Worms W.M.D - Recensione Switch

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Ho sempre trovato ironico il fatto che Worms sia l’unico gioco di Team17 capace di reggere a testa alta la prova del tempo: un risultato assolutamente imprevedibile nel 1995, quando il catalogo della software house vantava alcuni dei più impressionanti titoli della ludoteca di Amiga. Gli anni, però, passano e la grafica invecchia, ma il divertimento resta limpido e adamantino come allora, tanto che potreste tirare fuori i dischetti originali e caricare il primo Worms adesso, divertendovi un mondo. O, in alternativa, evitare di rovistare in soffitta per recuperare il glorioso sedici bit e giocarvelo in una delle infinite declinazioni che si sono susseguite durante gli anni su praticamente ogni piattaforma. Qual è il motivo del suo successo, dunque? La sfida? L’umorismo? La capacità di trasformare un amico fraterno nel nemico di una vita nel giro di un paio di turni? Un po’ tutto questo, a dire il vero; Andy Davidson l’aveva vista davvero giusta, e ora uno dei giochi più belli del mondo arriva sulla console che fa del “play anywhere” il suo mantra (parliamo di Switch, ovviamente). Se tanto mi dà tanto…

ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA

Worms W.M.D è uscito lo scorso anno su una miriade di piattaforme e ha proposto agli amanti dei bellicosi anellidi un vero e proprio ritorno alle origini, scartando intuizioni come le classi e la grafica poligonale in favore di un approccio più classico, non disdegnando però una buona iniezione di originalità.Worms W.M.D immagine Switch 04Facciamo ora un passo indietro per quei giocatori che hanno vissuto sotto un sasso fino a ieri, spiegando che Worms mette ai ferri corti squadre di vermiciattoli assassini in un gioco a turni, dove l’obiettivo è obliterare gli avversari in ogni modo possibile. Durante una fase, un singolo lombrico può essere mosso liberamente in un limitato periodo di tempo, strisciando o zompettando fino ad avere il nemico sotto tiro e aprire il fuoco con un arsenale di morte che farebbe invidia al Punitore, infierendo sul malcapitato con una gamma di armi che spazia dai fucili a canne mozze alle pecore esplosive (no, davvero, sono diventate un po’ il marchio di fabbrica della serie, e le amerete anche voi). Il vero spasso arriva quando si realizza che le arene sono completamente distruttibili, e buona parte dei proiettili è soggetta ai capricci del vento e della fisica; non è quindi inusuale trovare il campo di battaglia scavato come un groviera, magari per colpa di un giocatore tanto imbranato da restare vittima delle sue stesse macchinazioni!

Worms W.M.D ha dalla sua diverse intriganti idee, come i veicoli o le postazioni

Giocato da solo è divertente, ma con gli amici è qualcosa di fenomenale: un party game davvero impossibile da mollare. Worms W.M.D si rivela piuttosto immediato per i veterani (nonché abbastanza facile da approcciare per i novellini, mettendo le cose in prospettiva), ma ha dalla sua diverse intriganti idee come i veicoli o le postazioni. I veicoli garantiscono riparo e potenza di fuoco extra, ma il loro uso è controbilanciato da un sistema di controllo volutamente caotico (l’inerzia dell’elicottero è qualcosa di esilarante), senza contare che il nemico può sgraffignarli durante il suo turno, espellendo il precedente pilota per rendergli pan per focaccia. Le postazioni permettono invece di tenere gli avversari sotto tiro tra raffiche di mitragliatrice e l’infallibile mirino dei fucili di precisione, tuttavia sono spesso e volentieri collocate in campo aperto, rendendo i loro occupanti un facile bersaglio per chi sa domare la balistica con stile… o per chi deciderà di addentrarsi nelle strutture cercando riparo e percorsi alternativi, un’altra caratteristica che Worms W.M.D propone per svecchiare la formula originale.

