BICIOW, io piango pensando che quel morto ha una mamma che aspetta una telefonata...
IO NON PIANGO PENSANDO AI MORTI
Io non piango pensando ai morti, sono fatto così. Mi dispiace, certo, ma non sono i morti che mi fanno piangere.
Io piango pensando che quel morto ha una mamma che aspetta una telefonata con due parole: "Sono arrivato". Ma la telefonata non arriva e lei l'aspetta, perché una mamma aspetta sempre ed è l'ultima a perdere la speranza.
Piango pensando che quel morto avrà un papà, con la barba oppure senza, che dice alla mamma, subito dopo cena: "Tranquilla, ora telefona, c'è il fuso orario, avrà fatto tardi, lo sbarco e il centro, il pisolino e la minestra, la scheda telefonica e il prefisso".
Ma il figlio non telefona e lui dice: "Tranquilla, ora telefona". E poi va a piangere fra il cuscino e il materasso capendo che non telefonerà, ma continuando a ripetere: "Fra poco squilla, mamma, non piangere".
Ecco, io piango per le mamme che sono vive, non piango per i morti che sono morti. Come diceva Pertini: "Il miglior modo di pensare ai morti è pensare ai vivi".