Prendete una donna con katana che non teme di inzaccherarsi di sangue dalla testa ai piedi e mettetela in grado di eseguire Fatality come un PG di Mortal Kombat. Ecco a voi Hanna, la protagonista di Wanted: Dead.
Sviluppatore / Publisher: Soleil Ltd. / 110 Industries SA Prezzo: 58.99 € Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile su: PC (Steam, Epic Games Store), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S Data di uscita: 14 febbraio
Ogni corpo di polizia ha il proprio reparto speciale. Nella distopica Hong Kong in cui prende vita Wanted: Dead, nelle situazioni più critiche entra in azione la Zombie Unit, squadra composta da addestratissimi agenti potenziati con protesi robotiche.
Disponibile anche su GeForce NOW e sviluppato da Soleil Ltd, nella quale militano alcuni dei polpastrelli responsabili di Ninja Gaiden e Dead or Alive, il gioco segue fedelmente la tradizione delle carni che si tagliano con un grissino, figuriamoci con delle affilatissime lame. Siamo di fronte a uno slasher shooter a tratti quasi musou, che promette anche un’esperienza story driven in un’ambientazione cyberpunk. Riuscirà lo spirito di Ryu Hayabusa a rivivere in un nuovo gioco?
TARANTINOSO
Impersoniamo Hanna Stone, operativa nella summenzionata Zombie Unit, impegnata nella classica missione quasi di routine che come di consueto si trasforma in un inferno portando a galla cospirazioni, inganni e tradimenti. Quasi sempre al nostro fianco ci sono gli altri tre membri del team, i classici one-man army che agiscono in modo autonomo controllati dall’IA. Wanted: Dead presenta la squadra come un gruppo molto affiatato, e sviscera carattere e passato di ciascun componente tramite lunghe sequenze di intermezzo, realizzate sia con l’engine del gioco che in stile anime. Nonostante tra dialoghi, cutscene e minigiochi possano passare anche dieci minuti tra una missione e l’altra – troppi secondo me, in ogni caso – è sicuramente l’azione il cavallo di battaglia del gioco. Prepariamoci ad arterie che una volta recise spruzzano sangue come nelle più ispirate scene splatter Tarantiniane.
WANTED: DEAD? NO PROBLEM, MUOIO CHE È UN PIACERE
Vi tedio un momento con una doverosa spiegazione sul mio modo di testare i giochi d’azione: solitamente completo la prima run al livello di difficoltà proposto di default, dopodiché riparto in modalità Nightmare o equivalente, se sbloccata, per capire quanto si complica la situazione. Questa volta però, dopo numerose sconfitte per mano del secondo – non penultimo, secondo! – mini boss, ho dovuto scendere al rango di Mammoletta, il più basso, altrimenti avrei rischiato di non consegnare la recensione in tempo.
Wanted: Dead offre una sfida molto impegnativa fin dai primi minuti, e solo dopo aver padroneggiato il timing di parate e contrattacchi si riesce a progredire
LA MIA SQUADRA SONO IO
Una volta catapultati nel teatro dell’azione, apparentemente ampio ma molto circoscritto e disegnato con il preciso proposito di costringerci a esplorare la mappa lungo rigidi binari, ci troviamo subito in inferiorità numerica ma soprattutto ci rendiamo conto come la tanto decantata squadra in realtà sia composta da noi stessi che agiamo per conto nostro mentre i tre commilitoni si muovono a casaccio uccidendo quando va bene un nemico su dieci. Fortunatamente Hanna Stone non ha bisogno di aiuto. Siamo in grado di correre, eseguire scivolate, sfuggire al fuoco nemico acquattandoci dietro ripari di fortuna, ed ovviamente rispondere al piombo con altrettanto piombo. A nostra disposizione anche vari tipi di granate e gli immancabili medikit, ma è nel corpo a corpo che Wanted: Dead eccelle, complice anche una spregiudicata gestione dei danni.
LA SPOSA E I MERCENARI
Possiamo ricevere una raffica di headshot al costo di solo un 20% dei nostri punti vita, oltretutto recuperabili se uccidiamo con una finishing move, quindi perché non sparare un paio di caricatori di cortesia tanto per far baccano, e poi correre incontro alle numerose truppe avversarie, katana alla mano, tagliandole a fettine? È questo il vero spirito del gioco, e pure l’unico modo di progredire veramente, dato che anche i nostri avversari sono resistenti alle mitragliate e inizieranno a loro volta a caricarci con varie armi bianche, in grado di metterci al tappeto già in seguito a due o tre colpi.
L’IA purtroppo è veramente scarsa, con alleati e avversari che gironzolano senza una meta precisa o rimangono impalati a farsi sparare addosso
PUNTI ESPERIENZA E BRUTTE ESPERIENZE
Non vi sono avanzamenti di livello ma solo accumulo di punti esperienza da spendere nel classico albero delle skill suddivise in offensive, difensive e di supporto, queste ultime dedicate principalmente ai nostri compagni di squadra che pian piano si evolvono da completamente inutili a piuttosto inadeguati. L’intelligenza artificiale purtroppo è veramente scarsa, con alleati ed avversari che gironzolano senza una meta precisa o rimangono impalati a farsi sparare addosso.Oltretutto prima di accedere al checkpoint bisogna assicurarsi che non sia rimasto nessuno in vita, e molte volte ci si ritrova nel livello apparentemente deserto alla ricerca di qualche malcapitato rimasto incastrato in chissà quale angolo della mappa mentre infuriava la battaglia.
Siamo di fronte a uno slasher eccellente, graficamente ben realizzato e con una buona colonna sonora, impoverito da sviste tecniche abbastanza serie
In Breve: Wanted: Dead ha un sistema di combattimento molto divertente basato principalmente sull’uso dell’arma bianca, ricco di ultraviolenza, sangue, smembramenti, combo e tecniche finali particolarmente devastanti, ma zoppica in tutto il resto: l’IA della nostra squadra e dei nemici non è efficiente, i minigiochi sono a volte un pretesto per sbloccare qualche collezionabile, altre volte un’interruzione tra una missione e l’altra, e la storia per quanto interessante da seguire spezza continuamente l’azione. La domanda finale è: basta un trionfo di lame a giustificarne l’acquisto? Sicuramente sì, se avete amato gli slasher dei primissimi anni duemila, altrimenti potreste trovare l’offerta un po’ scarsa.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di prova: AMD Ryzen 9 6900HS, 16GB RAM, GeForce RTX 3080, SSD
Com’è, Come Gira: Sempre fluido e reattivo al dettaglio massimo a 2560×1440, avvio e caricamenti veloci.