niente, corro al cesso della piccola stazione di servizio pullman a pisciare

4 ore di viaggio, bagno che non funziona e quindi chiuso, pausa dopo due ore e avevo seriamente da cambiar acqua alle olive.

Tra l'altro 4 ore in sciallanza, pullman mezzo vuoto, sbraco su due sedili e lettura de l'Uomo Medievale a cura di Le Goff(re au chocolat).

esco dal cesso e realizzo la storia di 2 zloty da dare al signore medioanziano e visibilmente medievale (occhi semi chiusi, bocca in smorfia perenne, naso a bitorzolo e occhialini a montatura nera con sedici cm di spessore si lenti..un orologiaio steampunk sostanzialmente)

(per reference, 100 zloty sono all incirca 20 euro e qualcs)

Niente non ho monete, contanti. (solo carta, ma la polonia é un paese dove puoi usare la carta sempre e ovunque tranne in alcuni casi dove tutto sprofonda nella moneta battuta a bronzo dagli gnomi dell ex regime)

Non vedo atm. Non vedo bar dove in qualche modo arrangiare soluzioni.
Il pullman dovrà pur ripartire.

decido di approfittarmi della differenza d età e la distanza di lingua e dico "I really don t have any coins" e dileguarmi lesto. Lo faccio dire anche a un giovine polacco che ha pisciato mentre pisciavo io, per creare dialogo tra i due e distogliere l attenzione da me. Il vecchio grugnisce qualcosa.

Decido che va bene così e me ne vado al pullman, la porta sbatte dietro di me e il vecchio cubico continua a gridarmi qualcosa incazzato, io allargo le braccia come a dire "ma che ce devo fa zi" mentre approccio il pullman. Il vecchio rientra sbattendo la porta e conscio di aver infranto la magia del quieto convivere sociale mi metto a sedere.
Parte di me si sente immigrata.


Parte di me lo vede arrivare al pullman con una sciabola polacca.

O forse allargare le braccia significa "il cazzo che me ne frega".

E se eravamo in texas stile Nocturnal Creatures e pullava la gun?

Allora penso a Zero e a tutti quei momenti in cui deve aver visto la mano andare alla cintola e gli anni di vita persi al timore.

Morale della favola:
-meglio avere sempre due spicci in tasca.

Alla prossima puntata!