WWE 2K23 – Recensione

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Riemersa dalle ceneri come Undertaker, la serie WWE di 2K si ripresenta quest’anno con WWE 2K23 dopo l’ottimo capitolo del precedente: whatcha gonna do, brotha?

Sviluppatore / Publisher: Visula Concepts / 2K Prezzo: € 69,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Competitivo online PEGI: 16 Disponibile su: PC (Steam, Epic), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S

Può sembrare stucchevole, ma non c’è simbolo migliore di John Cena per rappresentare la WWE e la relativa nonché recente serie prodotta da 2K. Nessuno più del wrestler (e rapper) di Boston incarna la capacità della più importante compagnia di wrestling (sport entertainment direbbero loro) del mondo di rialzarsi di fronte alle difficoltà, agli scandali e ai malumori del pubblico.

https://www.youtube.com/watch?v=2fc819wHw6I

Se la federazione di Vince McMahon è sopravvissuta a una lunga serie di controversie (tra cui l’ultima tuttora in corso), il franchise di 2K ha saputo risorgere con lo scorso capitolo, dopo un anno di stop forzato necessario per risistemare un gioco che sembrava ormai un veterano sul viale del tramonto. La caratteristica che maggiormente accomuna Cena e la WWE, tuttavia, è la capacità di sopravvivere senza cambiare mai: un’attitudine che pare essere già stata assorbita da WWE 2K23.

IF CENA WINS, WE RIOT

Poiché il sedici volte campione WWE John Cena incarna così bene lo spirito di WWE 2K23, non poteva che essere lui il protagonista del comparto più illustre del gioco, lo Showcase che consente di rivivere alcuni dei momenti più importanti della storia della WWE. Quest’anno tutto gira intorno alla carriera ormai ventennale dell’apripista della Ruthless Aggression, inquadrata però da un punto di vista piuttosto peculiare: quello della sconfitta. Giocando coi meme e gli inside joke che hanno accompagnato diversi periodi della carriera di Cena, ammantato da una sorta di imbattibilità, gli storyteller di 2K hanno deciso di mettere i giocatori nei panni di quei pochi wrestler capaci di uscire vincitori da uno scontro col leader della Cenation.

QUEST’ANNO TUTTO GIRA INTORNO ALLA CARRIERA ORMAI VENTENNALE DELL’APRIPISTA DELLA RUTHLESS AGGRESSION

Scelta interessante, che spezza la monotonia degli Showcase passati in cui si finiva a ripetere sempre le solite mosse con lo stesso personaggio, resa possibile dall’indubbia ironia dell’uomo in copertina, il quale ripercorre la sua storia da wrestler attraverso simpatici, seppur insipidi, video introduttivi. Mancano alcuni match storici della carriera del bostoniano, alcuni per ovvi motivi di diritti (Daniel Bryan, ad esempio, sotto contratto al momento con la AEW), altri per scelte discutibili (The Miz), ma tra i combattimenti riprodotti figurano alcuni degli incontri migliori di questo millennio (contro RVD a One Night Stand, per citarne uno, il capitolo d’apertura della modalità). L’alternanza tra azione, cut-scene e video di repertorio in questa modalità è rimasta immutata, anche se il costante cambio di personaggio avrebbe richiesto qualche indicazione in più a video sulle mosse da eseguire: poco male, si risolve dal menu di pausa, ma a risentirne è il ritmo.

WWE 2K23

The time is now: se non sopportate John Cena, aspettate di vedere il personaggio bonus sbloccabile alla fine dello Showcase.

Più strana invece è l’assenza del commento originale, delle musiche e la comparsa di censure che riguardano marchi e persino arbitri. Sul ring però le cose vanno bene, come già visto lo scorso anno: il modello di combattimento più votato alla simulazione compie in quest’annata un nuovo passo in quella direzione, introducendo una nuova meccanica per uscire dal conteggio di tre sganciandosi dal button smashing (rimasto tuttavia in altri frangenti). Il passo avanti più sensibile invece lo si rileva sul piano grafico, ancora più vicino alla controparte televisiva e migliorato sia sul piano del look che su quello dell’illuminazione, nonostante nella riproduzione dei lottatori ci sia sempre qualcosa di strano.

