https://www.quotidiano.net/cronaca/i...mosca-79cb2beb
qua dice che si è iscritta in un'università di mosca dopo il liceo.
fra le altre cose...
L’ha detto anche a Putin: "Propongo anche una parola nuova: impatrio. Che significa trasferirsi in un luogo di residenza permanente in Russia sulla base di valori culturali, tradizionali e familiari. Ciò sarebbe vantaggioso per la Russia, perché queste persone porterebbero nuove competenze, diventerebbero imprenditori...".![]()
Famiglia tradizionale
La propaganda russa funziona ancora bene da noi![]()
Basta che se gli succede qualcosa, noi ce ne laviamo le mani, senza pagamenti di riscatti, drammi, richieste politiche blabla
Dovrebbero metterla come clausola al rilascio del passaporto"se venisse catturato od ucciso, il ministro negherà qualsiasi genere d'aiuto" (semicit)
![]()
come si dice PAPI in russo?
non mi stupisce.
d'altronde l'ignavia degli apparati dello stato nei confronti dei fiancheggiatori e degli stipendiati da una potenza ostile non può che esercitarsi su di un substrato di connivenza e/o approvazione sociale estremamente diffuso.
l'atteggiamento della società italiana nei confronti dell'infiltrazione politico-propagandistica di Mosca è lo stesso che ha il meridione nei confronti della mafia
https://www.repubblica.it/esteri/202...LF-BG-P1-S1-T1
vorrei leggere l' articolo intero
Ma mi chiedevo... ha veramente importanza come sia morto Navalny?
Per la famiglia ovviamente si... ma per il resto del mondo?
La cosa importante è che parliamo di un dissidente politico la cui vita è stata distrutta per essersi opposto al regime.
Poi che lo abbiamo ucciso con la volontà di farlo (tra l'altro negli ultimi anni ci avevano già provato due o tre volte), se sia stato un "incidente" e se sia stata una morte "naturale"... fa realmente differenza?
Perchè ha senso parlare di morte "naturale"?
Se anche fosse, sarebbe una morte "naturale" di una persona che da anni era rinchiusa in un carcere di massima sicurezza in siberia, presumibilmente pestato a giorni alterni, presumibilmente denutrito, presumibilmente detenuto in condizioni inumane... se anche il suo cuore si fosse semplicemente fermato da solo avrebbe senso parlare di morte "naturale" in queste condizioni?
C'è da dire che magari quell'università lì è tipo un'eccellenza mondiale su quei temi... e si è cmq spostata prima della guerra
Certo, ad una diciottenne che va a vivere in russia e va a studiare diplomazia e politica internazionale a mosca, è facile immaginare quali concetti vengano propinati.
Qualche mese fa un collega è andato lì per un paio di settimane in vacanza, che ha un'amica che vive nel posto.
Ho anche un conoscente che vive lì da anni e si è sposato una russa.
Alla fine entrambi parlano bene di come si sta... il punto è che probabilmente se stai a Mosca o cmq in una metropoli europea (quel conoscente mi pare stia a S.Pietroburgo), sei ricco per gli standard locali e ti fai un po di cazzi tuoi, alla fin fine male non si starà.
Pure in Cina ed in Arabia Saudita si sta benissimo, se hai i soldi e vivi nei posti giusti
Ultima modifica di Bobo; 22-02-24 alle 10:05
https://www.dailykos.com/stories/202...ir-living-hellImmersed in Russian disinfo, a Canadian family moves to Russia in effort to escape the decadent depravity of the gay west and promptly has all money stolen, complains about it online, is forced to apologize, now can't escape the country.
I sogni non svaniscono, finché le persone non li abbandonano. Capitan Harlock