
Originariamente Scritto da
ZTL
In Chile, invece, l'estrema sinistra sta bruciando uffici (in cui lavorano migliaia di persone) e stazioni/treni della metro (lasciandone a piedi molti di più, fra cui mio zio), saccheggiando e distruggendo negozi su negozi (ferendo gravemente chi ha provato a difenderli).
Questo perchè il goveno s'è azzardato a pianificare un aumento delle tariffe del TPL di una manciata di punti percentuali (avete letto bene), dovendo servire una marea di gente in più, trasferitasi proprio negli ultimi anni (il 40% della popolazione vive nella capitale).
Fra questi, un'ondata infinita di venezuelani che scappano proprio dall'epicentro dello schifo.
In Ecuador hanno distrutto mezza capitale e il governo è dovuto uscire momentaneamente fuori città.
Non hanno attaccato il parlamento, ma hanno pensato bene di dar fuoco al tribunale dove vengono tenute le prove della corruzione di Correa, che ora lavora per Telesur e la dittatura di Caracas. Negli scontri hanno arrestato qualche compomente dei collettivi chavisti. Che casualità
Questa è un'ondata di vomito antidemocratico in risposta al tentativo di accerchiamento del narcocastrismo che tiene occupato il Venezuela ed è solo l'inizio.
Si fanno sempre più violenti e sanno che all'Avana crollerà tutta la pagliacciata ultradecennale nel momento in cui finalmente verrà tagliato il petrolio che consumano a sbafo.