Tutto questo topic è stato fatto apposta da abappio per farmi bannare. Non mi avrai
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[MENTION=395]abaper[/MENTION]
Ci siamo offerti quale guida per una eventuale missione internazionale, cosa naturale, dovuta e sacrosanta visto che si tratta di una nostra ex colonia. È una questione di prestigio e opportunità.
Ciò non significa che la missione debba partire necessariamente, men che meno che debba partire domani.
Il punto è: "se si va, l'orchestra la dirigiamo noi", il cui corollario dovrebbe essere "se e quando si va lo decidiamo noi".
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Non puoi insegnare la fotografia, devono imparare da soli come farla meglio che si può, guardando ottime fotografie e facendone di pessime. (Cit. Cecil Beaton)
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25/08/2012 - Un ultimo piccolo passo per un grande uomo, un grande ricordo per tutta l'umanità.
Le mie foto su 500px - PER ASPERA AD IMAGINEM
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Se siamo coglioni si, altrimenti no, dipende dal peso internazionale che abbiamo e dalle risorse che riusciamo a mettere in campo. In Iraq, fino alla geniale uscita di Prodi (che, diciamolo, fu seguita a ruota dalla geniale uscita dell'abbronzato ) da questo punto di vista era stato fatto un buon lavoro (fermo restando che in Iraq NON ci si doveva andare ).
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Qualche? Se non ce ne mettiamo almeno 4000 non andiamo da nessuna parte...
La questione è il quando.
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Beh, questo lo davo per assodato. Quando si sarà formato il governo libico di Bengasi e, come primo provvedimento avrà chiesto l'aiuto internazionale per combattere l' isis. Piuttosto bisognerà lavorarsi il governo di tobruk che la settimana scorsa ha precisato che qualunque azione intrapresa nei suoi territori e non concordata sarà considerata un atto ostile. Anche se ha il nobile scopo di fare il culo all'isis
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Continua a non esservi chiaro che siamo il terzo paese al mondo per impegno estero (oddio, forse il quarto adesso che la Francia è massicciamente impiegata in Mali e noi abbiamo ritirato gli uomini dall'Iraq). Non siamo per niente gli ultimi della classe dal punto di vista militare, e con il primo Berlusconi avevamo un peso anche politico enorme (vertice NATO/Russia di Pratica di Mare vi dice nulla?). Poi siamo diventati un paese da operetta, vediamo che cosa riesce a combinare Renzi. Sicuramente sta facendo, dal punto di vista della politica estera, infinitamente meglio dell'ultimo Berlusconi e di Monti e Letta che erano perennemente a 90° anche a parole.
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A parole è sicuramente il numero 1 (a meno che non parli il suo inglese shish dedededede). Vedremo a fatti.
Per me le possibilità che l'Italia decida alcunché in merito ad una potenziale operazione in Libia equivalgono a zero, al limite potrà dire qualcosa tipo il "l'ho lasciato io" della moglie con una foresta di corna sulla testa.
Quanti uomini ci vogliono per intervenire militarmente in Libia? Quanti ne può mettere l'Italia e per quanto tempo può mantenerli? Quanti morti è in grado di spiegare all'opinione pubblica?
Secondo me vuole partire dopo le elezioni
Quindi 2018 se non cade prima il governo.
Ultima modifica di Marlborough's; 10-03-16 alle 10:57
Tutto verissimo eh. Non abbiamo soldi, l'opinione pubblica non e' pronta a vedere un soldato morto e probabilmente vuol dire giocarsi le prossime elezioni, ma se non pretendiamo ed otteniamo (in cambio di un coinvolgimento con uomini e mezzi) di avere il comando (e una fetta della torta da spartire) per un intervento:
in una ex-colonia
dove abbiamo ingenti interessi economici
ai nostri confini
che sta cadendo in mano ad integralisti
dalla quale arriva/potrebbe arrivare un flusso migratorio incontollato
beh allora
Per carita' si puo' fare. In fondo e' una scelta politica. Bisogna avere ben chiaro pero' le conseguenze. Non si pu' sullo stesso giornale leggere articoli contro l'intervento e sotto lamenti perche' l'Europa ha deciso di importare olio d'oliva dalla Tunisia. Il peso nella politica estera si paga salato e molto spesso con le armi.
Io non sto' dicendo che bisogna mandare soldati per forza sia chiaro. Pero' se L'Italia vuole contare in politica estera, deve prendere il comando della situzione e risolvere il problema diplomaticamente o con altri mezzi. Chiaro che c'e' un prezzo salato da pagare.
Quindi la domanda che spero Renzi si stia facendo e': sul lungo termine che ci conviene fare?