Entró svelta nel negozio di Orange.
Vestiva solo un leggero abito estivo, contenta che si intravedessero le sue piccole tettine attraverso il tessuto, quando la luce le coglieva di sbieco.

Poggiandosi coi gomiti esili sul bancone, protendendo il culetto in fuori, scostó con gesto rapido i biondi capelli dalla fronte.

Cominciò a chiedere un buon deal tra telefono cellulare e rete a casa, e ad ogni risposta positiva del sudato impiegato del negozio, spostava il peso da una gamba all'altra, dondolando le chiappette.

Fu allora che entrò lui.

Senza battere ciglio tirò fuori un membro caldo e possente e lo appoggiò alla di lei liscia vagina.
Sentí quell'umido segnale di viscoso appetito lambirgli il glande, e seppe cose fare.

Lei emise un gemito.

Sent from my Pixel 2 using Tapatalk