WWE 2K23: THE BIGGEST OF THEM ALL

La modalità narrativa non si esaurisce nello showcase, anzi, si sdoppia nell’ormai tradizionale myRise in cui potremo guidare un’esordiente in due percorsi distinti, The Lock dedicato a un giovane wrestler approdato in WWE dopo il successo nelle indie e The Legacy, che ha come protagonista una giovane nipote di una Hall of Fame della federazione. In entrambi i casi la gestione delle storyline secondarie è stata migliorata attraverso un sistema di informazioni più chiaro. L’obiettivo finale è sempre quello di arrivare a vincere il titolo a Wrestlemania, ma la modalità prevede diverse deviazioni e finali alternativi.

PROPRIO COME GLI SHOW TELEVISIVI DELLA WWE IN QUESTO MOMENTO STORICO, WWE 2K23 È SENZA DUBBIO UNA FORMA DI INTRATTENIMENTO GODIBILE

Arricchiscono il piatto le modalità MyGM, myUniverse e myFaction, ciascuna lievemente migliorata rispetto allo scorso anno, oltre al corposo roster di personaggi e al vastissimo menù delle creazioni da cui sono già uscite, grazie alla comunità dei fans, diverse versioni di qualunque wrestler abbia mai calcato un ring nell’ultimo secolo. A fronte di tanti piccoli aggiustamenti e una grossa novità rappresentata dal War Game, un incontro a squadre organizzato su due ring adiacenti dentro una gabbia, permangono però anche una serie di piccoli problemini noti: su tutti il legame non proprio fluido tra alcune animazioni e una IA rivedibile quando ci sono più di due wrestler sul ring.

WWE 2K23

Dopo un’infinità di tempo, tornano otto lottatori contemporaneamente sul ring in un gioco di wrestling.

Proprio come gli show televisivi della WWE in questo momento storico, WWE 2K23 è senza dubbio una forma di intrattenimento godibile con una qualità decisamente migliore rispetto al passato, ma a cui manca un quid per essere quel fenomeno come a fine ’90.

Il problema è il voler essere un prodotto per tutti i gusti e tutti i target

Il problema, se a questo punto volete ascoltare la mia opinione da due centesimi, è quello di voler essere un prodotto per tutti i gusti e tutti i target. WWE 2K23 include tre modalità narrative, una manageriale, una gestionale e un gioco di carte: ciascuna di queste potrebbe essere un singolo gioco ed eccellere, invece di svolgere il ruolo di componente limitata in un titolo che ambisce a essere giusto un pochino migliore di anno in anno.

In Breve: WWE 2K23 poggia sulle ottime basi poste con la scorsa edizione del gioco e si sposta in avanti di un piccolo passo. Le novità sono limitate, ma vanno a colmare le lacune di WWE 2K22, ad esempio con un roster decisamente più corposo (quasi 200 wrestler in totale). Lo show stealer è senza dubbio la modalità Showcase focalizzata su John Cena e le sue (rare) sconfitte L’esperienza nel complesso è buona, ma la sensazione è che si sia fatto poco per offrire qualcosa di realmente nuovo, limitandosi a ritoccare il prodotto vincente del 22.

Piattaforma di Prova: Xbox Series X
Com’è, Come Gira: Su Xbox Series X la sola problematica che si può segnalare sono i tempi di caricamento a volte un po’ lunghi, limite che accomuna tutte le versioni del gioco. Per il resto WWE 2K23 è un gran bel vedere, a volte difficile da distinguere dalla TV (altre volte invece sconfina nella uncanny valley).

 

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Pro

  • Showcase davvero intrigante / Passi avanti su tutti i fronti / Il War Game è ben riprodotto

Contro

  • In sostanza, un more of the same / Alcuni problemi (AI) permangono
8

Più che buono

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