Airbus Egyptair precipitato, spariti gli ultimi minuti di registrazione delle scatole nere
Un giallo nel giallo, come purtroppo ormai accade quando di mezzo c'è l'Egitto. E' quello delle scatole nere dell'Airbus Egyptair precipitato nella notte del 19 maggio scorso mentre era un volo sul Mediterraneo tra Parigi e Cairo.
Gli apparecchi, il Cockpit Voice Recorder (CVR) e il Digital Flight Data Recorder (DFDR) sono state recuperate qualche settimana fa dal fondo del mare, dove tuttora giace gran parte dei resti del velivolo. Arrivate al Cairo e spedite qualche giorno dopo a Parigi al Bureau d'Enquetes et Analyses (BEA), sono state aperte nelle scorse ore.
Ma gli investigatori francesi hanno fatto una scoperta incredibile: sia nell'una che nell'altra, mancano gli ultimi minuti di volo, quelli decisivi per capire davvero cosa sia successo quella notte sull'Airbus egiziano. Un caso praticamente unico, nella storia delle indagini sugli incidenti aerei, quello di un "bianco" negli ultimi minuti in entrambi i registratori di volo.
L'ipotesi accertata attraverso i messaggi Acars (il sistema che invia automaticamente i dati di volo) ha permesso di appurare che a bordo, nella zona anteriore dell'Airbus dove stavano i piloti, si era sviluppato un incendio. L'ipotesi è che le fiamme abbiano potuto eliminare l'alimentazione delle due scatole nere, di fatto "spegnendole" alcuni minuti prima della caduta.