Approvo!
Dove dove dove
Approvo!
Dove dove dove
Oh take your time don't live too fast
Troubles will come and they will pass
Go find a woman yeah and you'll find love
And don't forget son there is someone up above
And be a simple kind of man
Oh be something you love and understand
Baby be a simple kind of man
Oh won't you do this for me son if you can
Sono un po' triste con me stesso.
C'è un canale youtube, che ho scoperto da poco, chiamato The Great War che fa episodi di approfondimento di 10 minuti settimana per settimana sull'andamento della prima guerra mondiale. Ha un discreto livello produttivo, il presentatore è bravo e parla bene, è sostanzialmente decente e ben ricercato (meglio del documentario medio mainstream medio, insomma), e cose così, non mancano i pregi.
Eppure per certi versi mi schifa e non riesco a godermelo perchè è strapieno non solo di omissioni (che si tendono a perdonare di più in podcast/documentari, alla fine sono scelte editoriali) quanto comunque di una valangata di errori medio-piccoli , e sopratutto ha un appiattimento su quella obsoleta lettura della storia appiattita sulla storiografia/propagandistica anglofila che poteva andare bene negli anni '50-'60, all'epoca di guns of august, ma è veramente "aggiustata" e superata da testi e ricerche più approfondite fin da prima che io nascessi. (Ps: se vi piace il genere, Sleepwalkers di C. Clark è meraviglioso), risultando di conseguenza impreciso ed incompleto.
Questo mi irrita perchè è tutto sommato BELLO e VORREI farmelo piacere e godermi un po' di guilty pleasure, ma non riesco a non esser insoddisfatto delle mancanze e delle cazzate occasionali.
First world problems a nastro, mi rendo conto. Credo di sentire una certa empatia rispetto a come si potrebbe sentire un feticista spinto che, trovandosi di fronte ad una bella donna ampiamente disponibile, nota con delusione che, boh, che so, indossa un tipo di abbigliamento che lui schifa. Per carità, magari se la bomba lo stesso, ma si diverte meno e rimane col retrogusto di poteva esser meglio =(
(O, per usare una metafora culinaria che forse mi viene meglio, uno a cui offrono un bel pranzo di tortellini bolognesi, ma serviti nella panna.
Non siamo però a quei livelli, lì sarebbe più da omicidio giustificabile ).
...there's no need to say thank you, the best way to say it is beeing here and fight with us. - Skip
ese, ora ci vuoi far credere che i tortellini bolognesi vanno serviti SENZA panna.
Almeno ce l'ha a morte con Conrad Von Hötzendorf, cosa che condivido
Ultima modifica di Jaqen; 19-01-16 alle 15:29
cazzo c'entra la panna ? mica e' carbonara
oltre ai tortellini alla bolognese e alla carbonara non mi vengono in mente altri piatti tipici in cui la panna è INDISPENSABILE
Penne panna e salmone.
Programma completo:
print(f"Risultato: {eval('*'.join(str(x + 1) for x in range(max(1, int(input('Inserisci un numero: '))))))}")
Lista scambi Lista scambi
La pizza napoletana senza panna non e' assolutamente vera
Sono incappato in gente che ha già all'attivo 400 e rotti post, e m'inquieta parecchio 'sto fatto
(cioè, ma si puo' vivere cosi' -cosi' coi 400 post, non cosi' con l'inquietudine-?)
gente con troppo tempo libero
Non ho detto apologia anglofila
Mi riferivo alla caratteristica tipica della storiografia mainstream "classica" (diciamo fra gli anni '20 e gli anni '60) anglosassone sulla WWI. Tendeva a soffrire di vari difetti, tendenzialmente tutti comprensibili visto l'intorno storico-culturale, ma sostanzialmente limitanti, derivanti da un suo essere mixata con propaganda di vario tipo.
Ad esempio, una completa volontà di ignorare il ruolo francese (sopratutto) e russo nell'escalation della WWI, il non parlare dei limiti della dottrina militare francese dell'elan nei loro rovesci iniziali, il gonfiare le prestazioni del BEF, "dimenticarsi" di alcune cosettine fatte all'impero ottomano, magnificare le devastazioni applicate in belgio, etc...
Il tutto condito con quello che era il sentimento prevalente nel mondo anglosassone del periodo, rafforzato dal post WWII, ossia che i tedeschi fossero "di natura" aggressivi, violenti e propensi al genocidio. Tutte cosine, ad esempio, che si possono vedere nel libro mainstream più popolare del periodo, il suddetto Guns of August (comunque godibile, 3 stelline ).
Sono cose che sono superate da anni, ma come la storia che la lingua è divisa in 4 aree per i recettori del gusto, le falsità possono diventare molto pervasive nel sentore comune.