
Originariamente Scritto da
Krys
Che bello, finalmente un thread dove posso usare la mia laurea specialistica!

No beh, ho studiato storia dell'arte contemporanea per più materie ma quello che facevo era più orientato al mondo del video e così via, quindi ne so qualcosina ma è passato tempo e non sto più nel giro, quindi potrei anche dire cazzate.
L'arte contemporanea, a mio avviso, ha un "semplice" problema di percezione. Ovviamente i problemi che ha vanno ben oltre solo questo, ma mi limiterò solo al post iniziale.
Il problema della percezione però è l'esposizione che abbiamo avuto all'arte e che probabilmente avremo per sempre.
Ci siamo abituati sin da piccoli a vedere le grandi opere dell'umanità nel corso della storia, a scuola ti insegnano solo letteratura, ti manca tutto il contesto delle arti a tutto tondo da fine 1800 in poi, a quel punto ti mettono a guardare qualcosa di contemporanea e giustamente ti dici "ma che è sta stronzata"?
Noi pensiamo all'arte contemporanea e generalmente pensiamo alla pittura, ma le stesse "stronzate" ci stanno anche nella musica, vedasi John Cage.
Come hai detto, giustamente prima l'arte aveva un suo perché, poi arriva la fotografia, gli artisti non servono più. E' un po' come la questione dell'IA, se non servi tu a produrre le immagini smetti non solo di lavorare, ma pure di portare eventuali messaggi all'interno delle tue opere e quindi l'arte cambia in qualcos'altro e lo fa nel tempo.
Duchamp è sicuramente importantissimo, ma dire che da li si è sviluppata l'arte concettuale dove tutto è possibile è una gran stronzata
L'arte concettuale è solo una delle neoavanguardie e riguarda l'espressione di un concetto. Molto spesso le opere sono scritte, a volte al neon. Si fanno guardare, tu le leggi, fine

Il punto, più che altro, è che l'arte sopravvive in altri modi che non è più l'espressione figurativa e lo fa in diversi modi.
Il problema è che poi noi stiamo a guardare cattelan e la sua banana (

) come se fosse l'ennesima trovata del cazzo del mondo artistico. Sta roba c'è sempre stata in un modo o nell'altro nell'ambito artistico e molto spesso nasce da un pensiero.
Esempio: siamo abituati a vedere l'arte legata all'ambito religioso che ha spesso dei simboli per facilità anche di lettura da parte del popolo. Però ecco appunto, siamo legati al concetto di simbolismo, quindi ad esempio potresti tirare fuori dipinto X che rappresenta il dolore. Poi ti spunta Gina Pane che sale e scende per delle scale piene di frammenti di vetro. A quel punto non è più una rappresentazione del dolore ma E' dolore. Perché lo avrà fatto? Probabilmente per ricontestualizzare, per parlare d'arte, perché un bel giorno si sarà resa conto di qualcosa del mondo artistico con cui non si trovava d'accordo e ne ha voluto parlare così.
Giustamente tu cerchi le foto e vedi una pazza che si taglia i piedi e ti dici "questa non è arte", ma l'arte è molto spesso anche politica e critica dei sistemi, quindi non puoi fermarti praticamente mai a guardare il risultato.
Il problema è che, per tutti questi motivi, è diventato un mondo estremamente tossico ed invivibile ed uno di questi motivi è la continua ricerca di qualcosa di nuovo che sfocia spesso in opere in realtà tutte uguali o totalmente incomprensibili, spesso pure agli artisti che le fanno, perché gli piace sentirsi culturalmente superiori e far parte della cerchia di spocchiosi quando non solo non hanno nulla da dire, si permettono pure di giudicare male le opere altrui perché "secondo me".
Il mondo dell'arte è talmente una merda che prima se ne esce e meglio è.