che belle puntate che facevano :cattivo:
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Unione Eurosovietica ftw.
Facciamo costruire un cupolone di cemento armato su ****** e ci deportiamo tutti i dissidenti!
voglio un piano quinquennale, la stabilità :rullezza:
Caro Severgnini, a pochi giorni dal terremoto della Brexit manca all’appello solo la voce di colei che può risolvere tutto: la Regina Elisabetta. La saggezza della Regina è nota, e immagino che non stia dormendo da tre notti, tormentata dall’idea che il suo Primo Ministro stia riuscendo in quello che nessuno è mai riuscito a fare prima: la fine del Regno Unito.
Ho un’idea che mi piace condividere e che potrebbe essere la sola che salverebbe l’appartenenza del Regno Unito alla UE. La Regina decide di abdicare a favore di William, e il Parlamento nomina un nuovo Primo Ministro di 30 anni che rinegozia con l’Unione Europea la stolta decisione di un 1 milione di britannici che non hanno capito il senso del referendum. Cordialmente,
vogliamo far arrivare questo account a 4 cifre?
Caro Beppe, cari Italians.
la Brexit mi interessa fino ad un certo punto. Il vero problema dell’Europa è lo strapotere tedesco. Bisogna dirlo chiaro e tondo: a partire dal 2009, la crescita tedesca è avvenuta in modo parassitario rispetto agli altri dell’Eurozona. Da sette anni è in atto il più gigantesco saccheggio della Storia, rispetto al quale le ruberie dei lanzichenecchi impallidiscono. Non parlo dell’Italia ma di tutta l’Eurozona perché il saccheggio riguarda tutti. I tedeschi hanno imposto uno spread artificiale tra i propri tassi d’interesse e quello degli altri Paesi. Un’assurdità nel momento in cui esiste la moneta unica: tasso d’interesse e tasso di cambio sono strettamente legati: dal momento in cui in un’economia le due cose si separano, si creano delle enormi distorsioni. Oggi, lo Stato e le imprese tedesche si finanziano a spese degli altri paesi dell’Eurozona e, di fatto, praticano una concorrenza sleale: la cosiddetta “austerity” serve solo a mantenere questa situazione. Se si guarda il grafico che compara l’andamento delle borse e del PIL in Germania e nell’Eurozona la cosa è più evidente di un pugno in faccia. Fino al 2007 – anno della crisi, il PIL e i mercati azionari della Germania e della zona euro procedevano più o meno di conserva. Si noti che nel 2007 viene anche firmato il Trattato di Lisbona, che rafforza drammaticamente il potere tedesco in Europa. Poi, avviene una separazione, che risulta evidente nel 2009, anno in cui inizia la ripresa. Da allora, il PIL tedesco e la Borsa di Francoforte crescono vertiginosamente, in linea con gli USA, mentre il PIL e le borse dell’Eurozona ristagnano. Ci rendiamo conto che questa è un’assurdità in un’economia integrata? Ci rendiamo conto che o si fanno gli Eurobond e tutta l’Eurozona si finanzia agli stessi tassi, oppure rimanere nell’euro è un suicidio? Che è questo il vero problema di fondo, risolto il quale l’europeismo risorgerebbe? Il resto sono ciance.
http://italians.corriere.it/wp-conte...pa-Tedesca.jpg
Dagli torto.
spedito con ricevuta di ritorno
Cesarino, è arrivata la prima segnalazione per i copypasta di bsev nel nuovo forum.
Amméfregancazzo, però tu sai cosa vuol dire.
Almeno piantala con la formattazione in grassetto o con colori assurdi. Riduci il livello di fastidio, insomma.
:rotfl:
voglio un topica tre: cesarino, glorfindel, end222
:fag:
:rotfl:
segnalato per postare, in un topic sulla brexit (da me aperto), articoli sulla brexit. ok :asd:
superpotenze orwelliane incoming :rullezza:
"Articoli sulla brexit" :rotfl:
:asd: