Dal solito Fontana, tanto per avere un quadro informato:

https://www.facebook.com/massimo.fon...38110289553834

La notizia della settimana, almeno fino ad ora, è sicuramente l’offerta di acquisto di Telecom Italia da parte della società finanziaria americana KKR, qui https://www.ilsole24ore.com/.../tim-...nifestazione-d...
Sulla congruità e sul senso di tale offerta non ne parleremo, visto che alla fine riguarda solo KKR.
Quello che mi interessa analizzare brevemente è la reazione della società italiana nel suo complesso a tale OPA (offerta pubblico di acquisto).
Abbiamo così da un lato il governo che tutto sommato tenta di rimane neutrale e definisce correttamente come una buona notizia il fatto che un grosso investitore estero decida di impegnare diversi miliardi di euro in un investimento a lungo termine in Italia, qui https://www.corriere.it/.../tim-supercomitato-che...

Dal versante opposto abbiamo invece i sindacati che paventano migliaia di licenziamenti e criticano il governo per aver messo in stand by il progetto ultrastatalista e anticoncorrenziale di rete unica, qui https://www.ansa.it/.../sindacati-a-giorgetti-in-tim-si...

Nel mezzo a questi due opposti, abbiamo la classe politica che va, come nel caso della sinistra, da un appoggio delle posizioni dei sindacati, spingendo anche la eventuale nazionalizzazione della rete unica, fino alla destra che parla dell’eventuale pericolo di spezzatini della società e di salvaguardare l’infrastruttura delle telecomunicazioni del paese che dovrebbe essere strategica, anche dal punto di vista della sicurezza militare.
Ora, tutto questo dibattito sarebbe anche interessante, se non avesse uno sgradevole odore come detto di vecchiume ultrastatalista completamente fuori dal mondo, che parte dal fatto che la classe politica e il sistema di gestione statale dell’economia da lei controllato, al di la delle favole sullo stato innovatore, sono incapaci di vedere e comprendere quello che è il vero grande motore dell’evoluzione delle società umane, ovvero le nuove tecnologie.

Incapaci di comprendere, ma ancora peggio, geneticamente impossibilitati ad implementare, e questo a causa della mancanza di un sistema stocastico di selezione efficiente degli investimenti economicamente corretti, cosa questa che solo il libero mercato è in grado di fare.
Ma cosa significa tutto questo?
Per comprenderlo volevo portare una piccola esperienza personale.
La settimana scorsa la mia linea telefonica fissa, con la quale anche navigo in internet, è venuta meno per poco meno di tre giorni.
Ovviamente senza linea telefonica, non potevo più ne telefonare ne collegarmi ad internet.
Ma è stato effettivamente così?
No.

Semplicemente in attesa della risoluzione del problema, ho abilitato la funzione “router” nel mio smartphone, vi ho collegato le varie apparecchiature e nel giro di 5 secondi ero tornato perfettamente attivo e collegato con il resto del mondo.
Certamente non potevo vedere un film su netflix, ma non perché non si potesse fare, ma semplicemente perché volevo salvaguardare i gigabyte a disposizione, non sapendo quando sarebbe tornata attiva la linea fissa.
Ora, se prendiamo questa tecnologia, la upgradiamo al 5G e aumentiamo la soglia del traffico dati, ecco che otteniamo un perfetto sostituto in tutto e per tutto della linea telefonica tradizionale.

E non a caso le varie società private di accesso ad internet che negli anni passati usavano la tecnologia wi-max, ora stanno iniziando a fornire piani di navigazione LTE basati sul 5G con velocità pari a quelle di una linea fissa e senza il problema “dell’ultimo miglio”, che è la giustificazione alla base proprio della costruzione della rete unica statale.
Ma c’è di più.

Proprio nelle ultime settimane è entrato in servizio anche in Italia l’accesso ad internet tramite la rete satellitare che Elon Musk sta costruendo in orbita con la sua SpaceX, ovvero Starlink, qui https://tech.everyeye.it/.../speciale-starlink-italia...
Per ora il costo è abbastanza elevato e la velocità è limitata ad un massimo di 150 mbit.
Ovviamente “limitata” per modo di dire visto che è comunque una velocità più elevata di quasi tutti i collegamenti internet posti fuori dai grandi centri cittadini.

Il punto però è chiaro: per chi voglia navigare in internet e al limite anche telefonare, almeno con i servizi voice over ip, non c’è più la sola opzione della linea fissa di Telecom, ma esistono almeno altre tre tecnologie diverse, che vanno dal 4G, al 5G e infine a Starlink di SpaceX.
Ora, una possibile obiezione a tutto questo è che comunque anche le altre tecnologie richiedono una rete infrastrutturale fissa di terra.
Questo è vero, ma con una discriminante enorme: quello che richiedono queste tecnologie sono linee dorsali, ma non l’ultimo miglio.
Tutto il problema della rete unica e della infrastruttura telefonica nazionale da salvaguardare nasce infatti dal costo enorme della cablatura dell’ultimo miglio, ovvero il collegamento dalla linea principale alle singole case degli utenti.

Essendo questo processo molto costoso, le società private lo fanno solo nelle grandi città metropolitane, ovvero li dove i costi lo giustificano.
Chiaramente rimarrebbe fuori tutta la parte del paese che non vive nelle grandi città.
Ma questo problema non esiste per le altre due tecnologie, ovvero quella cellulare e quella satellitare.
Per queste bastano poche centrali a terra e pochi collegamenti dorsali, tali comunque da non rappresentare un costo eccessivo.
E non a caso tutte queste società, private, stanno costruendo o hanno costruito, la loro rete.
Di nuovo: privata.

Concludiamo.
Tutto il grande dibattito sull’Opa a Telecom, con le paure della politica e dei sindacati per la nostra rete infrastrutturale, come detto all’inizio sarebbe anche interessante.
Se fossimo nel 1990 o se vivessimo a Cuba o nella Corea del Nord.
Ma siamo nell’Italia del 2021.
E nel 2021 esistono almeno altre due tecnologie, quella LTE di penultima e ultima generazione https://it.wikipedia.org/wiki/LTE_(telefonia) e la rete satellitare Starlink di SpaceX, che rendono di fatto obsoleta non solo la gran parte della rete infrastrutturale fissa di cui la classe politica italiana tanto si preoccupa, ma alla fine l’intero dibattito su di questa che tanto agita gli animi e i sogni.
E con questo auguro un buon pomeriggio a tutti.