È da retard pensare che i giudici abbiano sbagliato?
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È da retard pensare che i giudici abbiano sbagliato?
Ma quindi Sempio dopo aver ammazzato Chiara ha ucciso anche l'amico che aveva capito qualcosa simulando un suicidio?
Non solo, ma prima di entrare in casa dovevano mettere ogni volta calzari e guanti; bisogna vedere se l’hanno fatto per 15 anni, ma a giudicare dalle rimostranze non credo, e ci sarebbe da chiedersi il perché…
Ma poi siamo sicuri che il fratello fosse in vacanza con i genitori? Perché se era amico di sempio e’andato in vacanza con i genitori che era già 18enne?
Ammetto che l'idea che questi siano rimasti ad abitare nella casa in cui gli hanno ucciso una figlia mi turba non poco. Non credo riuscirei a passare su quelle scale, sapendo che c'era il suo corpo.
Più vedo una trasmissione tv su Garlasco e più raddoppierei la pena a Stasi solo per aver scelto De Rensis come avvocato.
è insopportabile* .....
* spero che il giudizio personale sull'atteggiamento tenuto difronte ai media rientri ancora nel diritto di libera espressione e non mi faccia causa
spero che i ris a breve raccolgano tutto il contenuto delle fosse biologiche per farlo analizzare tra l'altro
rudy guede dov'era quella mattina?
la provincia italiana non è popolata da gente normale
ogni nazione ha la sua appalachia, la nostra è la provincia del NORD
si ma l'avrebbero dovuta svendere, le case dove sono avvenuti fatti sanguinosi di cronaca hanno poco mercato.
certo se un delitto avviene in una metà turistica o in una città universitaria, la svalutazione è minore, per esempio se a Padova fanno una strage sanguinolenta sconvolgente e truce come poche ma la casa ha le seguenti caratteristiche:
1) non c'è l'amministratore di condominio
2) 4 stanze da letto
ubicata in zona entro le mura o appena fuori ma in zone specifiche
ad un prezzo ribassato del 35%- 40% rispetto alla sua valutazione di mercato pre slaughter, la prenderei in seria considerazione come acquirente
per qual motivo ? :uhm:
Sticazzi, io sto con Kemper :sisi:
Capisco benissimo quello che hai spiegato, da un punto di vista meramente di impianto legislativo; è da un punto di vista etico che la questione traballa.
Come sarebbe che la responsabilità dello Stato non c'è? Scusa, nel 2024 sono state accolte 589 domande di indennizzo per giusta detenzione per complessivi 27 milioni di euro di risarcimento. Anche in questo caso si potrebbe applicare quanto hai scritto tu, cioè che "non è quasi mai possibile stabilire - salvi i casi grossolani - che ci sia stato un errore colpevole e che vi sia quindi una responsabilità di chi lo ha commesso". E sono d'accordo, nessun errore dei singoli rappresentanti della Magistratura, ma un errore della Magistratura come emanazione dello Stato - Stato che quindi è doverosamente tenuto (più o meno) a rimborsare.
Nel caso di cui si parla, d'accordo che rappresenta una fattispecie diversa e quindi non perfettamente sovrapponibile - perché non si tratta di una compensazione diretta da parte dello Stato - ma parliamo comunque di un'imposizione di compensazione da parte dello Stato attraverso un'altra sua emanazione (il Tribunale Civile). Lo Stato che poi riveda quella verità (processuale) ha sbagliato; io che sono stato compensato per aver subito un delitto - in proporzione (ma correggimi se sbaglio) non quantificata in base alle disponibilità del responsabile individuato, ma all'entità del delitto stesso - perché devo temere non solo di vedere svanire il mio risarcimento (anzi, di doverne addirittura essere penalizzato con l'accumulo degli interessi legali)? Il fallimento è dello Stato, che però va in cortocircuito perché rappresenta sia l'apparato accusante, che l'apparato giudicante, che l'apparato revisionante. La conseguenza è che, a seguito di una sentenza passata in giudicato, all'ultimo grado, senza rinvii, inoppugnabile in via ordinaria, un soggetto debba temere addirittura la spada di Damocle della revisione processuale; e, in pratica, che anche al termine di un - già lunghissimo - iter processuale, per stare sicuro dovrebbe congelare a tempo indefinito la liquidazione di un risarcimento perché potrebbe vedersi costretto 20 anni dopo a restituirla. Non puoi definirla un'eventualità sana.
Dehor, voi vil gente meccanica mescolate i concetti.
La normativa prevede il risarcimento per il caso di ingiusta detenzione A PRESCINDERE dal perché sei stato detenuto; così come per il caso di revisione della condanna, A PRESCINDERE dal perché la condanna viene revisionata. Se viene fuori che hai fatto della galera che non dovevi fare perché sei stato assolto (o il provvedimento di custodia cautelare era viziato), così come se viene fuori che la condanna che ti hanno inflitto era sbagliata, tac, scatta il risarcimento. Non dipende dalla colpa di nessuno, è semplicemente un risarcimento che discende dall'ingiustizia che hai subito (che poi in realtà non è nemmeno un risarcimento, ma un indennizzo; però famo a capisse).
https://www.dag.mef.gov.it/aree-tema...one/index.html
Diverso è il caso delle vittime. Quelle possono andare a prendere i soldi dal vero colpevole.
Uno che è stato condannato e ingabbiato e ha dovuto anche risarcire di tasca sua la vittima tutto per errore, sta in una condizione migliore o peggiore della vittima del reato, che comunque può ottenere il risarcimento del danno subito dal vero responsabile?
ASSOLUTAMENTE no, infattti non sostenevo che dovesse rimetterci lui, deve rimetterci lo Stato (come per l'ingiusta detenzione).
E poi sono medico ma ho letto Il Processo di Kafka quindi non rompere :sisi:
assolutamente no cosa? :asd:
voi PROPAGANDATE NAPOLI, voi propagandate il CHIAVUTOAVUTOAVUTO :snob:
risposta all'ultima domanda, "sta in una condizione migliore...?"