Sono un orko semplice: sparo, uccido, scanno, e se mi tocchi lo squig ti spiezzo in due. Warhammer 40,000: Shootas, Blood & Teef racconta la mia storia.
Sviluppatore / Publisher: Rogueside / Rogueside Prezzo: N.D. Localizzazione: Interfaccia e sottotitoli Multiplayer: Co-op e PvP, sia online che split screen PEGI: 16 Disponibile Su: PC (Steam), Nintendo Switch Data di Lancio: 20 ottobre 2022
Da scarso conoscitore dell’universo Warhammer 40,000 mi sono sempre tenuto un po’ alla larga dai giochi del brand, perdendo così occasioni di mettere un piedino in quel mondo, e trovandomi di conseguenza ad evitare sempre più le nuove release, in un circolo vizioso che sicuramente mi vede in buona compagnia. E poi arriva Warhammer 40,000: Shootas, Blood & Teef a sconvolgere tutto. Sapete che vi dico? Imparerò e colmerò le mie lacune strada facendo, divertendomi come un matto in questo frenetico e truculento run and gun a scorrimento orizzontale prodotto e distribuito da Rogueside, team pazzerello che già ha dimostrato di saper confezionare giochi dalla brutale e demenziale azione come Guns, Gore & Cannoli. Ora vi spiego perché dovreste giocarci pure voi.
SHOOTAS, BLOOD & TEEF: LA MIA ESPOSA STAVA AL FIUME, SEÑOR
Come il famoso messicano di Lo Chiamavano Trinità, il nostro orko protagonista non stava facendo niente di male, era a bordo di un aereo che mitragliava allegramente, quando il kapoguerra Gutrekka mette gli occhi sul suo squig e decide di impossessarsene, così, senza nemmeno chiedere il permesso, perché il kapo è il kapo. Il nostro tenero pelleverde, da persona razionale e posata, decide di non dare troppo peso all’accaduto. Avrebbe semplicemente fomentato una rivolta, massacrato chiunque gli si fosse parato dinanzi, staccato a mani nude la testa a Gutrekka e recuperato il maltolto.
MI STO GIÀ DIVERTENDO
L’intro diversamente seria già ci dà un assaggio della filosofia che permea il gioco. Gli orki sono energumeni ignoranti, irascibili e violenti che si esprimono in un engRish stentato – ma hanno anche dei difetti – e Warhammer 40,000: Shootas, Blood & Teef non perde occasione per sottolineare la loro natura. Esplosioni, corpi spappolati e teste che volano riempiono i primi minuti della mia sessione, e solo in seguito mi rendo conto che dietro tutto questo gore cartoonesco c’è un gameplay solido e in grado di garantire una sfida impegnativa. Iniziamo scegliendo la classe del nostro orko tra le quattro disponibili, che non hanno differenze nelle abilità fisiche – non esiste cioè un orko più coriaceo o più veloce di un altro – ma si distinguono in base ad alcune variazioni sulle armi: il Rikkaztro a volte non consuma munizioni quando spara, il Tipo Ztrano può lanciare bombe elettriche, e così via. I personaggi non livellano, e l’unico modo di crescerli per renderli più letali è acquistare armi con i crediti, sotto forma di Teef, le caratteristiche zanne, da raccattare durante le scorribande.
PLATFORMER RUN AND GUN VECCHIA SCUOLA
Le meccaniche di gioco paiono prese in prestito dall’epoca d’oro degli arcade: ci si muove prevalentemente da sinistra verso destra eliminando tutti i nemici, con a disposizione salto, doppio salto e scatto. Il sistema di combattimento è il classico twin stick shooter, che ci vede muovere l’orko con la mano sinistra e puntare il mirino per sparare con la destra.
