Rimembrate la cacca del Conte :telodicevo:
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Rimembrate la cacca del Conte :telodicevo:
Io non sono stato così originale come molti di voi, però una volta ho cagato in aereo durante il volo :proud:
sullo strapiombo appeso ad una corda significa nei pantaloni o con le mutande calate ed la sensazione di essere il re del mondo?
comunque complimenti, io ho le vertigini solo a fare sentieri esposti in MTB :asd:
ringrazio necro per la condivisione di aneddoti unici, in puro stile j4s
Per un periodo della mia vita, causa una serie di coincidenze patologiche ho sofferto di mal di pancia pressoché h24, a volte leggeri a volte crampiformi.
Chiaramente questa cosa mi ha messo di fronte alla scelta di chiudermi in casa aspettando e subendo gli stimoli fisiologici, oppure continuare la mia vita e i miei interessi, con il rischio di dover cagare pressoché ovunque mi trovassi o cagarami addosso. Tuttavia benché sia stato molte volte a rischio, questa seconda eventualità non si è mai verificata (per fortuna:asd:)
ecco questo mi ha insegnato ad educare e conoscere perfettamente ogni contrazione addominale ogni movimento vescicolare, permettendomi di capire con buona approssimazione quanto imminente serabbe stata la defecazione, e la conseguente ricerca del posto adeguato per assolvere ai bisogni.
Inoltre in alcuni casi ce poco spazio per formalizzarsi ed avere pudore, così ti ritrovi fianco a fianco con tuo socio mentre scali una parete e ti scappa di cagare. Fortuna che avevamo dei fazzoletti nello zainetto per l'idratazione :asd: la senzazione è stata qualcosa di trascendentale :asd:
nella stessa occasione lui però ha avuto il cagotto nel mezzo della notte mentre eravamo in tenda e fuori pioveva il diluvio universale ma quella storia merita un racconto a parte perché vede protagonisti dei turisti tedeschi in amaca, del chili disidratato e un caprone(non quello dei brutti) che dormiva un una casera :asd:
@von long story short, colloquio di lavoro in un hotel (il lavoro non centrava un cazzo, era solo la location per l'interview) arrivo in anticipo, così deciso mio malgrado di prendere un caffè, scelta sbagliata, perché la combo agitazione, caldo umido di luglio e viaggio in mezzi pubblici, non è stato di gradimento al colon che ha imposto un ultimatum di 5 minuti. La situazione era che il bagno della sala conferenze era fuori servizio e il bagno comunque era al piano terra, il tempo era contro l'ascensore era appena salito verso l'alto, le scale avrebbero solo ridotto il tempo utile per la defecazione.
Che fare? Cosi mentre mi spostavo nel corridoio, una signora americana di 70anni anni, occhiali da sole al chiuso, marsupio camicia a fiori cappellino con visiera quelli tipo da poker. Al che mi guarda e mi fa sto cercando l'assistenza , ho chiamato un ora fa ce una perdita nella mia doccia.
La luce.
Forte di un abbigliamento consono e del fatto che palesemente questa non capisse un cazzo,prendo il coraggio a due mani e ci provo:
Signora mi faccia vedere.
Il seguito potete immaginarlo.
Signora qui bisogna chiamare l'idraulico, lei: ci pensi tu io ho fretta ho perso già un ora devo uscire, così mi ha lasciato solo in camera e se data. Ho fatto la cacca in quella che penso fosse una suite o una camera da tipo un millino a notte, e sono andato via :asd:
Ah il colloquio alla fine andò bene, libero dalle strette mortali dei campi penso di aver fatto uno dei colloqui migliori della mia vita, con il sorriso sulle labbra :asd:
spettacolo :asd:
ora però vogliamo quella del caprone
gliel'hai pure lasciata a galla spero
Grazie per la precisazione :snob:
Una volta al mare devo aver mangiato una schifezza di gelato avariato (quelli artigianali di cui puoi scegliere i gusti... che hanno quelle cassette che non sai mica da quanto stanno lì e come vengono conservate).
Neanche dieci minuti dopo un dolore alla pancia da tirare giù tutti i santi.
