Ho visto più di una situazione naufragare male sul "DIMMI COSA VUOI CHE FACCIA!" e onestamente non mi sento di biasimare troppo chi di fronte a una frase del genere si chiude e si radicalizza ancora di più.
Poi non dico che sia questo il caso, eh.
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Si ma lo fai direttamente se puoi, mica devi aspettare che l'altro ti dia il benestare....
Nei rapporti a momenti c'è chi fà di piu' e chi fà meno, poi la gravidanza e il post sono momenti molto complessi per una madre.
Prima di mandare tutto a rotoli (soprattutto per telefono dove le discussioni finiscono sempre malissimo) con un bimbo/a ci penserei parecchie volte.
eh, col cavolo, mica domani mi sveglio e trovo un nuovo lavoro, se si fa se ne parla tra 1-2 anni minimo
quindi non è che avvio la pratica e poi mi molla lo stesso perché il problema è un altro, io col lavoro che faccio mi ci trovo bene (anche economicamente eh, considerando che un'altro lavoro difficilmente avrei gli stessi soldi)
Io sinceramente rimango basito dall'ultima pagina di commenti.
Posso anche concordare con il fatto che la vita può prendere pieghe diverse e sono necessarie correzioni di tiro, ma fino a una certa.
Stavo per scrivere esattamente quello che Alecoso ha scritto qua sopra: non è che uno un giorno si sveglia e decide di cambiare lavoro perchè dopo più di dieci anni la moglie scopre che non ce la fa da sola con due bambini.
E non è che Alecoso va a divertirsi a fare 'ste trasferte.
Se c'hai problemi e non ce la fai organizzati: parlane con il tuo partner, prendete una babysitter, se avete parenti disponibili magari sentite loro per portare/riprendere i bambini a scuola o alle varie attività sportive.
Non sbottare in quel modo quando tuo marito sta a farsi il culo fuori sede.
Io boh.
Non è che è una cosa che succede da un momento all'altro, può anche essere quel traguardo concordato che certo prenderà del tempo ma ti fa uscire dal tunnel senza luci di "La mia vita è una merda e non cambierà mai". Poi certo, dev'essere una cosa plausibile, economicamente sensata, concordata e tutto, ma è una strada assolutamente percorribile. Poi che all'italiano medio col posto fisso sembri un'assurdità è un altro discorso :asd:
Ininfluente.
Se sto di merda sto di merda, possiamo anche dirci tutti che "Eh ma tu stai lavorando" ma sto di merda comunque e a meno di un cambiamento di prospettive, con ogni probabilità continuerò a stare di merda.
Poi, anche qui, c'è modo e modo di risolverla e parlarne (che non è certo urlare al telefono che "Anni fa tu facevi gli occhioni a una collega", per quanto avere nello storico gli occhioni a una collega non aiuti :asd:), ma di per sè è una cosa assolutamente plausibile e assolutamente umana, rispetto alla quale il "Eh ma lo sapevi", come ho già detto, conta ben poco.
Oppure, per farla più semplice, immagino che non si diverta nemmeno lei ad essere unica responsabile dei bambini, tutto il giorno perchè lavora da casa, tutti i giorni, per mesi. Quindi non si diverte nessuno, il "non divertirsi" lo cancelliamo con un tratto di penna semplificandolo come nelle equazioni alle medie, uno a uno palla al centro e siamo punto e dacapo.
Sì boh, anche qui ci sono mille soluzioni e cose che si possono fantasticare di applicare, possibilmente sono due scemi ricchissimi con infiniti soldi per fare attività e babysitter e giornate alla SPA quando lei si sente stressata, più un esercito di nonni e zii pronti a tenere i bambini per una settimana, oppure sono soli in una catapecchia di montagna dove non passa mai nessuno se non il boscaiolo una volta ogni due mesi a vendere i ceppi per il triste focherello nel camino.
a88 ha raccontato le cose in una maniera al limite del vago per cui gli unici punti di arrivo della discussione sulla base delle info che abbiamo finiscono per essere che o è stronzo lui o è stronza lei :asd:
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Ok, che sulla carta, nel vuoto, è anche un discorso sensato.
Ma nella pratica delle relazioni vere è una decisione che eventualmente si arriva a prendere (e intraprendere) sulla base di una certa convinzione, di una certa progettualità, e soprattutto di una certa fiducia–nata dalla comunicazione e si spera comprensione, anche perchè la certezza 100% che cambiare lavoro salverebbe le cose non potrai mai averla–che l'altra parte sia un commilitone in questa difficile battaglia, e non un nemico che sei sempre convinto possa pugnalarti alle spalle in qualsiasi momento (aka "ah sì vabbè e se poi mi molla lo stesso, col cazzo").
