:facepalm: :facepalm:
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Intanto cresce l'effetto Salveeeneeee... gruppi di minus habens picchiano sempre più necri accaso...
l'importante è che decresca l'effetto boldrina... gruppi di minus habens che picchiavano sempre più culi bianchi accaso...
anche se fosse nella sola val di susa la tav vincerebbe in maniera imbarazzante :asd:
cmq la sapete l'ultima dei meravigliosi ragazzi sull'ilva? la riunione di 2h con 62 parti rappresentate? :rotfl:
povera puglia, non ne rimarrà più nulla. :facepalm:
(poveri pugliesi, che han votato in massa in 5s :facepalm: )
Editi:
napolecoso mi aveva anticipato, scusate, non riesco a starci dietro a questi qua
Probabile, ma perchè farlo?
Un referendum su un'opera in corso con penali miliardarie in caso di annullamento? Potevo capire se lo avessero fatto 10 anni fa
Che messaggio da adesso? Sembra un ripensamento che vuole legittimare la posizione di chi esprime dubbi sull'utilità dell'opera.
'sto Foa sembra uno scherzo :bua:
Non è stato ancora menzionato Vito Crimi con la sua affermazione che contrastare le fake news equivale a limitare la libertà d'informazione in generale?
Toto flussi italia>Francia e Francia>Italia delle merci una volta completata l'opera?
Il traffico pesante su gomma è al massimo della capacità consentita per ragioni di sicurezza.
Il disastro del Monte Bianco è relativamente recente.
Spostarlo completamente su ferro portrebbe vantaggi pazzeschi in termini di impatto ambientale, traffico e sicurezza, ma è evidente che i capetti dei tunnel stradali -che casualmente hanno fomentato come pazzi i noTAV, guidando sostanzialmente il movimento- protestano per il bene generale :sisi:
EDIT :rotfl:
http://www.ilgiornale.it/news/cronac...us-944108.html
Leggetevi i commenti per capire.
IN BOCCA AL LUPO!Citazione:
Salve a tutti, mi chiamo Riccardo Meggiato e sono il nuovo coordinatore editoriale per ALITALIA, nelle sue declinazioni cartacea e online.
Mi scuso se mi presento solo ora al forum, ma la situazione, tutt'ora a lavori in corso, mi ha obbligato a concentrarmi sulla rivista mensile che è legata a scadenze di produzione stringenti e improrogabili.
Non sono una persona di molte parole e credo che non esista concetto che non possa essere spiegato con una manciata di caratteri. Diciamo, tuttavia, che in questo caso ne servono un paio, di manciate. In buona sostanza, ALITALIA ha bisogno di un nuovo corso che tenga conto di un'ottimizzazione dei costi sul fronte cartaceo, di modo da poter investire su altri fronti. Non c'è mai stata nessuna intenzione di mandare via qualcuno, tutt'altro: è stata offerta a tutti la possibilità di rimanere, tanto che la mia figura, inizialmente, doveva essere ben diversa. Giustamente, però, ciascuno deve fare i conti con le proprie esigenze economiche, familiari e personali, quindi c'è chi è voluto rimanere e chi ha deciso di partire verso nuove avventure. Chi è partito ha lasciato una rivista straordinaria, curata e intrisa di amore e passione in ogni suo singolo carattere, e a queste persone va la mia stima e la mia riconoscenza. Mi riferisco, in particolare, a Claudio, Ivan e Davide. Come ho scritto altrove, ciò che loro dovevano sapere da me l'han saputo, ciò che io dovevo sapere da loro l'ho saputo, e sono discorsi nostri e che rimarranno nostri, ma sottolineo che tutto si è svolto da parte mia e loro nella più totale trasparenza e comprensione.
Inizia dunque un nuovo corso anche sotto il profilo editoriale? "Ni". Molte firme della vecchia guardia rimangono, qualcuna tornerà dal lontano passato, e poi chiaramente ce ne sarà qualcuna di nuova. Come accade in qualsiasi sessione di calciomercato, c'è il bisogno di garantire al tempo stesso esperienza ed elementi nuovi per guardare al futuro con ottimismo. Per quanto mi riguarda, lavoro (anche) nel ramo editoriale da 25 anni quest'anno, ho messo mano a una quarantina di riviste diverse, ne ho fondate e gestite una dozzina, ho scritto 37 libri, programmato videogame (in particolare engine 2D/3D e sistemi di path-finding) e altre cose che Google è più bravo di me a elencare. Non mi manca l'esperienza per guidare una realtà editoriale, ma è chiaro che, sebbene lettore di ALITALIA dal numero 6, questa, lavorativamente, rappresenta per me un'esperienza nuova. Come tale, devo entrarci in punta dei piedi, ascoltare più che parlare, agire più che star fermo. Non arrivo qui con l'intenzione di stravolgere nulla, di insegnare agli altri come van fatte le cose, o di pormi a capo di qualcosa. Per chi lavora con me a ALITALIA voglio essere un punto di riferimento nel momento del bisogno, un azimuth su cui si potrà sempre contare. Con rispetto, dedizione e passione, che sono i tre pilatri su cui ho costruito la mia vita e la professionalità. Amo sempre dire che la vita è un gioco nel quale tutti partiamo con 100 punti e, in un modo o nell'altro, con scelte nostre e (purtroppo) altrui, passiamo i primi vent'anni distribuendoli nelle varie skill. Ecco, nel mio caso, a furia di spostarli verso determinate skill, me ne ritrovo pochi alla voce "tempo" e a quella "comunicazione". Per questo motivo interagirò poco nel forum e mi spiace, ma su questo versante, e su tutto ciò che compete l'online in genere, sarò coadiuvato da Roberto, Mario, CdB e tutti gli splendidi moderatori di quest'oasi online storica, arguta e sempre molto stimolante.
Vi ringrazio per avermi seguito fin qui e mi scuso per la lunghezza.
Un abbraccio a tutti e a leggerci presto
Riccardo
giggino ha detto che la Tav è ormai antiquata, che oggi c'è la stampa 3d :rotfl: :rotfl:
A che serve viaggiare quando puoi stamparti la tua destinazione in 3D dentro casa?