ecco, appunto:asd:
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Il Regno Unito sì. A gennaio anche la Germania, che però, a differenza di noi, non sottostima. Gli altri mica tanto.
https://ourworldindata.org/coronavir...ickerSort=desc
Diciamo che ad oggi la strategia italiana ha funzionato.
Bisogna ovviamente mettersi d'accordo su cosa voglia dire "ha funzionato", perchè se intendiamo un controllo quasi totale dell'epidemia stile Australia o alcuni Paesi asiatici allora no... ma se intendiamo una convivenza in cui si riesca a far più o meno andare avanti il grosso delle attività senza bloccare gli ospedali o tornare in lock totale, allora ha funzionato.
E sembra una cosa che pensano anche molti addetti ai lavori:
Però deve essere chiaro che se si continua così da qui a questa estate la situazione rimarrà questa: 10-15k casi al giorno 6-8k morti a settimana.Citazione:
Variante inglese, gli scienziati rilanciano il sistema a colori: “Funziona, ora servono zone rosse locali e più restrizioni in fascia gialla”
Il contenimento della mutazione inglese è il nuovo fronte nella lotta alla pandemia. Vespignani: "Diventerà prevalente. In Italia raddoppierà nelle prossime due settimane". Da Ippolito (direttore scientifico dello Spallanzani) a Pregliasco (virologo dell’Università di Milano), gli esperti sottolineano che il sistema a zone del governo Conte ha portato i risultati e chiedono di adattarlo alla nuova situazione: "Parametri più rigorosi, interventi chirurgici e più misure dove c'è l'idea del liberi tutti"
di F. Q. | 16 FEBBRAIO 2021
Inasprire le misure per evitare che la variante inglese faccia esplodere i contagi. Le mutazioni del coronavirus sono il nuovo fronte nella lotta alla pandemia, con gli esperti italiani ed europei che chiedono ora un “rafforzamento delle restrizioni”. In Italia tra due settimane il 50% dei casi sarà positivo al ceppo inglese, che diventerà presto prevalente: è il quadro spiegato dall’epidemiologo computazionale Alessandro Vespignani. È questo il contesto di rischio che ha portato, ad esempio, il governo Draghi a decidere di fermare in extremis la ripartenza dello sci, nonostante le polemiche. Ora l’esecutivo ha poco tempo per decidere la strada da seguire, in vista del 5 marzo, scadenza del Dpcm attualmente in vigore: l’ipotesi lockdown totale per il momento resta in un cassetto, ma ci sono le richieste di ristoratori, palestre, piscine, cinema e teatri di cui tenere conto. Mario Draghi alla fine potrebbe decidere di usare lo stesso metodo di Giuseppe Conte.
Il contenimento della variante inglese deve passare sempre dalle zone a colori, magari con criteri ancora più stringenti, chiusure locali più frequenti e maggiori restrizioni anche nelle zone meno a rischio. Questo è quello che consigliano gli esperti. “Le misure di contenimento richieste dalle varianti sono le stesse del virus originario”, però “sarà necessaria una attenzione ancora più scrupolosa“, spiega al Corriere della Sera Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani e membro del Comitato tecnico scientifico. Il sistema a colori ideato dal governo Conte quindi “può funzionare, anche perché consente (lo si sta facendo in Umbria e Alto Adige, per esempio) l’istituzione su specifiche porzioni del territorio di misure di contenimento ulteriormente restrittive rispetto a quelle nazionali”.
Le zone rosse, locali e regionali, sono l’arma per combattere le varianti. Anche Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, in un’intervista a La Stampa sottolinea che il nostro “sistema a colori” ha funzionato, “perché siamo l’unico paese europeo a essere riuscito a flettere la curva dei contagi pur adottando misure più morbide. Ma ora serve fare di più, soprattutto rafforzando le restrizioni delle zone gialle, che così danno un po’ l’idea del liberi tutti”. Anche Pregliasco suggerisce di utilizzare “parametri più rigorosi per l’accesso alle varie fasce di colore” e auspica “gli interventi chirurgici, come le zone rosse già proclamate a fronte dei focolai di varianti in Umbria ed Abruzzo. Il lockdown generalizzato lo userei solo come ultima ratio”, sottolinea il virologo.
