Warhammer 40,000: Space Marine - Master Crafted Edition – Recensione

PC Xbox Series X

C’era davvero bisogno di Warhammer 40,000: Space Marine – Master Crafted Edition? Me lo sono chiesto spesso mentre tornavo a vestire l’armatura di Demetrian Titus, qui ancora capitano della Seconda Compagnia degli Ultramarine. Forse no, ma è sempre un piacere tornare sul primo Space Marine, nonostante tutto.

Sviluppatore / Publisher: SneakyBox, Relic Entertainment / SEGA Prezzo: € 39,99 Localizzazione: Completa Multiplayer: Competitivo e cooperativo online PEGI: 18+ Disponibile Su: PC (Steam, Microsoft Store), Xbox Series X|S Data di Lancio: 10 giugno 2025 Genere: Action

Si parla spesso dell’utilità di certe rimasterizzazioni, e come avrete intuito quella oggetto di questa recensione un’utilità effettiva probabilmente non ce l’ha. Questo perché il videogioco originale classe 2011 è ancora perfettamente giocabile sugli hardware moderni e, nonostante siano passati ben quattordici anni, dal punto di vista grafico tiene botta.

Bisogna altresì considerare che SEGA e Relic pubblicarono già l’Anniversary Edition nel 2021, in occasione del decimo compleanno del videogioco. Già quella è una versione riveduta e corretta dell’originale, peraltro comprendente tutti i DLC pubblicati per il comparto multiplayer e offerta gratuitamente a chiunque possedesse già il gioco. Per questo torno a ripetere la domanda che mi sono chiesto in apertura: ce n’era davvero bisogno?

IL SUCCESSO DI SPACE MARINE SI MISURA COL SANGUE

E così come ho ripetuto la domanda, ribadisco anche la risposta: no, non ce n’era bisogno. Non ce n’era bisogno perché le modifiche apportate da SneakyBox, lo studio lituano che si è occupato di questa remaster per conto di Relic Entertainment, sono tutto sommato marginali.

Warhammer 40000 Space Marine Master Crafted Edition recensione 01

Hey fratello traditore, ti piace la suola del mio scarpone?

Le texture sono state migliorate, ma queste risultano solo un po’ più nitide mentre la qualità generale è rimasta tendenzialmente bassa. D’altronde basta avvicinarsi a un muro, oppure zoomare col mirino di un fucile su uno dei tanti teschi che adornano le strutture di Graia per accorgersi che le texture sono state appena rimaneggiate. Anche il supporto al 4K, tanto sbandierato in sede promozionale, è relativo dal momento che l’originale su PC già prevede tale risoluzione tra le opzioni video.

C’è qualche dettaglio in più sulle armature

Gli unici due aspetti in cui si nota un effettivo passo in avanti – seppur non così marcato – riguardano il comparto audio (qui senza tutti i problemi di mixaggio presenti nell’originale) e i modelli poligonali del protagonista, dei comprimari e dei vari nemici. C’è qualche dettaglio in più sulle armature, sui corpi degli orki o sulle uniformi dei soldati cadiani, ma nulla per cui strapparsi i capelli. Tanto questi dettagli difficilmente si notano durante l’azione, mentre si maciullano xeno o si falcidiano eretici a suon di requiem; semmai a giovarne sono solamente le cutscene.

THIS COULD HAVE BEEN AN EMAIL

Gli sviluppatori hanno inoltre modificato sia l’interfaccia, sia lo schema di controlli. Purtroppo anche qui il risultato finale non è un granché. In primis, le modifiche all’interfaccia sono state a mio avviso peggiorative: non solo si è persa l’unicità dell’UI di Space Marine, che con la sua barra della salute e l’indicatore della Furia enormi lasciava trasparire tutta l’ignoranza (passatemi il termine) di un omone alto tre metri che non si lascia intimidire da migliaia di pelleverde; ma la nuova interfaccia ha generato un problema di usabilità non indifferente.

Warhammer 40000 Space Marine Master Crafted Edition recensione 05

Vi piacerebbe sapere chi vi sta attaccando e da che lato? Mi dispiace, non si può.

