Faccio una proposta: che ne dite se facciamo l'allegro circolino degli articoli imbecilli?

Questo perchè l'attentato di Orlando ha scatenato un tale delirio intellettuale che non ha più fine. Le ultime due perle le trovate qui:

1) http://www.ilfattoquotidiano.it/2016...plici/2827866/

Strage di Orlando, altro che Islam: è l’omofobia a renderci complici

E’ già ricominciata sul web la saga delle foto famose di gay uccisi dall’Islam. Si commette sempre l’errore di associare l’orrore degli omosessuali gettati da una torre dall’Isis, ad altre storie penose che non hanno assonanza. Girano le foto di due ragazzi giustiziati in Iran, non in quanto gay, ma in quanto accusati di omicidio e stupro di un ragazzino di 13 anni. Il che di certo non giustifica la sentenza, ma ne dà una motivazione ben diversa. L’Iran è forse uno dei paesi al mondo che più vede nell’omosessualità una delle maggiori perversioni tanto da essere proibita e punita dalla legge. Nonostante la proibizione, però, sono tantissimi i ragazzi omosessuali che conducono una vita normalissima cercando solo di non esternare troppo la loro scelta. Sembra assurdo crederci, quasi un paradosso, ma è proprio all’interno del mondo musulmano che esistono molteplici realtà omosessuali.
Brutto sporco occidente

2) http://www.ilpost.it/ivanscalfarotto...ando-omofobia/

Perché la strage a Orlando ricorda quella di Utøya

Per un politico, dire dalla Casa Bianca che una discoteca gay è «più che un night club; è un luogo di solidarietà e di legittimazione dove le persone si incontrano per aumentare la propria consapevolezza, per parlarsi apertamente e per lavorare attivamente per i propri diritti»
Io che pensavo che la discoteca fosse un luogo dove ballare, bere e rimorchiare.

Per questo io credo che l’evento di Orlando ci chieda di riprendere in mano la legge contro l’omofobia e la transfobia che langue da quasi tre anni al Senato. Non per le sanzioni penali che prevede, ma per il messaggio politico ed educativo che dà. Per dire che l’Italia sta dalla parte di chi crede in una società aperta, diversa e ricca e non in un modello di Paese chiuso e identitario. Che stiamo dalla parte dei ragazzi che ballano in tutte le discoteche del mondo – che sono, ora lo sappiamo, «places of solidariety and empowerment» – e non dalla parte di chi pensa che quei ragazzi siano sbagliati, malati o inferiori.
Le leggi del PD fermeranno sicuramente i lupi solitari islamici