Il 16 settembre Abdurrahman ibn Abdulaziz as-Sudais, imam della grande moschea della Mecca, si è rivolto ai fedeli durante una preghiera nella città santa islamica con le seguenti parole.
“Oh Allah, dona la vittoria, l’onore e la forza ai nostri fratelli, ai jihadisti che combattono in Siria, Yemen, Iraq e in tutto il mondo. Falli trionfare sui traditori ebrei, sui malvagi cristiani e su tutti gli infedeli”.
La predica nella moschea più importante della città anta dell’Islam è stata ripresa da una televisione egiziana e poi da diversi media di tutto il mondo.
Le immagini mostrano l’imam inneggiare alla guerra santa. Abdulaziz as-Sudais è considerato come uno degli interpreti più radicali del Corano e nel recente passato ha più volte inneggiato alla distruzione di Israele e alla persecuzione degli ebrei ed evocato la guerra contro i musulmani sciiti.
Il suo sermone è stato ascoltato da milioni di persone che si trovavano alla Mecca per il pellegrinaggio e non risulta che le autorità di Ryad lo abbiano incarcerato o bandito dal regno o almeno dalle moschee per incitazione dell’odio e della violenza e per sostegno al terrorismo. Né peraltro risulta che punizioni di questo tipo siano state chieste da nessuno Stato Occidentale.