Non lo so, io sono consapevole di allargarmi (ma tanto chissene, sono uno sconosciuto sull'internet :asd:) però da come ne parli a me sembra che o tu sia assolutamente accecato da rabbia e frustrazione a riguardo e anche un po' verso di lei (che è del tutto umano), oppure su tutta la questione hai la stessa voglia di affrontare veramente la situazione di quanta ne abbia lei, cioè poca (che è del tutto umano anche quello).
Solo che 'sta cosa la puoi sapere solo tu.
Io la faccio anche la parte di chiederti, qui sull'internet dove non ci legge nessuno e non ci giudica nessuno, quanta voglia hai veramente di imbarcarti in una valle di lacrime e sangue senza risposte nè soluzioni semplici e consapevole che potresti comunque fallire, perchè comunque pensi che valga la pena tentare di arrivare dall'altra parte:
fare cose per lei che altrimenti non avresti nessuna voglia nè intenzione di fare, fare spese per lei che altrimenti non avresti nessuna voglia nè intenzione di fare, tollerare cose per lei (compresi certi suoi comportamenti) che altrimenti non avresti nesssuna voglia ne intenzione di tollerare, sforzarti di rimanere su un livello reciproco in cui siete in grado di comunicare invece di litigare al telefono e poi quando siete insieme fare finta che non c'è nessun problema perchè andare in vacanza è più semplice così, eccetera eccetera eccetera.
Superarla sarà lunga, sarà una merda, e non c'è la possibilità che sia qualcosa di diverso.
"Per come mi sento, per quello che mi dà, per i benefici quotidiani emotivi e non che ne traggo, e per l'aspettativa che ho che si possa poi veramente risolvere, forse forse non ne vale tanto la pena" è una risposta assolutamente plausibile, che ogni giorno si danno centinaia (di migliaia :asd:) di coppie.
Quanta saggezza e quanto ben esposta
discutibile dal punto di vista di lei, ricordando lo sfortunato evento di anni fa
Purtroppo non è così semplice gestire i figli, e comunque sembra che lei nel tempo gliene abbia parlato.Citazione:
Se c'hai problemi e non ce la fai organizzati: parlane con il tuo partner, prendete una babysitter, se avete parenti disponibili magari sentite loro per portare/riprendere i bambini a scuola o alle varie attività sportive.
Non sbottare in quel modo quando tuo marito sta a farsi il culo fuori sede.
Io boh.
Vero che un lavoro, a meno di botte di fortuna, non lo cambi dall'oggi al domani, ma è anche vero che puoi iniziare a cercarle e parlarne nel momento in cui lo hai trovato. A quel punto si considera seriamente il cambio a due, ma non puoi aspettare che sia lei a chiederlo senza fare nulla, proprio perchè se anche lei decidesse di dirti "cambia lavoro" (cosa che una persona rispettosa non farebbe mai) , avresti anni da aspettare da lì. Che poi cambiare lavoro no nè l'unica soluzione, si potrebbe anche lavorare su un cambio interno , un cambio di ruolo. Non dico che sia possibile per forza in azienda, ma qualche compromesso bisogna pur trovarlo.
Mio zio, lavoro con circa 6 mesi di trasferte l'anno, ha cambiato lavoro per stare più vicino a mia zia. Erano sposati da 3-4 anni, no figli.
Una volta stabilitosi con un lavoro locale dove guadagnava meno della metà, tempo 2-3 mesi lei è andata con un altro e si sono lasciati.
Lui ha pure provato a recuperare la situazione dove aveva investito tanto ma niente, alla fine è andata così.
Cosa voglio dire? Che se le cose vanno male male e la speranza di recupero è poco o niente, cambiare lavoro potrebbe essere solo un problema.
Se invece c'è la voglia da ambo i lati di venirsi incontro e sistemare, allora può essere la soluzione (ma non basta).
Logicamente....mi era sembrato di capire che avessi la possibilità di stare piu' a casa con lo stesso lavoro.
Poi ognuno ha le sue priorità e solitamente la prole è una di queste ma sono situazioni che non conosco quindi alzo le mani.
Io consigliavo di fare il primo passo, meno trasferte, un weekend fuori per vedere se la situazione è recuperabile ma sono valutazioni che fai tu.
Poi sul lato economico bisogna anche considerare che se non ci si mette daccordo casa e bimbo stanno con lei a spese tue....ho visto parecchi amici che sono rientrati a stare con i genitori in situazioni analoghe...
stare più a casa...è la cosa di cui vengo accusato da lei, che non sono mai a casa, ma non è che sto sempre in giro.
Può capitare una cosa lunga così ogni 3-4 anni, altrimenti si parla di 2-3 settimane 1 o 2 volte l'anno.
Non è che sto sempre in giro...
Certo è che quando sono "a casa" comunque sto fuori per circa 11h, parto alle 07 e torno, spesso, tra le 18 e le 19