Le meccaniche di gioco paiono prese in prestito dall’epoca d’oro degli arcade
Le munizioni sono infinite, ma una volta esaurito un caricatore dobbiamo aspettare qualche secondo, a seconda del tipo di arma, prima di poter ricominciare a vomitare proiettili. Poco male, nel frattempo si usa la zpakka, arma da mischia per nuocere nel corpo a corpo. Nel nostro cinturone trovano spazio anche tre granate, che poi possiamo recuperare in giro per i livelli. E se venendo colpiti vediamo la nostra barra di hit point scendere, mietendo vittime aumentiamo un indicatore di rabbia che arrivato al culmine esplode nel Waaagh!, una modalità frenzy nella quale frequenza e potenza di fuoco raggiungono l’apoteosi. Quando la situazione si fa per noi critica, possiamo tentare di ripristinare un po’ di hitpoint mangiando gli squig che zampettano in giro, equivalente orkesco delle casse di energia. Il Tristo Mietitore è magnanimo con gli orki: in caso di morte, si riparte dall’ultimo checkpoint.
TUTTO QUI? SI, E NON VOGLIO NULLA DI PIÙ!
Un semplice side scrolling shooter potrebbe sembrare un po’ poco alle porte del 2023, ma Rogueside è stata molto abile nel farcire Warhammer 40,000: Shootas, Blood & Teef con così tanta azione da non lasciare spazio a null’altro. Raramente abbiamo a che fare con meno di una decina di nemici contemporaneamente, e l’AI consente loro di darci la caccia in maniera efficace, utilizzando le piattaforme proprio come noi, puntando e sparando nella nostra direzione e cercando di evitare i nostri colpi, anche se la loro vera forza consiste nella superiorità numerica.
Rogueside è stata molto abile nel farcire Warhammer 40,000: Shootas, Blood & Teef con così tanta azione da non lasciare spazio a null’altro
BOSS, ORDE, E KATTIVONI VARI
In un’atmosfera così fracassona non potevano mancare le boss battle, che spesso sono anticipate da sezioni in cui lo scrolling si interrompe e prima di proseguire bisogna eliminare orde di nemici che sbucano fuori da ogni angolo sparando all’impazzata, proiettandoci in un bullet hell. Ecco poi comparire i “mostri di fine livello”, come li chiamavamo all’epoca, con dimensioni generose, barra degli hit point chilometrica e potenza di fuoco esagerata. E non pensate che siano soli, poiché spesso sono accompagnati da soldati comuni, eliminabili con un paio di colpi ma che nell’insieme contribuiscono a renderci la vita difficile.
GRAFIKA KARTOONORKESCA E MUSIKA KATTIVA
Dal punto di vista artistico, Warhammer 40,000: Shootas, Blood & Teef ci delizia con una grafica 2D dettagliata e cartoonesca, che oltre a integrarsi ottimamamente con lo spirito scanzonato del gioco, rende le richieste hardware decisamente contenute. Unico appunto, non è sempre facile, nel caos, distinguere alcune piattaforme da elementi dello scenario non interattivi. Una menzione d’onore alla colonna sonora metal di Deon Van Heerden, veterano del videogame soundtrack, che enfatizza l’azione con un sound simil Rammstein. Multiplayer sia Co-op che PvP, online o locale, completano l’offerta.
In Breve: Caos, bullet hell e brutalità. Questi i miei tre tag per definire Warhammer 40,000: Shootas, Blood & Teef. Un twin stick run and gun a scorrimento orizzontale con il gameplay dei vecchi arcade come Green Beret e Contra, ma con armi più devastanti, valanghe di nemici armati fino ai denti e boss coriacei. Abilità nel prendere la mira e sparare mentre si schivano tempeste di proiettili è tutto ciò che ci viene richiesto, e nonostante di questi tempi possa sembrare poco, in questo caso va assolutamente bene così, si spegne il cervello e ci si diverte come pazzi a smembrare orchi nemici.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: I7, 8GB RAM, GeForce GTX 1050, SSD; Steam Deck 512GB
Com’è, Come Gira: PC: fluidissimo senza problemi; Steam Deck: gira alla grande ma non mi ha trovato il savegame in cloud, ho dovuto ricominciare la partita.