I bagni pubblici tutti occupati con la gente in coda.
Guardo l'orario degli autobus e vedo che entro dieci minuti sarebbe passato quello che mi avrebbe portato a casa, dove sul mio trono avrei finalmente potuto essere re indiscusso e dimenticare per sempre quella maledetta gelateria di sudici cialtroni.
I minuti sono in realtà 14 e comincio a stare in piedi assumendo strane pose complicate, avvolgenti, quasi yoga.
Arriva l'autobus e il fatto di potermi sedere e comprimere le natiche sul sedile mi dà l'illusione di poter sopportare agevolmente i 15 minuti di tornanti e curve in salita, necessari all'arrivo.
Non è così.
In quei 15 minuti cambio colore in faccia ben sette volte (rosso, amaranto, carminio, rosso pompeiano...) e assumo tutte le posizione in cui è umanamente possibile intrecciare le gambe e strizzare il culo.
Inizio a sudare copiosamente.
In un momento di dolore, misto a delirio, penso di chiedere all'autista di farmi scendere lì tra la vegetazione, per potermi nascondere come un Viet Cong, fingendo di avere mal d'auto e dover vomitare, per poi tornare a casa a piedi per chilometri in salita ma libero e leggiadro come un fringuello.
Poi un'immagine di puro orrore mi trattiene: Quella di un autista responsabile e cortese che ASPETTA che io abbia finito, per farmi risalire, e con lui tutto l'autobus che mi guarda dai finestrini.
Decido di tentare l'impresa e aspettare gli ultimi 5 minuti seduto, compresso e intrecciato.
In uno stato di allucinazione mistica scendo dall'autobus. Mi separano 5 minuti a piedi da casa.
Prima provo a camminare tentando di dissimulare tutto il terrore che devo aver impresso in volto.
Poi accelero il passo.
Alla fine corro.
Non so quanti di voi nella loro vita abbiano infilato una chiave in una serratura in uno stadio di dissenteria terminale.
Se non lo avete mai fatto, non potete capire la speranza, il senso di gioia, la fine imminente dell'incubo che si prova.
Eccolo, il trono.
È lì a tre metri da me.
Sono il re dell'universo, sono Dio.
Al rallentatore, con la colonna sonora di momenti di gloria in testa, sono a un metro dalla vittoria.
Avevo gioito troppo presto.
Avevo chiesto troppo a me stesso, al mio corpo, alla mia resistenza psicofisica.
A 40 centimetri dalla salvezza, in pieno delirio di onnipotenza e ormai coi pantaloni calati, la disfatta.
Uno dei giorni più tristi della mia vita: Il re è nudo.
:rotfl:
Ombralonga, quella che sarebbe stata ultima edizione. Per chi non lo sapesse, l'ombralonga era una manifestazione in cui la gente beveva. Tanto. Pensare a un Vinitaly ma senza la parvenza di classe. Beceri veneti ubriaconi. Gente ovunque. Fila per ogni più merdoso baretto e per ogni cesso, chimico o di locali. Gente che vomita, che piscia sui muri. In tutto questo arrivo io con i miei cari amici. Trallalero trallala, andiamo a mangiare allo stand tedesco. Non so se i wurstel o i crauti, ma dopo poco aver mangiato sento un dolore. Dolore immondo. Fitte che mi piegavano in due. Intorno a me, famiglie felici ridono a fianco di punkabbestia in preda al vomito tra fiumi di vino e un mare di festanti.
Non so che fare. Urge liberarmi ma non c'è luogo adatto o angolo non frequentato. Tento di raggiungere la macchina. Camminare mi provoca dolori lancinanti, ma mi confondo con quelli piegati a vomitarsi sulle scarpe, almeno la reputazione è salva, nessuno può distinguere un ubriaco da uno che sta per cagarsi addosso.
Mi trascino alla macchina. Qui ho tre scelte. Cagarmi addosso, cagare in macchina o tentar l'impresa e guidare come un folle dribblando eventuali posti di blocco e arrivare a casa. Sono 6 km. 15 minuti senza traffico.
