Originariamente Scritto da
Daniel_san
Certo che corrispondono a moneta sonante, l'espressione "bruciare denaro" e', come sottolineava stuck qua sopra, una vaccata giornalistica.
Semplicemente le azioni di una societa' quotata sono un prodotto il cui valore dipende dalla legge della domanda e dell'offerta: se compri a 100 e vendi a 50 tu ci smeni 50, ma qualcun altro ci guadagna, ad esempio:
- se 100 era un prezzo troppo alto (raggiunto per eccessiva euforia/hype/speculazioni al rialzo) e il valore e' sceso in maniera "fisiologica", ci ha guadagnato l'azienda che ha emesso le azioni quando tu le hai comprate (in caso di acquisto diretto) o comunque chi te le ha vendute
- se 50 e' un prezzo troppo basso (raggiunto magari a causa del panico e/o di speculazioni al ribasso) ci guadagna chi le compra ora perche' inevitabilmente risaliranno.
- se il prezzo e' sceso perche' chi amministrava l'azienda l'ha spolpata dall'interno, magari svendendo gli asset piu' sostanziosi agli amici suoi, o concedendo prestiti "allegri" che non rientreranno mai (se e' una banca) ecc. ecc. ovviamente ci ha guadagnato chi ha acquisito i suddetti asset/capitali
La casistica e' piu' ampia e combinazioni di diversi fattori sono tranquillamente possibili, l'importante e' capire che in Borsa nessuno fa i falo' di banconote