Ho deciso di dare una possibilità nuova a questo gioco e volevo aprire un thread in cui descrivere una sorta di diario dopo la founder patch. Sarebbe interessante raccogliere qua le esperienze di chi ci gioca, anche per capire se esiste veramente varietà nei pianeti. Inizio io:
Antefatto
Ancora mi ritornano in mente le parole di Petru, il contrabbandiere rumeno che mi ha venduto la nave: "Nave perfeta, no problema, solo 5000 dolari, tu preordina che poi io mando". È stata la disperazione da disoccupato italiano che mi ha fatto acquistare uno schifo del genere. Volevo andarmene e cercare la mia fortuna tra le stelle, potermi permettere di fare lo snob sul forum di Bsev da un altro pianeta. Ed è stato grazie a Petru che mi sono schiantato su un pianeta inospitale, flagellato da pioggia radioattiva che non smette mai di cadere e pieno di insetti predatori simili a ragni. Il warp engine si è ovviamente guastato dopo pochi minuti a velocità FTL scaraventandomi addirittura in un'altra galassia (che mi dicono chiamarsi Galassia di Euclide). Dopo essere quasi morto diverse volte e aver riparato la nave, ho deciso di seguire la via dell'Atlas. Ho trovato 3 o 4 terminali fin ora. L'ultimo di questi mi ha condotto sul pianeta Cudolarmon Bibaia, da cui inizierò la storia.
Pimp my ship
Insoddisfatto dalla qualità dei sistemi fino adesso incontrati, salvo alcune eccezioni di qualche pianeta oceanico, ho deciso di aggiornare il mio warp engine installando un warp reactor Tau e un warp reactor Sigma. I reattori permettono di accedere a sistemi in teoria più distanti, in realtà dipende dalla stella (verde e rossa). Per costruire un Warp reactor Tau mi servono due risorse rare: l'Alumminio e il Nickel. È per queste due risorse che sono atterrato sullo splendido pianeta di Cudolarmon Bibaia.
Scendo dalla nave e mi ritornano in mente le famose parole del mio docente di Algebra Commutativa: "La vita è una torta di merda: te ne tocca ogni giorno una fetta, e se oggi non ne prendi, domani ne avrai due". Comincio quindi ad ingoiare la torta di merda del giorno e mi avventuro su questo pianeta. Ovviamente il karma vuole che il pianeta su cui debba cercare le risorse sia attraente quanto i condomini di Scampia e molto simile a quello da cui sono partito: anche questo pianeta è flagellato da una pioggia alcalina altamente tossica. Il clima è più arido dell'entroterra siciliano, con una piacevole temperatura di 56.7C durante il giorno. Fatta eccezione per qualche sterpaglia, la vegetazione è totalmente assente e animali non se ne vedono. Lo scanner della mia nave, probabilmente di terza mano e direttamente riciclato da qualche vecchia stazione spaziale sovietica vista l'efficienza, mostra tracce di Nickel e Alluminio, entrambe risorse necessarie per la costruzione del mio Warp Reactor Tau. Di Alluminio ne ho in abbondanza, tanto che trovo subito un giacimento e finisco di raccogliere quello che mi serve. Ovviamente da qui in avanti spendo 30 minuti tra atterraggi e decolli perché continuo a trovare sempre e solo alluminio. Quando ormai sto finendo di creare tutte le permutazioni possibli tra divinità della religione cattolica e i nomi delle bestie incontrate fin ora sui pianeti, mi imbatto volando in uno strano arco:
Atterro e meravigliato vedo un intero filone di nickel. Impressionato dalla botta di culo smisurata mi faccio prendere dall'entusiasmo e scatto uno screenshot della bellissima superficie del pianeta:
Inizio a scavare il mineral tutto felice, ma non raccolgo neanche 100 unità che subito arriva la pattuglia robotica della forestale:
Una fastidiosa voce metallica mi fa notare che sto deturpando il patrimonio paesaggistico demolendo parte dell'arco roccioso di cui fa parte il giacimento di nickel. Io, dopo aver fatto notare che mantenere un corpo forestale in un pianeta con pioggia corrosiva su cui non cresce neanche un ciuffo d'erba è più disonesto dei 15000 forestali siciliani, ribatto che da 30 minuti a questa parte, volando, non ho fatto che vedere archi di roccia, e che anche se me ne mangio via uno, non sarà poi un dramma. Il bot non prende bene l'osservazione sui forstali siciliani e inizia a fare fuoco. Io attivo il mio blaster e lo disintegro, ma non prima che abbia chiamato rinforzi. Un elite sentry atterra e inizia ad attaccarmi, ma elargisco una buona dose di libertà anche all'esperto compare. Come un eroe dei film, mi rimetto in cabina con il nickel necessario e riparto verso il tramonto.
Dopo aver costruito il warp reactor, mi accorgo che per fare la versione Sigma (se li combini assieme hai un bonus sul raggio) mi serve del Rame, che nel sistema attuale non è presente. Decido quindi di continuare verso il sistema successivo che mi porta verso l'atlas. Appena arrivato vedo una flotta di incrociatori sotto attacco da parte di alcuni caccia pirati. Senza pensarci due volte passo all'attacco e distruggo i nemici. Per ringraziarmi l'ammiraglio della flotta mi invita a bordo e dice di volermi ricompensare con 35000 crediti e del Plutonio.
Il Plutonio è uno dei minerali che si consumano di più perché serve da carburante per il propulsore di lancio necessario a far decollare la nave, nonché a ricaricare alcuni gadget tipo il supporto vitale o lo scavatore per i minerali. Come tutti sanno, ci sono solo due modi per procurarsi il Plutonio: disintegrarne i minerali a livello atomico o rubarlo ai Libici. Dal momento che i Libici non sembrano una specie animale presente in questo sistema, e il pianeta di prima faceva talmente schifo che non cresceva manco il Plutonio, accetto volentieri la ricompensa.
In questo sistema c'è un pianeta con del rame, chiamato Rarager Omisc. Anche questo è un bellissimo pianeta: la temperatura qui raggiunge i 59.4C, e ogni tanto arrivano delle tempeste di sabbia che la fanno alzare attorno ai 114C. C'è da dire che almeno qui cresce qualcosa, e la fauna locale è caratterizzata da biscioni volanti che pesano sui 350kg e che sono lunghi svariati metri.
Sperando che una delle bestie non mi caghi in testa, cosa che causerebbe un'infelice morte per schiacciamento fecale, mi incammino in cerca del Rame. Ovviamente trovo solo Emerilio, che non mi serve ad un cazzo. Dopo circa 30 minuti, in cui mi sono anche perso in un sistema infinito di grotte in cerca del minerale rischiando di morire perché non avevo modo di ricaricare il supporto vitale, decollo fanculizzando il radar della Mir che mi hanno montato sulla nave. È qui che trovo il rame nella fascia d'asteroidi attorno al pianeta, quindi il radar non era del tutto in errore, ma ovviamente figurati se ti può segnalare che le risorse sono in orbita invece che sulla superficie. Con viva e vibrante soddisfazione, prendo a raffiche di plasma gli asteroidi e colleziono il prezioso minerale. Questo mi permette di costruire il Warp Reactor Sigma.
Nella prossima puntata: casa dolce casa e operai in mobilità