"No, non mi cagherò addosso!" penso mettendo in moto. Guido da folle mentre sudo e mi lamento come un cane. Faccio la stradina di campi, probabilità polizia zero. Non so nemmeno quanto abbia corso, fatto sta che arrivo in 8 minuti a casa. Scendo, apro il portone, arrivo al bagno e... Beh, rimango sul water le 3 ore successive.
Mi perdo l'ombralonga, ma ho vinto.
La vana speranza di partecipare all'ombralonga l'anno seguente, però, viene infranta... Poco distante da casa mia, alla stazione dei treni, un ubriaco rimane oltre la linea gialla durante il passaggio a folle velocità di un treno merci. Risucchiato, morirà, rappresentando la vittima che molti detrattori dell'ombralonga evocavano da tempo per porre fine allo scempio della città di Treviso causato dall'alcol. E così, la speranza di ubriacarmi come un matto e rimorchiare le tipe devastate dal vino scompare come lacrime nella pioggia, come merda nello scarico, come un corpo risucchiato da un treno.
>Vinitaly
>classe
KEK
la gente di classe va ad eventi come il Merano Wine Festival
In fabbrica ho imparato ad andare al cesso, ora cago ovunque e so anche cosa mangiare per cagare duro altrimenti è un dramma
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certo che mangiare e bere roba strana in ogni dove, pensando "niente di male potrà accadere" è da... :rotolul:
Ho cagato nella doccia di un campeggio
Dato che lo stronzo era notevole l'ho spalmato con il piede per rendere piu facile l'opera di pulizia dell'acqua
:uhoh:
Cek sempre top
Inviato dal mio SM-A320FL utilizzando Tapatalk
Meglio cosi che sedermi dove si è ssduto mezzo campeggio :asd:
eh capirai :asd:
meglio infettare una doccia dove ci passa tutto il campeggio :asd:
necro è sempre il migliore
Que mierda !
La cacca dà sempre quell'imprevisto che può trasformarsi in avventura.
Non ricordo grandi cose, ma i bagni pubblici son sempre una meraviglia: chi ha visto i bagni chimici di un evento qualsiasi può testimoniare di esser sopravissuto alla bestia, zozzi da far schifo, stronzi e tampax insanguinati a galleggiare, ricolmi, ripieni, traboccanti, zona poggiaculo che sembra una strada di campagna di un rally con l'acquazzone, il solo pisciarci dentro darebbe luogo a schizzi di contraccolpo portatori di ebola. Probabilmente poi li fanno detonare fuori città con qualche chilo di C4 e napalm in copertura.
Comunque una volta ero a Mantova, inizio primavera, ma col tipico caldo pomeridiano che pare estate e quindi mi son preso la libertà di poggiare il culo e la schiena sull'erba del parco che c'è verso nord... si percepisce appena quel ritorno umido di madre terra.
Mai l'avessi fatto... verso le 18, complice anche il freschetto che arrivava, sento una potente sensazione di quintali di merda in arrivo, la cui consistenza sembrava non essere nota.
Il problema era che non sapevo dove scaricare questo importante malloppo: baretti ecc... sono tutti posti molto poco intimi e in cui sicuramente si sarebbero notati tutti gli effetti dell'avvicinamento e del passaggio di Niburu (effetti audio, olfattivi ecc...).
Arriva l'ora di cena e son ancora lì con il bambino a bordo, non posso fare altro che dirigermi verso la pizzeria predisposta sperando di abortirlo in tempo.
Poiché sono anche con gente sconosciuta, pure ragazze sconosciute, anche se di solito non mi faccio problemi (vi racconterò di san marino) cercai di mantenere la facciata senza cagarmi addosso per poi fare il lavoraccio in pizzeria.
Giunto là vedo che il bagno è in un posto quasi intimo (di solito sono esposti che manco il bancone degli alcolici), però c'è sempre una fila incredibile e quindi rischierei di avere del pubblico.
Non so cosa fare.
Prendo una bionda gigante nel frattempo per ingannare l'attesa e rimandare la decisione.
