What the Golf? – Recensione

5Per giocare a golf non è necessario essere stupidi. Però aiuta. (George Bernard Shaw)

Sviluppatore / Publisher: Triband / Triband  Prezzo: 19,90 € Localizzazione: Testi Multiplayer: Locale PEGI: ND Disponibile su: PC (Steam e Epic Games Store), Nintendo Switch, iOS

Chi ha stabilito che il golf debba essere noioso? Il regolamento del golf, probabilmente. Ok, ci riprovo: chi ha detto che per giocare a golf sia necessario colpire una piccola pallina con una mazza? Sempre il regolamento del golf?! Ecco, forse abbiamo trovato il problema! È questo ciò che devono aver pensato i cinque ragazzi danesi di Triband mentre ideavano il loro What the Golf, o almeno così è andata nella mia personalissima e assolutamente non fondata ricostruzione dei fatti.

GOLF E MAGLIONCINO

Sarà per l’aura un po’ snob che si porta dietro da sempre, ma il golf non è mai stato tra gli sport più amati dalle masse, per usare un eufemismo.

C’è un aforisma che ho letto tanto tempo fa che sintetizza bene il sentimento: “Se volete fare delle lunghe passeggiate, fate lunghe passeggiate. Se volete colpire le cose con un bastone, colpite le cose con un bastone. Ma non ci sono scusanti per combinare le due cose e mettere il risultato in TV. Il golf più che uno sport è un insulto ai giardini”.

Non so chi sia l’autore di questa grande verità, ma sono sicuro che adorerebbe What the Golf?, il gioco di golf per chi odia il golf (questa è davvero la tagline del gioco, non sto scherzando).

Ciò che si ricava da tanta saggezza è che, spogliando il golf di tutti i fronzoli, la parte divertente è lanciare cose, non necessariamente palline.

Anzi, lanciare la mazza verso la bandierina, ad esempio, è molto più divertente, soprattutto se non ce lo si aspetta, perché quello che ci si trova di fronte all’apparenza è il classico gioco di golf con tutte le cose al sue posto: buca, bandierina, mazza, pallina e freccetta colorata a rappresentare direzione e potenza. Solo che dopo lo STACK è la mazza a volare in buca. What the Golf?

METTI LA FRECCIA E PARTE LA MUCCA

Nel bizzarro e spesso geniale gioco di Triband, il filo conduttore è la sorpresa. Dopo l’inevitabile sgranamento d’occhi iniziale di fronte al ribaltamento delle regole e delle aspettative del primissimo livello, ogni nuovo avvio diventa un momento di divertita attesa: quale tra gli elementi a video prenderà il volo una volta caricata la freccia? La risposta, spesso, supera anche la più fantasiosa capacità di previsione: cavalli, bambini, divani, e ancora tedofori, frecce o blob appiccicosi.

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