Bravo Macs (e tutti gli altri), il tuo sforzo sarà apprezzato
Bravo Macs (e tutti gli altri), il tuo sforzo sarà apprezzato
In questo mondo / contempliamo i fiori; / sotto, l’inferno (Kobayashi Issa)
Vado con una cinquina, spoilero per non appesantire il topic:
L'immensa Taijin Kyofusho, dei The Evpatoria Report (che -dopo anni di silenzio- hanno annunciato ad inizio anno di essere al lavoro sul terzo album. L'attesa è intollerabile )
Young and old, dei Gregor Samsa (la prima band post-rock che abbia mai sentito. Sembrano passati secoli, e forse è così :( )
Fatoacontecimentoprocessofenomeno, dei brasiliani [art.ficial]. In Brasile c'è una scena p.rock con qualche buon nome (consiglio anche i ruido/mm)
Summit, dei Giant Squid, più verso territori metallici.
Infine (per ora) Alone and unaware, the landscape was transformed in front of our eyes, dei Red Sparowes, anche qui siamo sul post-metal (di cui i R.S. furono tra i pionieri, se non ricordo male)
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Signori, qui si vola alto
Oh Hiroshima
In questo mondo / contempliamo i fiori; / sotto, l’inferno (Kobayashi Issa)
In barba all'avarazia vado con un'eptaraccolta per gradire:
L'intro di Dead flag blues, dei semidei del post-rock (i Godspeed You! Black Emperor, ça va sans dire). The machine is bleeding to death.
The Seven Mile Journey - The engram dichotomy. Ricordo un volo verso Edimburgo in cui riuscii ad ascoltarla una mezza dozzina di volte di fila
E appropò di Edimburgo, da li provengono i validissimi Tidings, di cui propongo The bone orchard. Che si compone in realtà di due parti, con a mio avviso la prima (di circa 8 minuti) molto più bella della seconda. In rete non trovo una versione in studio per cui piazzo una live; un frammentone (metà canzone )di quella in studio comunque, in barba al copyright, l'ho usata in questo mio video: https://vimeo.com/150609171.
Number station, degli australiani Laura
Gli *shels, e la conferenza degli uccelli.
Visto che leggevo in un altro topic del tuo apprezzamento verso la fauna macaense ( ) ti segnalo i WhyOceans, che de quella landa provengono e non sono niente male.
Infinte, dalla Slovenia i Coma Stereo, con l'estenuante (venti minuti) ma preziosa I can programme myself whenever I want to
http://freemusicarchive.org/music/Co...I_Want_To_1269
E direi che per quest'anno può bastare.
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Up che è domenica (e domani si muore) e la roba da ascoltare è tanta!
In questo mondo / contempliamo i fiori; / sotto, l’inferno (Kobayashi Issa)
Che depressione.
Ma come cazzo vivete??!
Minchia quanta roba
Boh, prova i Caspian, ma non so se siano lo stesso genere
Un po' di saudade, che è arrivato l'autunno e ci sta sempre bene.
https://deepbreathers.bandcamp.com/t...n-hidden-there
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Interesting
Una manciata di post-meme per rendere entropica la vostra nottata. Sogni d'antimonio a tutti e ci si legge domani. Oppure no. Chi lo sa.
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Scovato questo schemino, devo ancora studiarmelo bene ma sembra interessante.
Tra l'altro mi fa venire in mente: a sinistra dello start ci sono due album a nome Talk Talk. Ebbene sì, sono proprio loro, quelli di It's my life e Such a shame (gli anni '80, ricordate?): nonostante le premesse* recuperateli, che sono due OTTIMI album proto-post-rock.
* comunque non così negative eh, pop quanto volete ma i T.T. qualcosa valevano.
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Bene Opo, un sacco di materiale per affrontare l'inverno sta arrivando
Fra l'altro mi sono accorto di una mancanza, a cui rimedio subito:
In questo mondo / contempliamo i fiori; / sotto, l’inferno (Kobayashi Issa)
Resta il loro album migliore, IMHO. Poi sono andati un po' in calando.
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Sto scaricando da YT un pò di questa roba friggi-cervello, me pias...
Il ritorno dell'ora solare, coi suoi crepuscoli anzitempi e la ineluttabile avanzata della fine di un ennesimo torbido dodecamestre delle nostre vite, non può che spingerci a cercare sempre più conforto e riparo nelle tetre lande del post-rock più downtempo e mono_no_aware. Il sole è basso all'orizzonte, Orione vicino al suo zenit: fermatevi qualche centimetro fuori dal resto del pianeta, fratelli di fede, riponetevi nei vostri giacigli sonori e ammucchiatevi tra le foglie fresche. Attendete il buio. Ci vediamo là.
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Nessuno li ha tirati in ballo, ci penso io vah.
L'altro giorno ho sentito Sines per la prima volta, e penso che sia ora di approfondire un po' i Jakob Mi piace quella loro spruzzata, come dire, "darkwave", ma non li ho mai ascoltati veramente bene
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Una canzone che dura quanto La corazzata Potemkin la dovevo ancora sentire, comunque.
https://ravena.bandcamp.com/track/laoco-n
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