Questa mattina esco da una stradina privata con relativo cancello (come si evince da disegno spiegativo). Si dà il caso che qualche giorno prima, nella strada pubblica, siano stati fatti dei lavori per la rete idrica, i cavi della fibra o che so io, e abbiano fatto buchi, e poi riasfaltato. La segnaletica orizzontale (quella a terra) non è stata toccata, ma è stato fatto con la pittura gialla un lungo quadrato proprio davanti il cancello, dove evidentemente hanno bucato, sia per indicare la zona lavori sia forse per farci stazionare temporaneamente una ruspa.
A destra rispetto il cancello c'è un parcheggio per disabili (in giallo) con relativo cartello che, come dovrebbe essere noto a chi abbia mai aperto un libro per l'esame della patente, si posiziona avanti il parcheggio (il parcheggio per disabili cioè è quello dopo).
Ebbene si dà il caso che oggi, uscendo da quel cancello (auto verde) mi ritrovo un'auto rossa (con regolare licenza per disabili) che parcheggia proprio davanti il cancello impedendomi di uscire. Il genio pensa che il parcheggio per disabili sia proprio quello davanti al cancello. E già che, oltre a non conoscere la normativa sulla cartellonistica stradale, oltre a non rendersi conto che quello spazio è eccessivamente grande per un posto auto, non si è posto minimamente il dubbio che se c'è un cancello (con relativo passo carrabile !!!) forse è perché da lì ci devono entrare e uscire delle auto.
Sono stato più di 30 minuti (e suppongo mi ha pure detto bene) in attesa di poter uscire.
A nulla è servito strombazzare un pochino col clacson. A nulla è servito chiedere ad un paio di negozi sul posto. A nulla è servito chiamare i vigili: "appena possiamo mandiamo una pattuglia, ma oggi stiamo sotto servizio, veda se riesce a risolvere da solo".
Alla fine all'ennesima clacsonata un tizio da una casetta lì vicino si affaccia e scopre improvvisamente la soluzione dell'enigma.
Chino e a voce bassa nemmeno si prodiga in giustificazioni e abbozza giusto ad uno "scusi", mentre da lontano sento probabilmente la moglie: "digli che tu ce l'hai a posto il permesso". Evidentemente è una malattia contagiosa