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Direi che ti sei risposto da solo. :asd:
Più interessante è, imho, valutare le cause di tutto questo (sistema scolastico, media, sistema elettorale) e un confronto tra la situazione italiana e estera (siamo tutti sulla stessa barca o ci sono isole felici?).
Se ne fai un discorso personale, ti conviene spendere tutte quelle energie per tutelare il tuo interesse individuale, ne avrai sicuramente vantaggi superiori.
A livello sistemico invece il voto è sempre fondamentale. E' vero ed ovvio che i gruppi di potere cercano di orientarlo, ma non è facile pilotarlo in modo completo. Semplificando, molto dipende dal livello di benessere che i gruppi di potere sono in grado di assicurare ad una quota sufficiente di elettorato: più questo benessere è alto e diffuso, più è facile influenzare il voto. Al contrario, più il malessere e le disuguaglianze crescono, più le dinamiche di voto diventano imprevedibili.
[amarezzamodeON] l'attuale governo, sostenuto dai trasformisti, è la prova vivente che il voto popolare, in italia, è scorza d'uovo [amarezzasempreON]
Non è colpa del voto se ci sono dei furfanti tra i politici, casomai del sistema elettorale, che si può cambiare.
Anche in peggio, come ha fatto Renzi.
Le varie ondate di trasformismo di quest'ultima legislatura non le imputerei molto ai partiti per come si erano presentati alle politiche 2013, a meno di non vederla sotto il profilo di rimproverare ai partiti l'incapacità (o la non volontà) di candidare meno feccia di quanto non abbiano fatto.
Non capisco la contrapposizione finale fra voto e fare i propri interessi, votare o informarsi non preclude certo di lavorare o fare carriera in altri campi che siano la politica e quindi perseguire il proprio interesse personale.
Se invece si parla di interesse pubblico, essere un politico del livello di Razzi dà davvero poco potere politico in quel senso, la maggior parte dei politici di professione sono "forzati" a fare determinate scelte di partito o di corrente o altro, il margine di manovra è spesso molto ristretto. Se si vuole influire ad alti livelli bisogna salire molto più su.
Dico "CHOMSKY" e vado viah.
Ma se lo cambiasse Renzi sarebbe male...
:asd:
Probabilmente lo cambierebbe in peggio come tutto il resto :asd:
non è colpa del sistema politico o costituzionale, è colpa della scuola; un cittadino cui non vengono forniti i necessari strumenti per comprendere la realtà che vive e che non è educato all'onestà morale e giuridica, nonché al vivere civile, ma educato ad arraggiarsi (che è l'arte degli italiani) non sarà mai un buon cittadino, quindi non sarà mai un né un buon eletto, né un buon elettore
qui è tutto lasciato al caso, alla buona volontà di chi crede che l'onestà e la conoscenza siano valori di per sé stessi; e chi fa la fatica da solo o è molto geloso dei suoi risultati e dei suoi ideali, cosicché non li condivide, o emigra e li porta altrove, o alla fine cede e si arrangia come fa la massa
La colpa e' di Teon e lo sanno tutti.
:tsk:
A tal proposito un piccolo quesito:
- Il M5S poneva il vincolo di due mandati (che poi si riferisca a 10 anni o due legislature indipendentemente dalla durata, non saprei) per i suoi candidati.
Su FB e in giro si vedono sempre più foto di Dibba e Dima con scritte del tipo "il nostro futuro" o "il futuro della politica"...
Ma teoricamente dovrebbero arrivare a non più del 2023 per loro statuto....
Quindi secondo voi si appelleranno al divieto del vincolo di mandato o torneranno a casa da cittadini come prima?
Mi auguro di non sentire più questo argomento: "siamo sotto lo zibbabue! 1!!".
Da il Post:
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" Diciamo che il fatto che l'Italia sia parecchio sotto a El Salvador (un paese in cui la stampa è apertamente minacciata dal regime e diversi giornalisti sono stati uccisi negli ultimi anni) dovrebbe darvi la misura della serietà di queste classifiche:"
Le classifiche sulla libertà di stampa sono una cosa seria?
In quella diffusa oggi l'Italia è al 77° posto, sotto paesi come El Salvador e Burkina Faso: è possibile? Come sono decise le posizioni?
http://www.ilpost.it/2016/04/20/libe...sifica-italia/
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P. S. : adoro il Post.
Così
Citazione:
I parametri della ricerca. Il World Press Freedom Index misura il livello di libertà dei giornalisti in 180 Paesi usando i seguenti criteri: pluralismo, indipendenza dei media, ambiente in cui si opera e autocensura, provvedimenti di legge in materia, trasparenza, infrastrutture e abusi. In particolare, Rsf ha registrato un declino costante di tutti i parametri dal 2013 a oggi e soprattutto un peggioramento delle infrastrutture, visto che molti governi non esitano a impedire l'accesso a Internet o distruggere le sedi dei media e le loro apparecchiature, fenomeno evidente nel calo del 16%, dal 2013 a oggi, nell'indicatore delle infrastrutture. Anche le leggi in materia di informazione hanno registrato un peggioramento, con provvedimenti che hanno penalizzato i giornalisti accusati di reati come "vilipendio del presidente", "blasfemia", " apologia del terrorismo". In conseguenza, si è registrato un aumento di autocensura, cresciuta nei dati del 10 per cento dal 2013 al 2016. Ogni continente ha visto il suo peggioramento in un settore o l'altro della stampa. In America, a causa della drammatica crisi del Messico, dove sono stati numerosi i giornalisti uccisi dai narcotrafficanti, la libertà di informazione è scesa del 20,5 per cento e in Europa e nei Balcani c'è stato un peggioramento del 6,5 per cento a causa della crescente influenza di gruppi estremisti e governi ultraconservatori.
