C'è del vero, comunque il calcio ora è molto più globalizzato di un tempo, quello che fanno altrove ha molta più influenza (sennò il City non ingaggerebbe Guardiola), ci sono molti più scambi - metodi di allenamento, ecc. - col resto del continente e del mondo: è un po' come ripetere il luogo comune che in Serie A si fa (solo, prevalentemente) catenaccio, quando abbiamo giornate in cui fanno il record dei 2-2. Ci sono squadre dall'approccio vecchio stile, ma c'è anche il Chelsea che vince il campionato parcheggiando, quando occorre, l'autobus. Se tutte attaccassero sempre scriteriatamente e fossero a digiuno delle nozioni tattiche basilari i divari in classifica sarebbero molto più ampi, visto che squadre come l'Arsenal e lo United (che non riesce a segnare non solo per limiti suoi ma anche perché le avversarie si difendono pervicacemente) non faticherebbero ad approfittare degli spazi gentilmente offerti e vincere quasi tutte le partite, invece è il campionato più equilibrato e incerto tra quelli principali.
Comunque il City su tre gol ne ha presi due da palle inattive: sul primo la barriera è stata messa in maniera demenziale, e lì c'entra poco l'andare tutti scelleratamente all'arrembaggio, sul (mi pare) terzo credo che abbia pesato l'assenza di un po' di difensori importanti visto che il difensore del Leicester ha incornato abbastanza tranquillamente su angolo (e pure lì c'entra poco l'approccio inglese). L'andamento del match è stato inoltre molto influenzato dalla rete segnata nei primissimi minuti: è chiaro che a quel punto il City dovesse esporsi, visto che di gol ne doveva fare due, essendo dietro in classifica, e il copione era perfetto per il Leicester, che invece nella partita d'andata giocata non molto tempo fa e finita 0-0 non ebbe vita così facile (praticamente riuscì a creare occasioni solo con lo schema, ignorante ma efficace, del lancio di novanta metri di Schmeichel per Vardy).
Secondo me i motivi dell'annata del Leicester vanno oltre l'aspetto tattico, pur importante: 1) mancanza di una schiacciasassi, cioè un Bayern o una Juve da 102 punti, le rivali fanno a gara a chi ne stecca di più, per non parlare del Chelsea che si è tolto di mezzo dall'inizio, il Tottenham non si pensava nemmeno che potesse lottare per il titolo 2) il ricordato aspetto economico, visto che un Leicester ha i mezzi per poter allestire comunque un undici titolare competitivo, magari la quinta scelta in attacco sarà una pippa, mentre quella delle rivali vale trenta milioni, ma tanto il campo non lo vedrà mai (quindi sopravvalutazione degli organici faraonici, soprattutto per squadre che non hanno tutti questi impegni) 3) niente impegni europei, appunto, quindi possibilità di preparare le partite alla perfezione e miglior approccio psicologico possibile 4) le coppe nazionali, con le loro continue sorprese e partite comunque in bilico tra squadre tra le quali esiste in teoria un divario tecnico enorme, ci mostrano continuamente che un undici coeso e affiatato, nel quale ogni elemento è motivatissimo e sa sempre esattamente cosa fare, può riuscire a ridurre in maniera sorprendente il gap, se l'avversario più blasonato non dà il 100%, e a essere competitivo.