Per finire c’è il crafting, con cui creare gustose varianti delle già numerose armi: racimolando componenti o smontando gli oggetti già presenti nell’inventario è possibile trasformare un semplice Uzi in un ben più ruspante Gatling, oppure un candelotto di dinamite in un ordigno venefico; si tratta di un’introduzione che consegna nelle mani dei giocatori più esperti (o “folli”, a seconda dei punti di vista) un nuovo, imprevedibile livello di strategia, e la costruzione può essere addirittura svolta durante il turno dell’avversario, al posto di rimanere con le mani in mano, in modo da trovare il frutto del nostro lavoro pronto all’uso quando toccherà a noi dar fuoco alle polveri.

VERMI OVUNQUE!

La longevità di Worms W.M.D assieme ad amici/nemici è davvero incalcolabile: sotto questo aspetto, Switch si presenta in ottima forma con la possibilità di giocare in locale schierando fino a sei squadre, composte da avversari umani o plotoni sotto il comando della CPU sulla stessa macchina o in wi-fi, oppure avventurarsi sulla rete alla ricerca di partite rapide e classificate uno contro uno.Worms W.M.D immagine Switch 05

Ogni scenario offre più obiettivi per chi non si accontenta di annientare la squadra nemica

Anche da soli, però, il gioco non è affatto avaro di contenuti, presentando inizialmente un esauriente tutorial per chiarire il funzionamento di meccanismi vecchi e nuovi, seguito a ruota da una campagna piuttosto lunga, composta da una trentina di missioni dove far capire ai vermi della CPU chi è che comanda. Ogni scenario offre più obiettivi per chi non si accontenta di annientare la squadra nemica, ma vuole anche vincere con stile, che frutteranno punti utili per sbloccare opzioni di personalizzazione come bizzarri copricapi e animazioni di vittoria per i nostri vermiformi commilitoni. A tal proposito, risulta un po’ strano segnalare l’assenza di elementi “made in Nintendo” come berretti con baffazzi da idraulico abbinati, ma ce ne faremo una ragione. Anche perché tra gli elementi più bizzarri figurano maschere prelevate da successi indie come The Escapist o Yooka-Laylee, arrivando a consegnare – chiavi in mano – vetture prelevate da Rocket League, che aspettano solo di essere guidate assieme agli altri mezzi.

Tornando alla campagna, negli angoli più sperduti delle mappe sono affissi manifesti da ricercato da raccogliere per conquistare il diritto di sfidare il lombrico fuorilegge ivi ritratto, nelle cosiddette sfide. Si tratta di livelli decisamente cerebrali, veri e propri enigmi che richiederanno di eliminare il bersaglio affidandoci a risorse limitate e attraversando percorsi di guerra dove il cervello vale più di una pecora esplosiva. Ce n’è davvero per tutti i gusti.

Worms è un classico senza tempo che trova su Switch una piattaforma davvero ideale, unendo uno degli episodi migliori della serie alla possibilità di giocare ovunque. I contenuti esclusivi per questa versione (un inedito tema spaziale, fortificazioni a forma di fungo e una manciata di costumi) saranno a tempo debito disponibili anche su altre piattaforme, quindi chi già possiede il gioco altrove e non è interessato a portarselo dietro può tranquillamente schivare l’acquisto. Gli altri devono solo decidere se fare i conti con un nuova, “pericolosissima” dipendenza, specie se hanno fratelli e amici sottomano da affrontare.

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Pro

  • Un bellissimo episodio di Worms portatile; che altro desiderare?
  • Molte modalità per giocare da soli o in compagnia.
  • Crea e distrugge amicizie con una facilità imbarazzante.
  • Il miglior capitolo dai tempi di Armageddon.

Contro

  • Mancanza di contenuti esclusivi unici e/o di ispirazione “nintendiana”.
  • Dà il meglio di sé contro avversari umani, possibilmente in locale.
  • Nonostante le cose da fare, senza amici attorno perde un po’ di mordente.
8.7

Più che buono

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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