Questo (e simili) è paradossalmente uno dei punti più deboli della tesi anti-omeopatia perchè l'omeopatia, nella sua arrampicata sugli specchi, si basa sul fatto che:
1. il simile cura il simile, ma solo se in dosi omeopatiche,
2. gli effetti nocivi vengono attenuati e quelli benefici amplificati con diluizioni successive.
Per cui non potrai MAI fare l'esempio dell'acqua al piombo (ad esempio) per smontare l'omeopatia dato che per il punto 1. risulterebbe che al massimo ti aiuterebbe ad eliminare l'avvelenamento da piombo e per il punto 2. eliminerebbe gli effetti nocivi.
Inoltre la postilla del punto 1. ti impedisce anche di ribattere con: "hai un'ustione, buttati nel fuoco per curarla" perchè quella non sarebbe una dose omeopatica pertanto non farebbe valere il punto 1.
O riesci a far capire che il punto 2. deve essere per forza magico per funzionare così e/o che il concetto di memoria dell'acqua è un'emerita puttanata altrimenti cercare di confutare l'omeopatia è solo tempo perso, fidati: ci ho provato.![]()