Riprendendo i miei rudimenti basilari di modellistica economica, stavo pensando di realizzare un piccolo modello matematico sullo studio del mercato della cocaina e poi, più in generale, della droga in Italia.
Per prima cosa bisogna stabilire un modello. Partirei dal trattare il mercato della cocaina in primis come un mercato perfettamente competitivo in cui operano N clan mafiosi che producono (o meglio comprano dai sudamericani) quantità Q di cocaina. Ciascun clan avrà una funzione di costo pari a
C(Q+F)
dove F è la parte di costi fissi.
Si arriva ad estrapolare una supply function qs(P) e la sua inversa P(qs) per ciascun clan, esprimente la disponibilità di fornitura per la variabile prezzo, e successivamente la supply function Qs(P) e inversa P(Qs) per l'intera industria come somma delle singole funzioni dei vari clan.
Sì ha necessità anche di avere una funzione di domanda Qd(P) in base al prezzo. Prezzo e quantità totale prodotta che saranno ottenuti tramite l'intersezione della funzione domanda con quella dell'offerta.

Ovviamente essendo i clan italiani esclusivamente importatori, per quantità Q di cocaina prodotta si intende quantità importata dal Sud America.


Scavando qua e là tra le fonti, ho potuto notare che il prezzo della cocaina nei porti colombiani (quindi dove i mafiosi italiani la acquistano) si dovrebbe aggirare attorno ai 7000 €. Quindi possiamo dire una funzione costo
C(Q)=7000+F
dove nei costi fissi F ci facciamo rientrare anche le eventuali mazzette alle autorità italiane.
La supply curve per ciascun clan varrebbe quindi:
qs(P)=P/7000+F
se F=0
qs(P)=P/7000

e per l'intera industria della mafia
Qs(P)=N*P/7000

Molto più difficile è ottenere una funzione di domanda.
Ho trovato questo grafico (non so quanto preciso) relativo al mercato americano.

Volendola interpolare ad una retta, possiamo accontentarci con buona approssimazione di
Qd(P)=1/75000*P+1,1

Intersecando Qs e Qd si dovrebbe ottenere il prezzo P e la quantità totale Q prodotta