Fu nel pieno della cupezza di quei pensieri di impotenza e solitudine che vidi il video in cui Kim Tae-hyung dei BTS perde l’equilibrio davanti ai fotografi di mezzo mondo. Se mi avessero detto che una sequenza di immagini di sette secondi girata in Corea del Sud nel 2020 poteva salvarmi la vita non ci avrei creduto, eppure è proprio questo che avvenne.
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In quei sette secondi di video i BTS hanno messo in atto una consapevolezza comportamentale di cui avrei avuto estremo bisogno nella mia vita: il fatto che nessuna persona possa rimettersi in piedi al tuo posto non le impedisce di inginocchiarsi al tuo fianco. Quel video mi dimostrava che davanti alla fragilità non esiste solo la risposta dei rapporti di forza, dove sei costrettə a chiederti chi è più potente, chi lo è meno, chi può aiutare chi e chi non può farlo. Esisteva da qualche parte nel mondo anche la categoria della parità fragile, della capacità non innata di flettersi insieme allo stesso vento finché il vento non passa, durasse anche solo i pochi secondi di un calo di pressione davanti ai fotografi.
Da quel momento, da quel video, ho gradualmente cominciato a ridefinire tutti i miei rapporti in termini di simmetria. Non è stato semplice, perché sull’asimmetria ho costruito praticamente tutto quello che ho attorno. Ho allora cessato di cercare di essere nella vita degli altri l’uomo forte e sostitutivo che non avevo mai voluto nella mia. Ho allentato le relazioni dove l’affetto si esprimeva in modo performativo, quelle in cui dovevo essere io a cercare, a chiamare, a proporre, a creare le circostanze per stare insieme e rimanerci. Ho cominciato a dire “no, non ce la faccio” a cose – lavorative o emotive – che prima avrei accettato per puro senso di urbanità. Ho smesso di rispondere a messaggi che erano scritti non tanto perché leggessi, quanto perché rispondessi. Le reazioni risentite di chi aspettava la conferma emotiva di una risposta mi hanno aiutato a sfrondare dalla rubrica decine di amorosi vampiri, perché ho capito che morire dissanguati non è l’unica forma di cortesia possibile. Ho dedicato il tempo guadagnato per consolidare le relazioni già simmetriche. Ho cominciato a studiare un’altra lingua, il coreano, cercando letteralmente un nuovo alfabeto per uscire da una situazione di stress in cui le mie parole e quelle degli altri si erano rivelate fatalmente intrecciate in una trappola di ragno. Più di ogni altra cosa ho continuato a raccogliere silenziosamente, giorno dopo giorno, decine di video di Kim Tae-hyung.
https://www.ilpost.it/2021/11/05/mic...-bts-taehyung/
L'articolo è lunghissimo ma![]()




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