Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
Intanto siamo già a due navi fermate.

La cosa migliore di questi blocchi non è tanto l'aver ridotto il numero di ingressi in Italia, ma aver rivelato quanto sono stronzi tutti gli altri "partner" europei che hanno passato anni a farci la morale.
quelli messi peggio sono i cosiddetti intellettuali nostrani. I quali hanno sempre pontificato contro l'Italia, indicando nella solidarietà europea il modello da seguire

Comunque, pare non si arrendano.

https://www.repubblica.it/politica/2...-C8-P1-S2.5-T1

"Governo incostituzionale sui migranti". L'appello degli intellettuali contro Salvini e Di Maio


“Denunciamo come incostituzionale, moralmente inaccettabile e contraria ai più elementari diritti umani la politica sull’immigrazione del governo Salvini-Di Maio”. Comincia così la lettera con cui più di 200 intellettuali prendono posizione contro i porti chiusi dall'esecutivo gialloverde. L'appello è ancora aperto, raccoglie una lunga lista di firmatari in crescita e solo al raggiungimento di un numero definitivo verrà inviata al capo dello Stato. Ma i professori coinvolti hanno sentito il bisogno di renderla pubblica subito per non rimanere in silenzio davanti a un'altra lettera, pubblicata il 26 giugno su Repubblica, questa volta di una studentessa a Concita De Gregorio.



e qui un estratto della lettera da cui le masse si son mobilitate

http://invececoncita.blogautore.repu...-C4-P2-S1.4-T1

"Sono una studentessa di lettere classiche dell’università di Bologna alle prese con la tesi triennale. Ho trascorso questi ultimi giorni in biblioteca, nel tentativo di restituire una tragedia sofoclea alla fitta trama del suo contesto politico inteso nel senso più ampio: come considerare questioni etiche e culturali, istituzioni, rapporti interpersonali, espressione artistica, quadro sociale e storico se non come facce di un più ampio fenomeno ‘politico’, appunto?".

"Intanto, tra un verso greco, un articolo specialistico e un paragrafo di tesi, do un’occhiata alle testate online. E quello che leggo, ora dopo ora, rende sempre più difficile tornare a concentrarmi su Sofocle. Non che la politica ateniese di fine quinto secolo sia poco avvincente, intendiamoci. È, direi, proprio perché un po’ l’ho studiata che sento l’esigenza impellente di dedicarmi anche al presente".