Se è vera questa cosa siamo veramente nella merda e chissà per quanto
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affermazione profonda :uhm:
tanto per: mia sorella è laureata con 110 e lode in scienze infermieristiche e ha anche due master di specializzazione
mi rode dirlo, ma non è un'idiota
cmq il vaccino tanto non lo potrebbe fare anche se volesse, se no crepa con le ghiandole gonfie come palloni della nivea, quindi il suo no al vaccino ha valore relativo
Si appunto, non ho capito perché attendere il 2022, basta fare un calcolo statistico sui prossimi malati da covid tra i vaccinati, e già un milione è un numero ampiamente sufficiente per fare la proiezione statistica, mi sembra un articolo del cazzo, uno dei tanti
altri 616 morti :alesisi:
non per spezzare lance in testa a babomba ma il "meglio con la vita rovinata che morto" non vuol dire "chissenefrega se ha la vita rovinata"
non si muore solo di quello , succedono anche altre cose ma
al momento ci si preoccupa soprattutto del covid perché abbiamo in corso una pandemia globale
oltre alla questione salute ci sono da affrontare anche gli effetti economici
certo va fatto
ma non capisco il senso del discorso arbitrario selettivo morti vicini lontani
Non so se riesco a spiegarlo più chiaramente che sopra. Il discorso è che mentre sembra si parli della vita come il valore supremo assoluto, in realtà questo vale solo per i morti vicini a noi. Quindi non perché sono morti, ma perché il fatto che muoiano può impattare sulle nostre vite.
Visto che riteniamo le nostre vite agiate più importante dei morti lontani, ne consegue che la morte degli altri è un problema non assoluto, ma relativo a quanto può rovinare la nostra vita.
Tutta aiuta, quando si è ridotti a fare la raccolta di gettoni degli anni 80 per mettere insieme qualche euro. Il punto è quanto aiuta. In estate avevano fatto investimenti per mettersi in regola con i distanziamenti, grazie alla disponibilità del comune avevano ampliato molto il dehor esterno per assicurare il distanziamento, e aveva funzionato perché hanno recuperato molto dei danni del lockdown primaverile, si sono faticosamente rialzati dalla prima batosta. Ma il secondo blocco li ha messi in ginocchio (parlo al plurale perché sono due soci). I fornitori gli sono venuti incontro, ma ovviamente sono in crisi anche loro e vogliono essere pagati, con qualche centinaio di euro dei ristori ci fai poco.
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Perché, ci vuole un motivo speciale per parlare delle conseguenze dell'epidemia, della sua gestione e delle sue conseguenze nel thread apposito?
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Stiamo facendo il possibile. Per lui ma soprattutto per sua madre, che ha 77 anni e 700€ di pensione di reversibilità, ma si sta privando anche del cibo per aiutarlo a sopravvivere e mantenere la famiglia (tre figli di 9, 10 e 15).
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Vero, e comunque la crisi non è di qualche settimana, ormai combattono da quasi un anno e paradossalmente gli investimenti sostenuti in estate, per adeguarsi alle nuove regole, hanno prodotto altri debiti che, se non possono lavorare, non riescono ovviamente ad onorare. In queste condizioni, le risorse accantonate e familiari si esauriscono molto rapidamente e ti riduci alla raccolta dei gettoni. So che continuo a ripetermi, ma quel quaderno con i valori segnati non me lo levo dalla mente. Sono cose che ho sentito raccontare dai miei nonni del tempo di guerra, ma vedere ridotta così oggi una persona "normale", che non può usare la macchina perché non può pagare bollo e benzina, che non può comprare una penna ai figli, i quali mangiano perché li aiuta la nonna anche lei mezza disperata, fa veramente impressione.
Tutto ciò è davvero una merda, e chissà quanti si troveranno in condizioni simili e chiederanno aiuto agli strozzini, affondando ancora di più
Solitamente determinati interventi sottendono moventi ideologici. Domandavo se questo era il caso.
non ti badar di loro ma guarda e passa e più non dimandare :tsk:
giusto per ricordare:Citazione:
I ristoratori si ribellano e sfidano il nuovo Dpcm: "Il 15 gennaio apriremo nonostante i divieti"
Ha già raccolto oltre 50 mila adesioni da tutta italia '#ioapro', l'iniziativa lanciata sui social che invita i ristoratori a restare aperti a partire dal 15 gennaio, contro le restrizioni anti Covid imposte dal Governo.
LE SANZIONI PREVISTE PER LE VIOLAZIONI
Ne deriva che le violazioni delle misure restrittive imposte potranno esser punite:
- con una sanzione amministrativa da 400 a 1.000 euro, suscettibile di essere applicata sia agli esercenti che ai consumatori;
- per quanto riguarda le categorie rappresentate, con la sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni;
- eventuale configurazione a carico dei trasgressori di gravi ipotesi di reato, come i delitti colposi contro la salute pubblica di cui all’art. 452 c.p.
è un'ottima occasione per fare i big money e dispensare un pò di giustizia :sisi: sanzione a tutti di 1000 euro, anche ai consumatori :sisi: chiusura dell'attività di 30 giorni e massima accusa dei reati penali :sisi:
https://twitter.com/BNODesk/status/1...848398336?s=20
eppure su giast 4 spam mi avevano detto che
Intanto son finalmente riuscito a trovare dei dati sulla distribuzione di età dei ricoverati per covid in terapia intensiva. Sono dati relativi al Galles, ma non credo che ci sia molta differenza con gli altri Paesi dell'Europa occidentale.
https://ichef.bbci.co.uk/news/1632/i...353d/image/816
Ne emerge che circa i tre quarti del totale sono nella fascia che va dai 50 ai 79 anni. Il gruppo più numeroso (quasi il 30 % del totale) sono i sessantenni, seguiti dai cinquantenni (intorno al 24-25 %) e dai settantenni (intorno al 22-23 %). Non trascurabile la percentuale dei quarantenni, che è sul 12-13 %, mentre gli ottantenni sono pochissimi, intorno al 2 %, meno persino dei trentenni che sono intorno al 6 %.
Immagino che ciò sia dovuto al fatto che se un ottantenne si ammala gravemente di covid, il ricovero in terapia intensiva risulta probabilmente inutile. Questo dato risulta coerente con il documento, relativo all'Italia e che avevo postato qualche tempo fa, da cui traspariva che i tre quarti delle vittime non sono mai state in terapia intensiva.
L'età media è di 59,5 anni, e quasi metà dei ricoverati in TI ha meno di sessant'anni.
Non sorprenderà che il numero degli uomini ricoverati in TI sia nettamente superiore rispetto a quello delle donne: rispettivamente il 68 % ed il 32 %. E' del resto noto da tempo che il covid colpisce più duramente gli uomini.
Risulta infine che dei ricoverati in TI circa il 60 % sopravvive (soprattutto quelli più giovani) e circa il 40 % muore (soprattutto quelli più anziani).
Molto più colpiti gli uomini
vedi che fanno bene le donne a stare in casa? :snob:
Sto vivendo la zona rossa di tipo novembrino.
Tutto chiuso tranne le attività di cui all'allegato 23.
Praticamente è tutto aperto.
Il sindaco, non contento, ha fatto un'ordinanza che chiude tutto, entra in vigore venerdì.
Venerdì qui sarà quasi come marzo.
Non so se abbia il potere di farlo, ma l'ha fatto.
Quasi, perché alcune cose può chiuderle/sospenderle solo lo stato centrale.
Come l'attività dei tribunali per esempio.
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