[COVID] Percezione del covìddi in assenza di sistemi di comunicazione.

[magen1]

Facciamo che edito va

piccolo UP, ora che sono di nuovo in pausa, rileggendo le risposte off topic mi rendo conto che la domanda è stata del tutto fraintesa, più fraintesa di come l'avevo intesa nel rispondervi.

[B]Nell'OP mi riferisco a come il covid vi appaia nella vita reale escludendo quello che conoscete grazie ai media[b/], non a come sarebbe il covid in un universo parallelo privo di strumenti di comunicazione

->Spoiler<-

Se non esistessero mezzi di comunicazione, se il giornalismo fosse solo un problema del sonno, se la vostra unica conoscenza alle cose derivasse solo dal contesto in cui vivete e quindi per passaparola* e conoscenza diretta ai fatti; come vedreste il covid? Lo vedreste come un problema? Come una pandemia mondiale? Come una catastrofe ? Come una semplice malattia passeggera? Esisterebbe o passerebbe inosservato?


Son curioso di sapere come state messi nel vostro giardino, senza essere troppo espliciti su eventuali perdite legate al caso (in tal caso esprimo cordoglio ), visto che il topic dedicato si basa solo sulle notizie dei giornali\internet e nessuna testimonianza personale, un po' come parlare dell'uomo nello spazio





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Mi tocca fare la punta al cazzo e specificare i vari parametri dello scenario ipotetico: assenza di comunicazioni di grandi media (giornalismo organizzato o indipendente), assenza di comunicazioni anche nel passaparola appena fuori dalla cerchia immediata di frequentazioni (telefono, posta, corrieri di varia natura), assenza di comunicazioni per assenza di trasporto/movimento su vasta scala ed ampie distanze (niente carovane mercanitli, navigazione, esplorazione oltre la valle).

Perchè ognuno di questi elementi porta a risultati drasticamente diversi, per diffusione, impatto, conoscenza e reazione al problema, eccetera.

il passaparola si ferma al quartiere, le pochissime informazioni che arrivano dall'altra parte della collina sono viste come leggende metropolitane.