David Graham, ex scrittore di programmi alla Apple: “Mi ricordo quando i ragazzi del gruppo di sviluppo dovevano presentarsi addormentati alle riunioni alle 4 del mattino a causa delle differenze di fuso orario in giro per il mondo. Dovevano farlo ogni giorno, e sono sicuro che era dannoso per la loro vita personale”.
“Apple viene prioma di tutto. Lascia stare che non puoi avere una vita privata o almeno una vita un po’ normale. Quando la situazione è fuori controllo, il lavoro viene prima di qualsiasi altra cosa. Ho partecipato a riunioni alle quattro del pomeriggio in cui una dozzina di persone decideva che saremmo rimasti tutti ininterrottamente per tutta la notte in ufficio per risolvere un problema. Nessuna discussione del tipo ‘ehi, devo prendere i bambini a scuola o lasciatemi prima fare una telefonata’ – tutti d’accordo senza esitazioni”.
Niente lavoro da casa. La cultura aziendale esige che ci si presenti ogni giorno in ufficio e su questo sono molto diretti e chiari. Passi tutti i giorni in ufficio a meno che tu non sia gravemente malato o morto. Nessuno controlla ogni giorno a che ora ti presenti, ma lavorare da casa è qualcosa che viene detto chiaramente che non fa né farà mai parte della cultura aziendale”.
“Nelle ultime settimane ho contratto un virus estremamente debilitante tramite puntura di zanzara e sono stato brevemente ricoverato. Però, invece di ricevere sostegno, ho ricevuto una presentazione via e-mail con una nota che diceva di chiuderla ‘con urgenza’. Addirittura, anche la mattina stessa del mio matrimonio sono stato importunato al telefono e via e-mail per mandare un rapporto che qualcuno aveva perduto”.
“Domenica è una sera lavorativa per tutti alla Apple perché il giorno dopo c’è la riunione dei dirigenti. Per cui dovevi avere il telefono a portata di mano, stare seduto davanti al computer, fa niente se in TV c’era il tuo programma preferito”.“Non lavori da Apple a meno che tu non sia estremamente motivato per farlo. Quelli che sono in prova, sono i primi ad avere un esaurimento, e molto velocemente “.
L’ex AD di Anobit, la compagnia produttrice di memorie flash acquisita da Apple ha detto a ZDNet: “Dicono che Intel sia piena di paranoici, ma da Apple, ‘ti stanno letteralmente alle spalle”.
“Da Apple, devi correre in avanti per tenere il passo, e ognuno è soggetto ad aspettative altissime. Apple si aspetta che qualsiasi cosa tu faccia sia eccezionale”.
“Non so quale sia la cultura interna negli Stati Uniti, [ma] in Cina, è alquanto folle. Immaginate ai consuntivi trimestrali il dirigente che sale sul tavolo e urla ‘CHI SIETE!’. Tutti gli impiegati a braccia alzate rispondono ‘SIAMO APPLE!'”.
Meyer ha raccontato questa storia, riportata da Macrumors: “Essere alla Apple è un po’ come immagino doveva essere un Boeing durante la Seconda Guerra Mondiale: a tutto gas al 100%, con la consapevolezza che stiamo dando il 100% delle nostre possibilità e che questo è abbastanza da garantire il prodotto migliore, e garantire il risultato finale, ma anche che niente al di sotto del 100% dell’impegno è accettabile. Apple è in guerra contro Microsoft, con prodotti ovviamente MOLTO superiori, ma sa chiaramente che è una guerra DIVERTENTE da combattere e che evidentemente VINCERÀ. Anche se non ci si può rilassare neanche un attimo se si vuole arrivare alla vittoria definitiva”.