Reati d'opinione, Codice Rocco. Però agli italiani piacciono tanto.
Mancano i giornalisti sparati.
Entro solo per dire che il titolo mi ricorda le lezioni di sociologia all'università e pertanto esprimo tutto il mio disprezzo verso l'autore del topic
Il problema dell'asimmetria informativa si pone in tutti i possibili scenari ipotizzati in apertura del topic. Uno che e' informato male o peggio ancora si beve la propaganda piu' in voga al momento ha problemi in ogni caso:
1 - se vota, rischia di votare per qualcuno che danneggera' i suoi interessi
2 - se e' un attivista, rischia di essere coinvolto in campagne controproducenti (vedi sopra) o ininfluenti.
3 - se si fa i cazzi suoi, rischia di scegliere un business/settore/investimento destinato al declino per via di scelte politiche che sarebbero prevedibili per una persona meglio informata. Esempio banale: i bail-in bancari odierni erano stati esplicamente prefigurati 3 anni fa.
http://www.ilpost.it/2016/05/25/demo...oto-ignoranti/
Che ne pensate?
È giusto considerare il voto non un diritto acquisito e inalienabile, ma qualcosa che deve essere guadagnato?
Com'era? Il servizio militare garantisce la cittadinanza..
Bel libro
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Che da tempo immemore propongo: quiz elementare in stile esame della patente, giusto per scartare quelli che andrebbero interdetti, e possibilità di votare "nessuno dei suddetti" con obbligo dei partiti a presentare candidati diversi se tale voto ottiene la maggioranza.
Personalmente, lo sostenevo già quando andavo all'università. Si suppone che la scuola formi le menti, ma non lo fa, nemmeno sui più basilari principi di diritto pubblico e di diritto civile. Quindi io sarei favorevole al collegamento tra diritto di voto ed una qualche sorta di "prova" (senza arrivare fino alla dicotomia cittadino/civile di Heinleniana memoria).
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ecco appunto; servizio militare anche no, ma corso para-obbligatorio di rudimenti di diritto costituzionale per l'elettorato attivo e di diritto costituzionale vero e proprio per quello passivo sì
http://www.radio24.ilsole24ore.com/p...ti-noi/puntate
Ne hanno parlato stamattina a Radio 24, io sono dell'opinione del professor Bassani, qualsiasi limitazione al diritto di voto non è auspicabile. Casomai andrebbe limitato il diritto a candidarsi.
Vedi Lux, mentre della seconda parte della tua proposta sono pieno sostenitore, ed è una idea interessante (anche se credo non verrà mai applicata)....
La seconda la trovo un grosso incubo.
Il problema è semplicemente nella banale domanda:
"Chi preparerà i quiz? E chi li correggerà?"
Troppo facile la deriva e la facile tentazione di aver a disposizione il mezzo per eliminare interi settori di elettorato.
"Quanti sessi ci sono? 2? Bocciato, sono 43 all'ultimo conta"
Tanto più quanto ultimamente in Europa si è fatto capire in vari modi, dai vecchi referendum sulla costituzione, alla vicende Italiane e Greche, alle posizioni pubbliche della commissione EU, che il voto popolare, se è "sbagliato", non conta e non deve contare.
Faccio l'esempio dei quiz per la patente, proprio perché si può studiare in anticipo su un testo che mostra sia le domande che la risposta corretta. La difficoltà sta nel non sapere quali domande saranno estratte dal mucchio. Quindi eventuali domande o risposte balorde, verrebbero individuare prima delle elezioni.
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magari se leggi fino in fondo:
" l’Italia ha perso 24 posizioni in un solo anno, scendendo dal 49° al 73° posto. Tra le ragioni fornite da RSF per questo calo c’è stato un aumento delle intimidazioni nei confronti dei giornalisti, con «un grande incremento di attacchi alle loro proprietà, specie le automobili». Sono aumentate anche le cause di diffamazione che RSF giudica infondate, passate da 84 nel 2013 a 129 nei primi dieci mesi del 2014. Per il 2015, l’anno a cui si riferisce il rapporto appena uscito, RSF non è scesa altrettanto nei dettagli per spiegare un’ulteriore perdita di quattro posti in classifica, ma segnala comunque altre motivazioni. Queste motivazioni sono il numero di giornalisti sotto protezione della polizia (tra i 30 e i 50, ma il rapporto lo dice citando Repubblica) e il processo in cui sono coinvolti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, giornalisti autori di due libri sugli scandali nella Chiesa cattolica. Il processo di Nuzzi e Fittipaldi ha influito negativamente sul punteggio italiano anche se, di fatto, avviene in uno stato che non è l’Italia bensì il Vaticano."
Gaber :snob:Citazione:
Il fatto è che la gente non pensa, o forse non sa, che appena gli arriva il certificato elettorale… DLIN!... scatta il suo contributo di lire quattromila che verrà diviso proporzionalmente tra i Partiti. Ma se uno non va a votare, le quattromila lire le paga lo stesso? Certo. Ma come sarebbe a dire? Uno entra in un supermercato, non compra la mostarda perché gli fa schifo, mica gliela fanno pagare. E se gli fanno schifo i partiti? DLIN! Quattromila.
Certo che se le quattromila lire invece di farcele pagare ce le dessero, avrebbero risolto il problema dell'affluenza alle urne.
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