Agire tempestivamente chiudendo Paesi, città e intere province, ancora prima della zona rossa regionale. E poi un maggiore “rigore”, dice Ippolito, anche laddove il contagio non sembra ancora correre. Indicazioni che vanno contro le richieste dei settori più colpiti dalla pandemia, che speravano in una boccata d’ossigeno con l’arrivo della primavera. Bar e ristoranti spingono per riaprire la sera, palestre e piscine hanno nuove linee guida e la ripresa degli spettacoli dal vivo è un altro punto all’ordine del giorno. Ma l’arrivo della variante inglese ha stravolto i piani: oggi serve ”essere cauti con le riaperture”, spiega Vespignani a Repubblica. L’epidemiologo sottolinea che “Sars-Cov-2 e la variante inglese diventeranno tutt’uno“. “L’aumento della prevalenza – aggiunge – non si può frenare, è solo questione di tempo. Essendo più contagioso, il ceppo inglese tenderà a soppiantare gli altri. Ma la prevalenza è solo un numero relativo: indica quanti dei nuovi contagi sono causati dalla variante britannica. Quel che possiamo fare è ridurre il numero assoluto dei casi. Se riusciremo a tenerlo basso, la situazione resterà contenibile. Ma è importante agire adesso. Le prossime due settimane saranno quelle in cui probabilmente la prevalenza andrà dal 25% al 50%”, avverte Vespignani.
Che è sicuro di una cosa: “Il ceppo britannico ci renderà la vita più dura“. Il problema della variante inglese, aggiunge Ippolito, è la maggiore contagiosità: “Da un punto di vista epidemiologico e statistico, una variante con una trasmissibilità superiore anche solo del 20 per cento e con lo stesso tasso di letalità rispetto al ceppo originario fa più danni, in termini di ospedalizzazioni e decessi, rispetto a una variante con una letalità superiore del 50 per cento ma con la stessa trasmissibilità”. Ippolito sottolinea poi l’importanza del vaccino: “I dati che arrivano da Israele dimostrano ogni giorno di più che il vaccino funziona, le manifestazioni sintomatiche si riducono, le ospedalizzazioni diminuiscono e così i decessi. Lo stesso si sta osservando in Italia con la somministrazione quasi completata del vaccino agli operatori sanitari”. Vespignani conferma: “Non faremo in tempo a creare un’immunità di gregge prima che la variante inglese diventi prevalente, ma vaccinando le persone più fragili ridurremo casi severi e decessi“
Con le ulteriori incognite della variante inglese, che potrebbe peggiorare non poco le cose.
Altrimenti l'alternativa è quella Ricciardi-Crisanti: lock stile Marzo per 2-4 settimane, si riportano i casi sotto i 50 per 100k abitanti e si cerca di riprendere il controllo del tracciamento dei positivi che sopra quel valore a quanto ci hanno detto salta.
Vaccinando il più possibile nel frattempo, ma quello già lo stiamo facendo e non dipende solo da noi
A questo proposito, per la gioia di grandi e piccini abbiamo sforato quota 3 milioni di somministrazioni :alesisi:
sembra che al FQ non si siano ancora ripresi, apologia e nostalgia :asd:
giusto per colorare il topic, ieri sulla nave dove lavoro abbiamo effettuato tutti il tampone PCR dopo che è stato segnalato un caso sospetto a bordo 2 giorni fa; risultato di oggi 41 positivi su 310 imbarcati.
E'stato bello conoscervi :fag:
lo vedi che succede quando fai a lingua in bocca con nerboruti marinai :snob:
Le navi sono bestiali sotto questo aspetto.
Curiosità, che tipo di nave è?
- - - Aggiornato - - -
Già. Un grafico del genere è una bella notizia, perché conferma che la campagna vaccinale sta avendo i risultati desiderati.
ma non hanno vaccinato con AstraZecca :bua:
"Siamo in troppi su questo pianeta!"
"Non ci sono risorse per tutti!"
"Stiamo consumando troppo, entro il 2030 saremo fottuti!"
"C'e' da sfoltire!"
***Voce Tonante***
"CI PENSO IO"
"oddio laggente vecchia muore!"
"Non possiamo uscire per il loro bene! Non possiamo piu' fare piu' nulla se no schiattano!"
"Neanche una birretta? - Ma sei pazzo, per ogni media che tracanni sono 3 nonnini stecchiti!"
"Hey, scusa tu lassu'.. senti non intedevamo che sfoltissi i vecchi... pensavamo piu' ai negri e ai cinesi.. si puo' fare qualcosina?"
Non voglio fare l'acido... pero' io so solo che domenica, visto che sono aperti, sono andato in trattoria dopo un'anno con 2 fanciulle.
Il 90% degli avventori erano over 65.
Al bar ogni mattina a fare colazione sono per la maggior parte vecchi.
Non glie ne frega un cazzo per primi a loro.
Lasciamo fare a Darwin il suo dovere.