Tutti gli artisti pop e rock perdono inesorabilmente freschezza col trascorrere del tempo. Se il tuo repertorio si basa sul funambolismo estremo e sulle stronzate (in senso buono, a me piacciono/piacevano) questo fenomeno è più evidente. Pensa alla prima volta che ascolti una band, tipo, chessò, gli Elii: è tutto un mondo nuovo e croccante da scoprire, ci sono gli ospiti infilati sorprendentemente bene, c'è un umorismo che certo attinge dal passato ma è declinato comunque in maniera personale, colpisce l'abilità strumentale, ecc. L'impatto semplicemente non può essere paragonabile a quello del ventisettesimo album che fanno, nel quale inevitabilmente riciclano in buona parte cose già dette e suonate, ma soprattutto ripetono se stessi (magari con più abilità, con produzioni più costose... ma non è quello che conta).
Lo stesso vale per gruppi che appena escono s'inventano o ridefiniscono un (sotto)genere... Perché non riescono a riproporre di continuo un'innovazione della stessa portata nel corso della carriera ma, se va bene, a perfezionarsi un po'? Perché sono (siamo) umani, quindi limitati, abbiamo per forza di cose una sola personalità, che un po' si evolve col tempo, mica diecimila (a meno di non avere seri problemi... comunque mutare così drasticamente di continuo è difficile che non sappia di cosa "forzata"). Quando ascolti un artista pop o rock stai in primo luogo facendo la conoscenza della sua personalità e unicità, le stai esplorando, con l'entusiasmo e la passione di un bambino che si addentra per la prima volta stupefatto nelle sue narici.