Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
no, ma guarda che non hai proprio capito.
oggi tu vai in negozio e spendi 10 €, se paghi in contanti paghi 10 €, se paghi col bancomat paghi 10 €.
se paghi in contanti, il negoziante incassa una banconota da 10 €, se paghi col bancomat il negoziante si vede versato 10-0,2%=9,98 € perchè 0,02 glieli trattiene la banca come commissioni bancarie. se elimini il contante, è il negoziante che ci rimette, il cliente finale paga sempre uguale.

perciò il credito di imposta va dato all'esercente/libero professionista (comunque: a chi i soldi li incassa, non al cliente), per risarcirlo del fatto che la banca per la transazione elettronica gli preleva una quota del guadagno; e anche se il cliente finale magari è povero in canna, l'esercente ha sempre un fatturato (sennò come fa? non vende...); c'è caso che abbia reddito negativo in un anno per motivi particolari, ma sul medio periodo ha sempre reddito positivo da cui detrarre il credito di imposta (sennò fallisce e chiude: cosa lavora, per beneficenza?).
se poi il credito lo fai cedibile, lo può usare anche chi ha la SRL che chiude il bilancio sempre a zero (e distribuisce gli utili in forma di stipendi per non pagare le tasse due volte, prima sui dividendi e poi sul reddito), e lo possono usare anche coloro che non hanno redditi fissi, ma vendono "estemporaneamente" sotto la no tax area.

sono stato spiegato? o devo fare l'esempio in lire?
Che poi il motivo del costo delle transazioni non vedo dove sia, una volta che tutto diventasse elettronico per le banche ci sarebbero un sacco di costi in meno...Non ci sarebbero bancomat, non ci dovrebbero essere soldi che girano negli uffici quindi rapine zero, assicurazioni contro i furti di conseguenza zero...E via così...