
Originariamente Scritto da
tomlovin
Con Gattuso, mi sa che ho fatto l'esempio sbagliato

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Non parlavo di "campioni" nel senso di "giocatori di grande tecnica" ma semplicemente nel senso di "grandi giocatori".
Chiellini, come tecnica, era a zero (soprattutto agli inizi), c'è qualcuno che dubita che fosse un campione? O qualcuno che dubita che fosse un leader?
Per essere un leader, devi essere uno che dà tanto alla squadra, in un modo o nell'altro. Se sei solo uno che si impegna o che è grintoso, non potrai mai nè ispirare nè trascinare nessuno. In fondo, si tratta di giocare a pallone e non di andare in guerra.
Per il motivo che ho detto prima: se sono uno scazzato di talento e vedo un Padoin in campo, gli riconoscerò sicuramente che ci lascia l'anima e i polmoni, sul prato. Però il pensiero successivo sarà "contribuisco più io, alla squadra, di lui". Con tutto che lui si impegna e io no.
A quel punto, Padoin potrà avere tutte le doti umane e "morali" che vuoi ma non lo seguirò mai.
Gattuso era l'esempio sbagliato perchè, pur non avendo grande tecnica, era uno che alla squadra dava TANTO: non era solo corsa, recuperava un sacco di palloni e la sua presenza (anzi, soprattutto la sua eventuale assenza) si sentiva eccome.
Sarebbe potuto essere un leader (e in certi frangenti lo è stato) se non avesse avuto davanti i mostri sacri.
Mandzukic? Certo che poteva essere un leader, era un giocatore molto buono e contribuiva tanto alla squadra (persino dopo che Allegri cominciò a schierarlo ala sinistra

).
Lichtsteiner meno: grintoso, dava sempre un contributo buono/ottimo ma troppo spesso eccedeva nelle proteste e nel nervosismo verso gli avversari. Uno così, non ti fa pensare "voglio seguirlo", ti fa pensare "devo calmarlo".
Io non ricordo leader che non fossero anche giocatori forti.