
Originariamente Scritto da
golem101
In piena pulsione masochista, sto provando a leggere il manuale di
Thirsty Sword Lesbians.
Già il fatto che non dica chiaramente che il motore regolistico è un derivato (da Masks, a sua volta derivato da PbtA) invece che originale, fa venire una punta di nervoso. Per l'onestà verso il lettore, mica per altro. Vabbè, puntiglio mio.
Prime dieci pagine, mette esplicitamente in chiaro quali sono i punti fermi del gioco, gli obiettivi in partita, e le cose che c'è da aspettarsi durante le storie; normalmente ne sarei entusiasta, purtroppo è una fregatura. Perchè i punti fermi non sono del gioco ma devono essere dei giocatori, gli obiettivi non sono del gioco ma devono essere dei giocatori, le cose che c'è da aspettarsi non sono delle partite ma devono essere dai giocatori.
Poi c'è la lista di chi sono i protagonisti, gli antagonisti, e -
giustamente! - dato che si incentra sulle relazioni interpersonali PG/PG e PG/PNG, la famosa X card eccetera su cosa è accettabile e cosa no al tavolo, su cosa glissare e cosa poter dare dettaglio.
Chi sono i protagonisti va bene, un po' melenso, ma OK. Chi sono gli antagonisti è... insomma... ideologizzato, in modo marcato. Nel senso che non possono essere dello stesso gruppo dei protagonisti: se sei X allora va bene, se sei Y allora merda a prescindere. Se vi viene un sospetto, aspettate.
Il guaio vero è la combo antagonisti + X card. Perchè nella condizione più permissiva della X card è chiarito che comunque i cattivi non possono mai vincere. Quindi, gli antagonisti sono solo quegli "altri", e gli antagonisti non vincono mai. A prescindere.
Vi ho detto di aspettare. Adesso invece degli arcobaleni LGBTQ+, metteteci "superuomini ariani sono nostri superiori" (quasi-cit.).
Ho come voglia di vomitare.