La fresca birra non solo mi disseta, ma accelera la sensazione PUTENTE al didietro rendendo ancora più misterioso lo stato della materia fecale.
Alché, un po' brilletto, mi alzo col savoir-faire di un principe e mi dirigo coraggioso verso la toilet notando che la fila era scomparsa.
Antibagno e zona cesso, che bello!
Mi chiudo dentro il più possibile, mi attrezzo di carta da culo e trattenendo il nascituro fodero la tazza, sia l'asse d'appoggio che di solito è sempre full urined come il pavimento, sia la sponda a cui potrebbe attaccarsi la spremuta di merda o il vile stronzo.
Mi siedo e annullo i sacri sigilli.
Pulisco tutto, mi pulisco il culo con la carta bagnata (viva i rubinetti in zona cesso), quintali di sapone...
Mi dirigo contento verso il tavolo, vorrei una Capricciosa e un'altra bionda media grazie.
:rotfl:
Che poi perche la nostra merda non ci fa schifo mentre quella degl'altri si?
Stesso discorso per le scorregge
Il bambino a bordo :rotfl:
- - - Aggiornato - - -
A me la mia merda FA schifo
Sotto sotto sei un po' coprofilo cek
Rossella, sei tu !
San Marino:
complice la birretta (again) e il freschetto sempre di inizio primavera, sento la zona viscerale gorgogliare stranamente.
Non percepisco alcuna spinta quindi mi rilasso e vaffanculo, sarà stato un falso allarme, un falso negativo dell'antivirus della merda.
Verso una certa, passando accanto al Palazzo Pubblico, percepisco una sensazione di scoreggia, che solo grazie alla diffidenza trattengo e fortunamente evito di liberare con nonchalance.
Passano le ore con un mix tra il gorgoglio del budello e l'alta pressione nello stesso causa generazione di gas esponenziale.
Mi decido a ritornare all'hotel così da espletare l'espletabile pensando fosse o una megascoreggia da doccia nazista o una classica merda liquida,
tutti casi in cui la soluzione è appunto liberare il serbatoio per far finire il tutto e proseguire tranquillo
E invece no.
Così passai quella notte in fugaci stazionamenti in bagno, scoreggiando acqua e attaccando di tanto in tanto il phon in dotazione o aprendo il rubinetto per coprire tutti i rumori.
Per fortuna le ragazze di oggi non si scandalizzano per la diarrea.
fulvio è sempre in giro con tipe, non capisco come faccia a scoparsene almeno una almeno per sbaglio
Non so Fulviuz, a sensazione direi che la birra non ti fa bene :uhm:
Io, dopo che rilascio il dono, lo osservo compiaciuto. In alcuni casi, assomiglia quasi a un tempio inca.
Fantastico tutto :rotfl:
:rotfl:
Minchia, sei parente di marco merrino? :bua:
A te non farà schifo, io stavo per svenire quando ho dovuto raccogliere il campione per il test relativo :tremo:
Btw voglio contribuire con altri due episodi, pur non avendo la stessa capacità di narrazione :bua:
Il primo mi ha insegnato moltissimo, materne, prima mattina, arriva lo stimolo.
Terrore. Piccolo principessino che non ha neppure mai visto i cessi della scuola decide di resistere.
Non ce la fa.
Si caga miserabilmente addosso.
Ed ovviamente non finisce qui, stoico resta seduto in classe sperando, chessò, nell'arrivo dell'apocalisse visto che doveva trascorrere ancora tutta la giornata.
Il tempo passa e suona la campanella per andare a pranzo, la maestra (una suora, ma si capirà meglio poi) ci fa alzare, mettere in fila e procedere verso la mensa.
La fila si muove, io mi sento un pò ingombro ma tiro dritto pregando qualsiasi divinità conosciuta ma poi lo sento.
Il ragazzino dietro di me mi fa "ma...hai una macchia marrone sul grembiule, all'altezza del culo!", fingendo noncuranza mi giro e gli dico che non è niente, che mi sono solo sporcato...
"suooooraaaaaaa, tizio (io) non sta bene!"...dio non esiste, checchè ne dicano le suore.
