il primo di non so che serie, tipo mi pare il richiamo delle spade o giù di lì
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stessa cosa che penso io quando leggo dell'agenzia di rating fitch :caffe:
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La trilogia de La Prima Legge, un mattone di 2300 pagine scritto in doppia colonna, mi ha preso dalla prima all'ultima riga senza il minimo calo di interesse.
Per me una roba abbastanza unica vista la mole del libro.
Devo dire che però non ho letto altro di Abercombie&Fitch...
La trilogia sequel è anche quella molto bella per me.
L' apice però lo raggiunge con i due spin off della Prima Legge: Best Served Cold e, soprattutto, The Heroes (imo un vero capolavoro, anche oltre il genere fantasy).
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Nel mentre ho letto "I gentiluomini di Fortuna", la vera storia di Mahmood Mattan, l’ultima persona a essere giustiziata per impiccagione a Cardiff e la prima a essere riabilitata dopo che, nel 1998, fu dichiarato vittima di un caso di malagiustizia. Scritto davvero benissimo, mi è piaciuto davvero tanto. Ottima anche la ricostruzione storica e il finale è davvero commovente, consigliato :sisi:
Finito stamattina. Libro leggero, con storia molto esile che è usata come pretesto per riferire della condizione dei rivoluzionari falliti e in pensione. Finale molto convenzionale, troppo convenzionale, mentre io mi aspettavo qualcosa di diverso dalla conclusione più piana della storia. Nel complesso, una buona lettura da treno, anche divertente a tratti, ma imho niente di che. Per l'ambiente tedesco e sudamericano direi libro consigliato a Milton.
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Prossimo libro da treno Uomini e topi. :snob:
non sapevo se scrivere qui o in sezione cinema, ad ogni modo ho recuperato il film tratto da Limonov di Carrere
Confermo l'impressione del trailer, è un bignamino del libro, fatto senza infamia nè lode. Non è brutto ma non ha neanche motivi di "lode" particolare.
Si sono concentrati sulla prima metà del libro, tagliando quasi del tutto la seconda parte dal 1993 in poi
Lo stesso tratteggio di Limonov è giocoforza abbozzato per motivi di tempo, e passa dalla complessità del testo di Carrere a Limonov che per il 90% del tempo si loda e si imbroda ripetendosi quanto è bello bravo e figo :bua:
Nota a margine, c'è un cameo brevissimo in una scena del nostro mito.
Parlo di Carrere, ovviamente :caffe:
Carrere, il più grande cazzaro della letteratura :asd:
ma perchè :bua:
non per come scrive, ma per il personaggio che si è creato :asd: quelle che spaccia per sue esperienze e avventure è tutta roba inventata :asd:
tornando alle letture, ho iniziato Il Passaggio di Justin Cronin, che avevo letto secoli fa e che avevo interrotto perche non hanno mai tradotto il terzo della trilogia. Finalmente è tornata disponibile e se cercate un postapocalittico con venature horror ve lo straconsiglio :sisi:
Ho letto "Oblio e perdono" di Harris.
https://www.ibs.it/images/9788804749...0_536_0_75.jpg
Non è il suo migliore, ma rimane comunque una lettura piacevole.
Il periodo storico di cui ero abbastanza ignorante (la guerra civile inglese nel 1600 tra i puritani regicidi guidati da Cromwell e gli anglicani fedeli alla figura del re) è interessante, i personaggi sono ben scritti, la vicenda (che tratta di fuga tra Inghilterra e colonie inglesi americane, di inseguimento e di vita dedicata alla vendetta) ha la giusta tensione a cui Harris ci ha abituati.
Il difetto maggiore è sicuramente lo strano ritmo che ha la trama: si parte a buona velocità in media res, si arriva presto ad una situazione di stallo che viene inspiegabilmente tirata troppo in lungo per tutta l'infinita parte centrale del libro e infine si arriva al gran finale che, senza alcun motivo, viene enormemente affrettato nelle poche pagine conclusive.
Una cosa molto positiva invece è il fatto che, nonostante i 2 principali protagonisti appartengano a 2 fazioni totalmente opposte e siano in guerra tra di loro, per tutto il libro non si arriva mai a parteggiare completamente per nessuno dei 2, perchè sono tracciate benissimo le luci e le ombre di entrambi.
Impossibile dire se avremo più simpatia per il puritano disilluso che scopre di non trovare più conforto in quella bibbia sgualcita che, insieme alla pistola, l'ha accompagnato per tutta la vita oppure per lo spietato cacciatore di regicidi che in fondo in fondo desidera solo amare ed essere amato dalla donna che ha perso.
Complessivamente direi non un ottimo, ma sicuramente un buon Harris.
Bado non hai letto Vent'anni dopo?
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io ho finito Uomini e Topi e stamattina ho iniziato Stoner di John Williams
No!
E non so neanche perchè, visto che i 3 moschettieri mi era piaciuto un botto da ragazzo.
Perchè lo chiedi?
2 must read, a mio modesto avviso. :snob:
Anche se sul secondo ho qualche riserva, rispetto al successo totale indiscutibile che ha avuto.
Perché Vent'anni dopo è ambientato nel periodo di Carlo I e Cromwell, ossia nel periodo della Guerra Civile Inglese.
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Stoner l'ho comprato solo perché qui dentro gode di una certa rinomanza. :snob:
Grazie, lo recupererò.
In questa vita o nella prossima. :snob:
Rinomanza meritata, ma a mio parere non il capolavoro definitivo della letteratura contemporanea che sembrava essere qualche anno fa quando è uscito e non si poteva più vivere senza aver letto Stoner. :caffe: