Parigi - Un’auto privata contro un furgoncino della polizia sugli Champs-Elysees, a Parigi. È l’immagine dell’ennesimo pomeriggio di paura nella capitale francese che vive in uno stato d’allerta.
Dopo l’urto l’auto sarebbe esplosa.
L’attentatore è morto: lo ha annunciato il ministro dell’Interno, Gerard Collomb.
A bordo dell’auto del terrorista sono stati ritrovati un Kalashnikov, delle pistole e delle bombole di gas.
«È terrorismo»
L’atto «deliberato» contro i gendarmi di questo pomeriggio a Parigi è «terrorismo» e l’inchiesta è stata affidata alla procura antiterrorismo e alla DGSI, i servizi. Lo si apprende da fonti degli Interni.
«L’uomo era conosciuto all’intelligence»
L’uomo che con la sua auto ha colpito una volante della gendarmeria sugli Champs Elysées è nato nel 1985 ed è schedato S, sigla riservata per i sospetti radicalizzati. Lo riferisce il quotidiano Le Parisien.
Ansa