Entrando nello specifico, quando si apre la nuova ruota delle armi, questa occupa tutta la parte centrale dello schermo, andando a oscurare quasi del tutto la visuale e rendendo praticamente illeggibile l’azione. Detto in parole povere: ogniqualvolta si cambia l’arma a distanza, per qualche secondo non si riesce più a vedere da che parte attaccano i nemici e basta poco per lasciarci le penne.

È una patch sovraprezzata

Anche sul fronte dei controlli le novità hanno peggiorato l’esperienza. Vi è sempre la possibilità di modificare l’assegnazione dei comandi via mouse e tastiera, ma nel caso in cui si utilizzi un controller sono disponibili solo due schemi di comandi predefiniti, contro i tre presenti nell’originale. Peraltro, uno dei due è del tutto nuovo e, oltre ad averlo trovato scomodissimo perché prevede l’utilizzo del tasto LB per gli attacchi e varie combinazioni per cambiare arma da fuoco, è stato pensato esclusivamente per il multiplayer dal momento che i tasti della croce direzionale sono assegnati ad azioni di comunicazione con il team. L’altro schema presente, invece, è per fortuna quello predefinito dell’originale. Resta comunque il fatto che, in tutto questo, gli altri due schemi sono scomparsi.

Warhammer 40000 Space Marine Master Crafted Edition recensione 03

Niente di meglio di un martello tuono per farsi strada tra i pelleverde.

L’idea che mi sono fatto, a questo punto, è che Relic abbia voluto buttar fuori una remaster estremamente pigra, con aggiornamenti risibili (se non deleteri), per cavalcare l’onda del successo di Warhammer 40,000: Space Marine 2 e provare a far cassa con quello che di fatto è una patch dal prezzo esorbitante di quasi quaranta euro. Peccato perché il primo Space Marine ha ancora oggi il suo fascino, nonostante i limiti produttivi dell’epoca e delle condizioni in cui è stato concepito inizialmente. Avrebbe meritato un trattamento migliore? Forse, ma in tutta onesta e come già scritto in apertura, la versione originale aggiornata alla Anniversary Edition basta e avanza per godere appieno della genesi dell’epopea di Demetrian Titus. Poi se proprio questa Master Crafted Edition dovesse essere l’unico modo per fruire di Warhammer 40,000: Space Marine pazienza, non è un prodotto da buttare e si lascia comunque giocare.

In Breve: Warhammer 40,000: Space Marine – Master Crafted Edition è un’edizione rimasterizzata che risulta del tutto superflua. Pur presentando texture lievemente più nitide, un comparto audio rivisto e modelli 3D aggiornati, le modifiche sono marginali rispetto al videogioco originale, già giocabile in 4K e valorizzato dalla Anniversary Edition del 2021. Inoltre, l’interfaccia rinnovata compromette parzialmente l’esperienza e le modifiche allo schema dei controlli risultano meno flessibili. Siamo di fatto al cospetto di una costosissima patch che però non può far passare in secondo piano le qualità del gioco originale.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione utilizzata: AMD Ryzen 7 7800X3D, 32 GB RAM, GeForce RTX 4060Ti, SSD
Com’è, Come Gira: Giocato a 2560×1440. Al livello di dettaglio impostato al massimo non ha impensierito per nulla il mio PC, tant’è che ci ho giocato senza problemi senza mai scendere al di sotto dei 100 FPS. Tuttavia segnalo un crash al desktop e varie volte in cui lo schermo è diventato nero all’improvviso (mantenendo suoni e interfaccia): ho sempre risolto ricaricando al checkpoint.

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Pro

  • La prima avventura di Titus! / Orde di xeno ed eretici da maciullare. / Combattimento gratificante.

Contro

  • Modifiche grafiche risibili. / La nuova interfaccia non funziona. / Una patch venduta a peso d’oro.
6.5

Sufficiente

Le leggende narrano che a Potenza ci sia un antro dentro al quale vive una misteriosa creatura chiamata Alteridan. In realtà è solo il nostro Daniele, che alterna stati diurni di brillantezza ad altri notturni dove i suoi amici non hanno ancora capito che non conviene fargli assumere troppo alcol.

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