Le mie invece beccavano i camionisti in autostrada :asd:
Immaginate la cultura di bestemmie che mi sono fatto :rotfl:
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:rotfl:
enjoy gli effetti del munifico jobs act di cui si parlava poche pagine fa:
http://torino.repubblica.it/cronaca/...-C4-P1-S1.4-T1
con contorno di dichiarazioni indignate da parte di chi ha approvato le leggi che lo rendono possibile :bua: :facepalm:
ma se l'azienda non ha altre mansioni da affidargli che deve fare, pagarlo per timbrare il cartellino per altri 5 anni? posto che sia da vedere se sia cosi' o meno.
ma il jobs act che c'entra?
Prima del jobs act, il licenziamento perché dopo il cancro non puoi più fare lavori pesanti e altro da fare non c'è, e' un licenziamento illegittimo con reintegro automatico.
Dopo, al dipendente licenziato resta la strada del risarcimento economico che però è max 2 anni e gliene mancano 5 alla pensione.
Al poveraccio altro non resterà che fare un accordo per cui l'impresa gli versa i contributi per i 5 anni che mancano e lui si arrangia con qualche lavoretto in nero.
Funziona bene il jobs act :snob:
Con il jobs act lo deve dimostrare il dipendente, che non è vero:bua:
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Fidati che prima qualsiasi giudice di fronte a una carognata del genere ti avrebbe reintegrato d'ufficio. Anzi probabilmente l'azienda non ci avrebbe neanche provato per non pagare inutili spese processuali
resta il fatto che se l'azienda davvero non ha un posto da dargli perché lo dovrebbe tenere?
No zhuge il licenziamento gmo si ha quando tu riorganizzi la produzione e questo porta esuberi, e anche lì devi dimostrare che hai selezionato i lavoratori da licenziare con criteri non discriminatori. Scegliere di licenziare proprio solo quello che ha avuto il cancro ti sembra non discriminatorio? :asd: Andiamo su, non voglio offendere nessuno ma avete una concezione del mondo dei rapporti di lavoro formata sui romanzi di Dickens:asd:
Mai sentito parlare di corporate social responsibility? Il ruolo che la società oggi chiede alle imprese sopra la dimensione micro (dove effettivamente e' difficile reimpiegare un lavoratore non più adatto) non è più quello del profitto ad ogni costo in spregio a qualsiasi etica, lasciate che ve lo dica uno che ha fatto studi di management (mannaggiamment :bua: )
Se l'azienda non ha niente da fargli fare e' una motivazione che può essere usata a valle di una riorganizzazione complessiva del processo produttivo: Altrimenti per le aziende soggette alla tutela dell'art. 18 non è ammessa, proprio per evitare licenziamenti selettivi come questo, che fanno dei lavoratori carne da macello senza diritti. Ma ciò appunto valeva prima, con i contratti indeterminati vecchio stile.
Nella magnifica italia di pinocchio Dickens torna tra gli autori di più stretta attualità :applauso:
Sono anche d'accordo, ma poi non mi si venga a dire che il dipendente deve sbattersi oltre il dovuto per l'azienda.
Alle 18.00 si timbra il cartellino e arrivederci. Se hai bisogno che faccia degli straordinari attaccati al cazzo e al limite assumi più gente.
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ah ok, quindi il privato deve fare da ente assistenziale per le carenze del pubblico? ok buono a sapersi :bua:
Boh, io ero convinto che per i contratti vecchi le regole del job act non fossero valide
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eh, ma se mi dici che una ditta non deve licenziare uno che ritorna da una malattia che lo ha reso inadatto a continuare il lavoro e per il quale non ha altre mansioni disponibili quello è. deve fare da stato sociale. cosi' poi magari si becca pure una sanzione perché se chiudi un dipendente in una stanza a non fare nulla diventa mobbing.
qua, almeno per quanto ne so, non c'e' neanche la discussione se un posto da dargli ci sia o meno (che è l'unica che avrebbe un senso). si dice chiaramente che quell'uomo non s'ha da licenziare. punto. di gradazioni della realta' nel polverone che è nato non ce ne sta manco l'ombra.
Come ho detto, anche prima del giobs act era possibile licenziare un dipendete per gmo provando la sopravvenuta inidoneità psicofisica. In questo caso non occorre la riorganizzazione, occorre provare che il dipendente è fisicamente inidoneo a qualsivoglia mansione che possa essergli utilmente assegnata.
Sentenza a caso:
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Nel caso di sopravvenuta inidoneità fisica del lavoratore, ricade sul datore di lavoro l’onere della prova che non gli è possibile impiegarlo in mansioni equivalenti in un ambiente compatibile con il suo stato di salute; sul medesimo datore incombe poi anche l’onere di contrastare eventuali allegazioni del dipendente, nei cui confronti è esigibile una collaborazione nell’accertamento di un possibile repêchage in ordine all’esistenza di altri posti di lavoro nei quali egli possa utilmente essere ricollocato. (Cass. 10/3/2015 n. 4757, Pres. Macioce Rel. Buffa, in Lav. nella giur. 2015, 635)
A chi era già dipendente il (mi pare) 23 marzo 2015 continuano ad applicarsi le tutele previgenti, cioè l'art. 18 come riformato dalla Legge Fornero, quindi rimane prevista la reintegrazione anche per il caso di manifesta insussistenza bla bla bla. Dopo il giobs act la reintegrazione è possibile per tutti gli assunti posteriori solo in caso di licenziamento inesistente e licenziamento discriminatorio.
Parlo del privato, per il pubblico (che fu la mia materia di elezione; ah, bei tempi) fino a che la Madia non ci metterà mano continuano ad applicarsi non solo le regole previgenti al giobs act, addirittura quelle previgenti alla Legge Fornero.
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eh, una volta forse :bua:
Concordo con Zhuge, per il semplice fatto che è capitato 4 anni fa ad un mio amico falegname (con tanto di diploma).
Assunto in una falegnameria, lui era addetto al rifacimento tetti e seguiva tutto l'iter dei lavori sia in azienda che in cantiere. Il titolare doveva licenziare alcuni dipendenti per esubero ma non poteva. Fatalità, alla visita medica in azienda il dottore gli riscontra un non specificato problema cardiaco che di fatto lo rendeva inadatto al lavoro. Neanche una settimana dopo il datore di lavoro gli annuncia che deve licenziarlo.
Ovviamente il mio amico va a prenotare gli accertamenti ma fra una cosa e l'altra passano 2 mesi e dopo le visite salta fuori che è sano come un pesce. Cristo, figlio di pastori di montagna, ha passato l'infanzia fra vacche, letame e bestemmie, è il punto d'incontro fra l'uomo ed il carro armato. Però nel frattempo l'unica sua alternativa è stata quella di mettersi in proprio perchè stando alla visita medica non poteva essere assunto in un'azienda di falegnameria.
Adesso fa lo stesso lavoro di prima...
Sacramen ha un aneddoto per ogni circostanza, è incredibile :asd: