Xenoblade Chronicles: Definitive Edition – Recensione

Switch

Xenoblade Chronicles offre una delle più belle storie che un titolo del genere abbia mai narrato, popolata da eroi carismatici e nemici che amerete odiare

Va ammesso che, nella gloria dell’alta definizione, parte del colpo d’occhio originale perde un filo di smalto, considerando che i nuovi modelli sono generalmente appannaggio dei personaggi principali e la conta poligonale non si discosta eccessivamente da quanto visto su Wii per quel che riguarda l’ecosistema sviluppato nel corso dei secoli sui corpi dei due titani, ma il quadro completo è bilanciato alla grande dalla direzione artistica, che non pare invecchiata di un giorno per inventiva e stile, capace com’è di alternare grotte e idilliache distese verdi a paesaggi ben più audaci e visionari.Restando sull’argomento, al classico equipaggiamento è abbinato il menu “aspetto”, con cui modificare il look dei personaggi a dispetto dei valori delle corazze indossate.

Xenoblade Chronicles Definitive Edition

Spaventose, certo, tuttavia le Belve della Nebbia rappresentano la chiave per diventare più forti in Future Connected.

Quindi, se nei primissimi livelli avete messo le mani su un elmo alato degno di Thor ma le statistiche non lo rendono alla lunga una scelta sconsigliabile, considerati i brutti ceffi che ronzano attorno, potrete usare il suo affascinante modello per donare carisma a Shulk e compagni sempre e comunque.

L’interfaccia di gioco si dimostra praticamente perfetta, mostrando con chiarezza la mole imponente di informazioni somministrate dai menu

A costo di ripetermi, però, desidero sottolineare ancora una volta quanto migliore possa essere la nuova interfaccia: Xenoblade Chronicles è un gioco estremamente descrittivo, carico fino all’orlo di nozioni di cui tenere conto tanto nei menu quanto nei combattimenti, ma la chiarezza con cui le informazioni vengono ora somministrate (anche e sopratutto in modalità handheld) rendono la Definitive Edition quasi un gioco nuovo.

L’HO VISTO ACCADERE

Il mondo di Xenoblade Chronicles è stato per certi versi rivoluzionario, prendendo ispirazione dai MMORPG per quel che riguarda l’esplorazione e il ritmo dei combattimenti, intuendo nel processo creativo cosa andava sviluppato e cosa scartare per evitare i disastri di illustri predecessori come il White Knight Chronicles di Level-5. Il risultato è un ecosistema credibile, dove la consueta carne da cannone cede occasionalmente il passo a mostri “named” (o unici, che dir si voglia) capaci di eliminare un party di basso livello con un paio di attacchi, tuttavia prodighi nell’elargire prezioso bottino agli avventurieri più audaci.

Xenoblade Chronicles Definitive Edition

Un misterioso nopon offrirà sfide a tempo con in palio equipaggiamento esclusivo: non sempre all’altezza del loot più raro, ma dotato di modelli davvero stilosi!

Più interessante è però il sistema di combattimento basato sul posizionamento rispetto al nemico, per attivare status alterati che possono essere concatenati per destabilizzare anche gli avversari più possenti, un risultato ottenibile sfruttando al meglio i ruoli dei tre personaggi che compongono il party attivo. Unico e fondamentale il ruolo della Monade, una spada che concede a chi la impugna uno sguardo sul futuro nel cuore dello scontro, permettendo di correre ai ripari di fronte ad attacchi destinati a diventare fatali di lì a poco.

La direzione artistica non pare invecchiata di un giorno per inventiva e stile

È un meccanismo ancora oggi fresco, che aggiunge un ulteriore, stuzzicante livello di complessità alla lotta. Nel complesso si tratta di meccaniche eccellenti che non hanno subito variazioni in questa nuova versione, ma è comunque presente un livello di difficoltà semplificato che verrà incontro a chi è interessato unicamente alla storia.

Xenoblade Chronicles Definitive Edition

Nonostante la Spalla di Bionis sia una località inedita, Future Connected ricicla buona parte degli asset originali.

C’è anche un nuovo bizzarro sistema di crescita chiamato Modalità Pro, che accumula l’esperienza ottenuta in una sorta di riserva da cui i personaggi possono attingere per livellare o depotenziarsi a piacere. Superflua, per descriverla con una sola parola: il sistema classico va più che bene, tanto che ho davvero faticato nel trovargli una reale utilità, fallendo tra l’altro nel tentativo!

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Xenoblade Chronicles non è mai stato così bello, e scusate se è poco.
  • Splendidamente godibile anche in modalità portatile, finalmente.
  • Migliorie a tutto tondo che rendono obsolete le vecchie versioni.

Contro

  • Future Connected non si è rivelato particolarmente ispirato.
9.2

Ottimo

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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