Bon ma io mi rendo conto che in Italia il mercato del lavoro non funziona. Però spero che quelli con lart18 si rendano conto che moltissimi lavoratori non lo hanno e che proporlo come soluzione a tutti i mali é un po'"egoista"
Hai l'affitto in nero? No perche' se no non funziona cosi', manco per il cazzo (se non ricordo male sei un UK, giusto?).
Per il resto, il fatto che trovi ancora lavoro alla svelta e' dovuto alla lievissimamente diversa situazione economica di fondo (meno della meta' del tasso di disoccupazione dell'Italia), la quale nulla ha a che vedere con la flessibilita' e molto con altre cosette tipo lo stimolo monetario all'economia ininterrotto dal 2009
Ah, i corsi non e' che li puoi fare, li devi fare se no perdi i sussidi. Quanto siano utili poi, e' tutto da vedere.
Basterebbe fare 2 contratti uno a tempo indeterminato e uno a tempo determinato con una sola differenza la retribuzione +50% congelato in un fondo che serve al lavoratore per riqualificare o riformarsi...
Il lavoro precario deve essere più costoso di quello a tempo indeterminato...
Non puoi insegnare la fotografia, devono imparare da soli come farla meglio che si può, guardando ottime fotografie e facendone di pessime. (Cit. Cecil Beaton)
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25/08/2012 - Un ultimo piccolo passo per un grande uomo, un grande ricordo per tutta l'umanità.
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Ultima modifica di Black Tiger; 15-12-16 alle 17:31
Per cui, mi stai dicendo che siccome ad alcune categorie (es. giovani) sono stati sottratti dei diritti (visto che sono di fatto dipendenti ma inquadrati come pseudoautonomi, oppure con quell'aborto delle tutele crescenti ecc. ecc.) chi quei diritti ancora li ha dovrebbe buttarli nel cesso?
Piuttosto, e' piu' logico chiedere (politicamente) che vengano applicati anche a chi non li ha, no?
O questa?CONFINDUSTRIA - "E' stato fatto il Jobs Act, ora c'è il referendum, che succede? Io cosa faccio? Attendo e non assumo. Questo e' un capolavoro italiano di ansietà e di incertezza totale e perenne", è la posizione del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. Il Jobs Act, osserva Boccia, ha generato il 75% di assunzioni a tempo indeterminato: "Questi diventano consumatori che hanno progetti di vita, comprano casa. Ora c'è un nuovo rischio".
E secondo uno studio di Confindustria il Jobs act spingeappunto il lavoro a tempo indeterminato: "Con l'istituzione transitoria della decontribuzione sulle assunzioni a tempo indeterminato (da gennaio 2015) - si legge - e l'introduzione del contratto a tutele crescenti (da marzo 2015) si è osservato un cospicuo aumento dell'occupazione a tempo indeterminato, che ha trainato la crescita dell'occupazione totale, sostituendosi in larga misura a quella a termine e compensando gli ulteriori cali di quella indipendente (quasi 500mila unita' perse da fine 2007, di cui 85mila da inizio 2014)".
Dell'aumento dell'occupazione dipendente registrato nel corso del 2015 (+287mila unità a dicembre su dicembre 2014), "circa l'84% è avvenuto con contratti a tempo indeterminato; degli aggiuntivi 220mila posti di lavoro dipendente guadagnati nei primi 9 mesi del 2016, quasi i due terzi sono a tempo indeterminato".
jobs act = droga. fine droga =paziente morto. tra l'altro, alla solita maniera italiana, invece di preparare a dovere i campi si spaccia paglia per fieno, dato che fino al terzo anno era in pratica un lavoro a tempo determinato conteggiato come indeterminato, che fa tanto bello sulle tabelline. ^^
- in una società in cui ogni più piccolo diritto è perseguito, nessuno ha più diritti - Kungfucio
- sempre sano e ricco, mai povero e malato - kungfucio Vol.2
- meglio un osso oggi che due domani - Alì Baubau e i quaranta cagnoni
Io aspetterei che passi un po' più di tempo, perchè se non sbaglio le tutele crescenti hanno un arco di 3 anni. Ergo aspettiamo che passino 3 anni dall'introduzione di tale meraviglioso strumento prima di dire che funziona. Perchè se sta gente assunta viene mandata via prima dei 3 anni e sostituita da altri con cui ricominciare il ciclo, siamo da capo eh.
