione e gli effetti particellari: ma lì sotto, come brace coperta dalla cenere, quel poligono brucia ancora. E Virtua Fighter 5 Ultimate Showdown ne è la prova.
Annunciato a sorpresa a fine maggio, il remake (quasi) next gen dell’ultimo capitolo di Virtua Fighter è sbarcato su PlayStation 4 in una nuova veste tirata a lucido. Grazie alla collaborazione e al supporto di Ryu Ga Gotoku Studio e del loro Dragon Engine (quello di Yakuza, per intenderci), il Virtua Fighter 5 che ci troviamo di fronte oggi è una versione decisamente imbellettata del suo antenato apparso sulla generazione PS360 nel lontano 2007.
IL REMAKE (QUASI) NEXT GEN DI VIRTUA FIGHTER 5 ARRIVA SU PS4 IN UNA VESTE TIRATA A LUCIDO
CON I PUGNI NELLE MANI
Non è abitudine, ma allenamento invece quel che serve per padroneggiare l’ancora ottimo sistema di combattimento di Virtua Fighter 5 Ultimate Showdown. E di allenamento, in questa nuova edizione del gioco, se ne trova parecchio, a partire dall’omonima modalità che offre una profondità che ha pochi paragoni nel genere. Ogni singola meccanica è approfondita ed esaminata al frame: la sola cosa da fare è mettersi comodi e prendere appunti.
Perché è vero che il combat system di Virtua Fighter 5 si basa sulla semplicità, con calci, pugni e prese a condividere il palcoscenico con combo brevi, secche, fulminee, ma è altrettanto vero che l’altra faccia della medaglia è rappresentata dalla profondità e per alzare la propria asticella non basta la dedizione, serve anche la comprensione. Ben venga dunque l’approfondimento dedicato ad ogni singolo lottatore che consente di provare e ripetere, e ripetere, e ripetere ogni singola mossa, finché la combinazione di tasti non entra nel DNA delle dita.
ASPETTA CHE TI MENO
Che a Virtua Fighter 5 Ultimate Showdown interessi solo il combattimento e poco altro, lo si capisce fin dal menù iniziale: più che minimalista, spartano, e non a caso. Da una parte c’è l’online, col singolo combattimento classificato o la Sala Combattimenti in cui cimentarsi negli scontri con gli amici, mentre dall’altro una secchissima modalità arcade che propone una serie di combattimenti contro la CPU, e un Versus Locale. Oltre il già citato allenamento restano poche opzioni di personalizzazione e null’altro. D’altra parte, non è un mistero che nel destino di Virtua Fighter 5 Ultimate Showdown, o quanto meno nelle intenzioni di SEGA, ci siano gli esports.
CIÒ CHE È MENO SPIEGABILE, INVECE, È PERCHÉ NON SI SIA DUNQUE DECISO DI INVESTIRE SU UN NETCODE PIÙ SOLIDO E MODERNO
In Breve: Virtua Fighter è sempre un bel giocare, su questo non ci piove. E Virtua Fighter 5 Ultimate Showdown ripropone nella sua integralità quel combat system che è tutt’oggi un gioiello, valorizzato per altro da una modalità Allenamento che spiega per filo e segno tutto quello che c’è da sapere. Il lato più inspiegabile di questa operazione è piuttosto rappresentato dal comparto online, affidato a netcode vecchio e poco prestante, che limita pesantemente un gioco pensato con solo come remake, ma anche come trampolino verso gli esports.
Piattaforma di Prova: PlayStation 5 (retrocompatibilità PS4)
Com’è, Come Gira: Provato su PS5, Virtua Fighter 5 Ultimate Showdown non fa gridare al miracolo per la grafica, ma mostra miglioramenti rispetto ala versione PS3 (e vorremmo anche vedere…). Il vero valore aggiunto però sono i caricamenti, ridotti davvero al minimo.