La suora arriva a passo spedito, vede la situazione, manda gli altri avanti verso la mensa e porta me in bagno senza aggiungere commenti.
Entro e mi trovo in un ambiente accogliente, pulito...meraviglioso (scuola privata di suore, ci si può immaginare).
La suora mi aiuta a pulirmi e se ne va con i miei pantaloni, mutande e grembiulino un tempo bianco lasciandomi lì, solo e mezzo nudo ad aspettare il suo ritorno con qualcosa con cui rivestirmi.
Nel frattempo mi guardo in giro e mi do un pò del coglione per non essere andato in bagno subito invece di cagarmi addosso.
Poi...suona la campanella dell'inizio della ricreazione.
Ed arrivò l'apocalisse.
Quella fu la prima volta che desiderai fortissimo di morire sul colpo.
Un'altra volta fu ad un'uscita con gli scout...solo tre giorni, posso resistere.
Idiota.
La mattina dell'ultimo giorno cominciano i movimenti tellurici.
Ma manca poco al rientro, posso farcela.
No.
Ok, ammetto la sconfitta e corro verso il bagno.
Chiuso.
Guardo il capo più vicino con occhi imploranti "eh no, il bagno è chiuso abbiamo appena pulito e tra poco si parte" mi fa.
Bastardo.
Disperazione...si parte si ma poi ci sono anche ore di treno, non ho speranze.
Corro verso il bosco vicino, mi inerpico un pò fino a trovare una zona un attimo riparata, calo le braghe ed evacuo.
Aahhh che liberazione.
Al che comincia ad affiorare la consapevolezza di non essermi portato nulla per pulirmi ma il terrore crescente viene bruscamente interrotto dalle voci dei capi scout che chiamano per la partenza.
Niente, tocca pulirsi con le foglie...secche.
Direi che fossero di castagno, se volete googlare.
Riuscii a togliere solo il grosso poi dovetti tirare su mutande e jeans e sperare che non finisse come a scuola.
La scarpinata fino alla stazione ferroviaria fu poco piacevole, con la sensazione di viscido tra le chiappe ad ogni passo (e furono molti, fottuti scout).
Il peggio venne durante il viaggio in treno durante il quale cominciò a seccarsi tutto, seduto mi pungeva e prudeva, se mi muovevo mi si tiravano i peli.
Non hanno mai capito bene perchè non abbia più voluto andare agli scout.
allergia alla figa :sisi:
Pivello, da ragazzino a gli scout resistevo tranquillamente una settimana
Se non avessi una memoria di merda avrei anch'io un bel pò di aneddoti da raccontare, anche se tutti più o meno hanno in comune lo sbagliare mira
Certo che ogni qual volta si parla di merda o seghe questo posto dà sempre il meglio :asd:
I was taking a drug test in the military. The observer normally just kind of stands behind you, but this dude was all up on my dick. My bladder kind of got shy, so I tried to force it out. I tried a little too hard and ended up sharting. It was enough that I felt it run down my leg. I had to play it cool and turn in my sample bottle, and sign paper work while covered in shit. Good times...
I've told this story before but: When I was first dating my now ex, we were in the drive thru at our local KFC. My stomach began doing the Macarena, and I thought I could maneuver one of those quiet, cheeks clenched controlled farts. My bowels of fury had another plan in mind, and as I clenched to release the pressure, a foul, muddy torrent of the devils pudding let loose. I burst into tears, My shame quickly soiling the seat, and cried out "I just pooped My pants! " right as the innocent kfc employee finished asking if he could take our order. Laughter erupted from the speaker. I had just screamed my poopy shame to a noon packed restaurant.
I'd been out of town for work, and the last night of the trip everyone went out and drank pretty heavily. The next day, I drove the three hours back home and felt just fine. Got home and was doing a little cleaning. While vacuuming my living room I rotated my shoulders and just straight up shit myself. No warning. No idea it was coming.
The worst part... I could see the toilet from where I was standing.
le ultime due :rotfl:
I farted once and my dog threw up all over the carpet :uhoh: