Secondo Yevgeny Shabayev, comandante di un drappello di miliziani cosacchi legati ai contractor russi, gli uomini inviati in Venezuela sarebbero 400 e sarebbero partiti all’inizio della settimana. Ma altre fonti parlano alla Reuters di un «contingente» più piccolo. Shabayev ha anche spiegato come il commando sia transito da Cuba - altro Paese alleato di Maduro - per poi salire su un volo di linea per il Venezuela. A confermarlo, in qualche modo, i registri di volo secondo cui un Ilyushin-96 russo è volato a L’Avana mercoledì da Mosca via Senegal e Paraguay. Tuttavia la notizia - come da prassi - non ha potuto trovare conferme ufficiali a Mosca.
Spagna, Francia e Germania hanno preso posizione. E stanno chiedendo di fare altrettanto all'intera UE
Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, annuncerà oggi in un'apparizione ufficiale che la Spagna riconosce il leader del parlamento Juan Guaidò come presidente del Venezuela, secondo le fonti del ministero degli Esteri. Le stesse fonti hanno indicato che altri leader europei si uniranno oggi al riconoscimento dell'esecutivo spagnolo.Il governo spagnolo ha proposto ieri all'Unione europea di fissare una scadenza specifica per il regime di Nicolàs Maduro per chiedere elezioni libere in Venezuela e, se questa condizione non viene soddisfatta, riconoscere Guaidò come presidente ad interim del paese.
Lo stesso annuncio è giunto dal Palazzo dell'Eliseo, dove anche il presidente francese Emmanuel Macron chiede elezioni giuste, libere e trasparenti entro 8 giorni altrimenti si dice pronto a riconoscere Guaidò come presidente. E la medesima posizione è stata presa dal governo della Cancelliera Merkel.