E comunque parliamo dei Voucher e delle meravigliose finte partita iva. Finte perchè hanno i doveri dei dipendenti ma zero tutela. Chiaramente i poveri imprenditori non se ne approfittano...
Comunque il referendum riguarda solo i voucher e l'articolo 18. I contratti a tutela crescente non sono toccati.
C'è da capire quali saranno i conflitti tra art18 e job act.
Ma qui siamo pieni di azzeccagarbugli, un volontario lo si trova
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Infatti io vorrei un cambiamento, vorrei che in italia ci fosse un sistema del lavoro come negli altri paesi normali. Pero' negli ultimi post non si e' fatto nulla che parlare di questo fottuto art. 18 che non e' assolutamente la risposta la problema del lavoro in Italia, Meglio di niente dirai. Si ma non mi pare che i discorsi siano ok rimettiamo l'art. 18 (che secondo me e' una stronzata perche uno deve potere essere licenziato) momentaneamente e mettiamo a posto tutte le altre cose in modo da poter rendere il lavoro flessibile, ma non troppo iniquo per il lavoratore. A me pare che la soluzione sia: io ho la pensione/sono statale / ho l'art 18 e sono a posto gli altri si fottano.
Perche' dove erano i sindacati e tutti i miei colleghi con l'art. 18 quando io mi barcamenavo con contratti del caffo? Dove erano quando volente/nolente me ne sono dovuto andare dal paese se non volevo morire di fame?
Quindi io che non ho mai avuto/mai avro' l'art. 18 ti posso assicuare che del fatto che l'abbiano tolto non me ne frega una mazza, anzi un po' ci godo.
Deallate with it.
Pero' torniamo a monte se tu assumi qualcuno e praticcamente te lo sposi che fai? Chi ti assicura che ti servira' in futuro? Che poi molti datori di lavoro ne approffittino e' palese.
Il problema pero' andrebbe affrontato non rendendo difficile licenziare, ma favorendo le assunzioni. Primo fra tutto tagliando il carico fiscale, facendouna politica seria di ammortizzamento sociale reimpiego eccc.
Io ho l'articolo 18.
A inizio anni Duemila ci fu un referendum per estendere l'articolo 18 a tutta una serie di altri lavoratori. Io ero al seggio per far in modo che ciò avvenisse. Tu dov'eri?
Lo chiedo perché quel referendum raggiunse un'affluenza del 25% e non servì a nulla.
Ultima modifica di hoffmann; 15-12-16 alle 20:05
Nel 2000 per abrogarlo, nel 2003 per estenderlo. Ovviamente solo il 10% voto' per abrogarlo, ma come ben ricordi tu quando si tratto' di estenderlo...
Ma ai tempi gli stronzi con l'atipico erano ancora pochi e come mi ricordava sempre il mio sindacalista "non strategici".
https://www.worldoftrucks.com/en/onl...e.php?id=92274
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beh se passa il referendum (o anche solo se la Consulta lo ammette) immagino il fiorire di nuovi contratti
sopratutto visto che la CGIL ha inserito una piccola postilla secondo cui saranno soggette ad articolo 18 le aziende sopra i 5 dipendenti, non >15 come prima
in bocca il lupo a tutti i disoccupati. Nel mio piccolo ahimè ce ne sarà uno in più
assolutamente this. Eppure c'è ancora chi ragiona così (italiani pizza mandolino)
Ultima modifica di Frappo; 16-12-16 alle 09:06