Lo schiaffo può assumere anche un valore di saluto, di accettazione. Ad esempio, accompagnava in passato il rituale della cresima, in cui il vescovo impartiva un lieve schiaffo al candidato, nell'intento di confermare la sua accoglienza nella chiesa, ma anche come monito nel ricordargli le aggressioni cui andava incontro come membro di questa comunità.
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Usato come punizione oppure all'interno delle pratiche sessuali BDSM lo schiaffo è da considerarsi rischioso[3] a differenza della sculacciata, la quale di rado arriva inattesa; spesso chi dà uno schiaffo finisce per mancare il suo vero e proprio obiettivo o per sbagliare dosando l'intensità. In soggetti giovanissimi, un ceffone può causare nella testa dei movimenti rotatori traumatici e in casi estremi provocare la morte.
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Una scena in cabina di pilotaggio tratta dal film Prigionieri del cielo (1954). Usando la mano sinistra, il capitano Dan (John Wayne) somministra due ceffoni al copilota John (Robert Stack). L'intenzione del capitano è quella richiamare all'ordine, ma anche di calmare John in seguito ad un'accesa discussione sul come fronteggiare un'avaria al motore.